
LA VERSIONE DI MUGHINI - "C’E’ CHI HA DA RIDIRE SULLA MIA AMICA ELENA STANCANELLI CHE AL PREMIO STREGA APPOGGIA LE SUE MAGNIFICHE GAMBE SULLA POLTRONA CHE HA INNANZI: HO TALE DISPREZZO PER I PREMI E I LORO CERIMONIALI CHE, AL CONTRARIO, REPUTO LE GAMBE DI ELENA DEGNE DI UN PREMIO SPECIALE"
ELENA STANCANELLI AL PREMIO STREGA
Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia
Caro Dago, vedo che a tuttora qualcuno ha da ridire su una foto che pure consacra uno dei momenti iconici più alti del recente Premio Strega. Il momento in cui uno dei cinque finalisti, la mia amica Elena Stancanelli, se ne strafotte dell'inessenziale e sfodera le sue magnifiche gambe appoggiandole sulla poltrona che ha innanzi. Non si fa, non si fa, mugugnano in tanti.
Siamo allo Strega, ossia alla corrida dove vincerà l’editore più potente d’Italia, altro che un paio di magnifiche gambe femminili. Ho tale disprezzo per i premi e i loro cerimoniali che, al contrario, reputo le gambe di Elena degne di un premio speciale, specialissimo, quello sì essenziale.
E lo dico con gran rispetto di Vittorio Sermonti, che in quella foto siede accanto ad Elena e di cui ho apprezzato molto il libro che allo Strega s'e' guadagnato la medaglia di bronzo. Sono sicuro che Vittorio abbia le stesse mie idee in fatto di gambe femminili.
elena stancanelli francesco piccolo
AFFINATI STANCANELLI MEACCI
Giampiero Mughini