giampiero mughini

LA VERSIONE DI MUGHINI - CARO DAGO, NON CADERE NEL TRANELLO DI AGGIUNGERE ORRORE ALL’ORRORE: PUBBLICARE SGARBI NUDO SUL GABINETTO FA MALE A LUI, AL TUO BEL SITO E A ME CHE LO LEGGO AVIDAMENTE - UNA VOLTA, QUANDO ERO OSPITE ALL’’ISOLA DEI FAMOSI’, UNA FANCIULLA COLMA DI PRODIGIOSI ATTRIBUTI CORPOREI MA PRIVA DI ANIMA, ESIBÌ QUELLO CHE IL SUO MINIVESTITO COPRIVA E…

 

 

Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

Caro Dago, tu sai che in questi anni ti ho sempre difeso contro coloro che ti accusavano di sguazzare nel gossip, di guardare la non epopea del nostro Paese attraverso il buco della serratura. Ero e sono d’accordo con te: la foto di un vip che si sta abbuffando al buffet di uno dei tanti non eventi serali di cui abbonda la nostra “società di bambini che eleggono dei pagliacci” (“Der Spiegel” dixit) è efficace e rivelatrice quanto e più di un articolo di 4000 battute. Lo sapeva già Leo Longanesi.

 

maurizio costanzo show mughini dago sgarbi

Detto questo, la curatela che tu eserciti sui protagonisti del gossip corre alcuni rischi, incappa in alcuni tranelli. Mostra e sottolinea l’orrore, questo sì. Ma aggiunge orrore all’orrore. Vedo che ti attraggono molto gli episodi televisivi in cui due contendenti schiamazzano e urlano e si lanciano improperi. Io penso che al punto in cui siamo della storia del nostro costume e della nostra sensibilità, già dedicare una riga a quegli schiamazzi sarebbe troppo.

 

A me è capitato una volta di urlare e di insolentire una mia interlocutrice televisiva. Aveva detto delle tali sciocchezze e bugie sul mio conto da strapparmele con la tenaglia quelle urla e quelle insolenze. Nel momento stesso che le pronunciavo, però me ne vergognavo e a tutt’oggi la reputo una pagina nera della mia traiettoria professionale.

 

SCANZI SGARBI 1

Così pure, e per restare nell’argomento, succede che un ex giovanotto, che ha molti meriti ma che è divorato dalla sua vanità e dalla sua mania esibizionistica, ci tenga così tanto a farsi fotografare mentre è installato sul cesso. Si chiama psicopatologia e ci sono dei bravi medici che la curano. Tu fai del male a bissare continuamente quella foto, fai del male a lui, fai del male al tuo bel sito, fai del male a me che lo leggo avidamente ma che ritengo la volgarità una bestia nera.

 

Così pure, in fatto di volgarità e di bassezza massmediatica spiccano alcune fanciulle che Dio ha colmato di prodigiosi attributi corporei ma che sono talmente prive di quello che tutti i cani e tutti i libri hanno, un’anima. Purtroppo queste eroine del nulla hanno un grande spazio nei tuoi ragguagli.

 

sgarbi gentili

Ultimamente hai messo in grande evidenza una di queste fanciulle, una che quanto all’essere una gran bella ragazza è persino troppa. Io l’ho avuto innanzi a me in un set televisivo, la volta che la mia amica Simona Ventura mi aveva chiamato a far chiacchiere durante una puntata dell’ “Isola dei famosi”, e io sono andato volentierissimo, ed è stata l’unica volta della mia vita in cui ho visto una puntata di quella celeberrima trasmissione (non era niente male).

 

L’eroina da cui sono partito ce l’avevo sul divano di fronte. Mi capita spesso, le volte che vado in televisione, non tanto di ascoltare quello che dicono alcuni ospiti e questo perché ascoltarli sarebbe tempo perso. E invece li guardo, li scruto. L’eroina di cui sto dicendo non ha mai aperto bocca, e di questo bisognava ringraziarla.

 

isola dei famosi - Simona Ventura

Solo che io la guardavo attentamente, e sul suo volto non c’era nulla di nulla, non un’emozione, non una benché minima vibrazione, non un benché un minimo interesse per quello che stava accadendo. Solo era lì, e mostrava quel ben di Dio.

 

Arrivò la pausa pubblicitaria e ciascuno di noi si rilassò a suo modo. Lei scelse di piazzarsi sul divano in modo da esibire ancora di più, e ancora più spudoratamente, quel pochissimo che era coperto dalla stoffa del suo minivestito. I fotografi accorsero a frotte, e magari uno di quegli scatti tu lo avevi pubblicato l’indomani. Il nulla, però molto discinto. Un abbraccio, Roberto

 

Ps.

 

Vuoi che ti dica quanto di più elegante e commovente io abbia visto in questi ultimi giorni. Il minuto di silenzio assoluto – ho detto assoluto – allo stadio di Wembley in memoria di Davide Astori, un calciatore che il 90 per cento di quelli che erano allo stadio non conosceva. Il silenzio, ecco l’eleganza.

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

astoriWembley Stadium

 

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