mughini giordano

MUGHINI FOREVER! - “GIORDANO? UN CIALTRONE A BUSTA PAGA DI BERLUSCONI. UN PICCOLO UOMO, LO PRENDEREI A CALCI NEL CULO” - “PANNELLA? INDECENTE PARAGONARLO A GRILLO, UN PAGLIACCIO CHE NON FA RIDERE” - “ANCHE HITLER AVEVA TANTI VOTI, COME GRILLO”

MUGHINI GIORDANOMUGHINI GIORDANO

La Zanzara su Radio 24

 

“Mario Giordano è un cialtrone che fa demagogia sulle pensioni, dice delle buffonate demagogiche. Quelle sono delle cialtronate dette da un giornalista a busta paga dell’ex capo del governo italiano”. Questo lo sfogo di Giampiero Mughini a La Zanzara su Radio 24 contro il direttore del Tg4 Mario Giordano. I due erano stati protagonisti di una accesa discussione durante l’ultima puntata de La Gabbia su La7.

 

“Giordano – dice Mughini - è da 20 anni a busta paga di Berlusconi, è a capo di telegiornali che fanno campagna per l’ex capo del governo. Questo cialtrone stava facendo della demagogia sulle pensioni di 5000 euro lordi, buffonate demagogiche. Come si permette di dire che io posso parlare solo di Buffon e della Juventus?”.

giampiero mughini giampiero mughini

 

MYRTA MERLINO MARIO GIORDANO - copyright pizziMYRTA MERLINO MARIO GIORDANO - copyright pizzi

“Giordano – dice ancora Mughini – fa demagogia sul caso di una persona che prende 90mila euro di pensione. Che dobbiamo fare? Fucilatelo. E’ una cialtronata demagogica per sollevare l’applauso dei babbei, indegna per un giornalista. Non ero lì a Milano, altrimenti lo prendevo a calci nel culo e gli facevo fare il giro del quartiere. E’ un piccolo uomo Giordano, lo conosco”.

 

IL CASO MUGHINI BY VINCINOIL CASO MUGHINI BY VINCINO

“Quelle che ha detto – continua Mughini – sono parole offensive di uno che se ne approfitta perché non ero presente. E poi sugli argomenti di cui lui è specializzato ne so come lui. Io lo seppellisco con i libri che ho scritto”. ”Trovo disgustosa – dice ancora – la demagogia antirenziana di quelli come lui che non possono tacciarsi da indipendenti. Come fosse tutta colpa di Renzi. Io grazie a Dio posso vantarmi d’essere indipendente, non prendo un euro da nessuno”.

 

 “Pannella? Indecente paragonarlo a Grillo”. “Grillo è solo un pagliaccio che non fa ridere”. “Anche Hitler aveva tanti voti, come Grillo”

MUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUSMUGHINI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS

 

Qualcuno paragona Grillo a Pannella. Una cosa indecente. Il primo è un cabarettista, non di primo piano, mentre Pannella è stato un eroe della vita civile italiana”. Lo dice Giampiero Mughini a La Zanzara su Radio 24. “Non sanno di cosa stanno parlando – dice Mughini – Grillo rispetto a Pannella è un signor nessuno, un pagliaccio che non fa ridere, quello che parla del sindaco londinese che si fa esplodere, ma fatemi ridere”. Ma Pannella non ha mai preso i voti che prende Grillo, dicono i conduttori: “Ma anche Hitler aveva consenso. Cosa vuol dire? E anche Mussolini, in un certo momento”.

 

 “Ho rifiutato selfie a tifosi Juve, non me ne frega nulla”. “Erano torturatori, energumeni, i selfie mi fanno orrore”. “Fuori dalla tv non devono rompermi i coglioni”

PAOLO LIGUORI MARIO GIORDANO IMBAVAGLIATI PER PROTESTA CONTRO GLI ARBITRIPAOLO LIGUORI MARIO GIORDANO IMBAVAGLIATI PER PROTESTA CONTRO GLI ARBITRI

 

“E’ vero, ho rifiutato dei selfie ai tifosi della Juve. Erano prepotenti. Due, tre, cinque li fai, poi non ne fai più. Ma cosa me ne frega a me? Non mi metto in posa per un clic sul telefonino. Il selfie mi fa orrore. Per educazione i primi dieci li faccio. Ne ho fatti trenta, poi non ce l’ho fatta più”. Lo dice Giampiero Mughini a La Zanzara su Radio 24. “Sono andato alla festa della Juve – racconta Mughini – per fare una chiacchierata con alcuni giocatori. Purtroppo all’inizio non c’era nessuno, c’erano solo questi torturatori. Energumeni. Uscito dalla tv non devi rompermi i coglioni”. Ma erano persone che hanno il mito di Mughini, dicono i conduttori: “Non me ne frega nulla, io i miei miti li tengo nel cuore”

MARIO GIORDANO E MARIO CALABRESI - copyright PizziMARIO GIORDANO E MARIO CALABRESI - copyright Pizzigiampiero mughinigiampiero mughini

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…