nanni moretti salvini

“INTERPRETARE SALVINI AL CINEMA? E' AL DI SOPRA DELLE MIE FORZE” - DALLA SUA BOLLA POLITICO-PSICANALITICA, NANNI MORETTI AFFIDA A “LE MONDE” LE SUE SVELENATE SULL’ITALIA: “E’ UN PAESE DOVE GLI UOMINI POLITICI NON SI RICORDANO DI QUELLO CHE HANNO DETTO IL GIORNO PRIMA. QUESTE PERSONE CHE HANNO PRESO OGGI IL POTERE PENSANO DI ESSERE AL DI SOPRA DELLE LEGGI. OGNI PERSONA DOTATA DELLA MINIMA COMPETENZA APPARE LORO NATURALMENTE SOSPETTA”

nanni moretti

1 - MORETTI: "UN FILM SU DI LUI AL DI SOPRA DELLE MIE FORZE"

Da “la Repubblica”

 

Interpretare Matteo Salvini al cinema? «Sarebbe al di sopra delle mie forze». Intervistato da Le Monde, Nanni Moretti esclude di poter mai interpretare il leader della Lega, come aveva fatto con Silvio Berlusconi ne "Il Caimano". "No, no e no. È stato già difficile farlo per Berlusconi" ha detto il regista.

 

2 - MORETTI NON RIESCE A USCIRE DAL GIROTONDO

Giovanni Sallusti per “Libero quotidiano”

 

nanni moretti santiago italia

Scongelatelo, ricaricategli l' orologio biologico, fate qualcosa. Parliamo di Nanni Moretti, un tempo regista di un qualche talento seppur verboso e monofocalizzato sui tic della gauche, da lustri chiuso in una bolla politico-psicanalitica. Non è mai più uscito dalla stagione dei girotondi, dalla lotta dura senza paura tra una tartina e un convegno in nome dell' Italia migliore. La sua, ovviamente.

 

nanni moretti santiago italia

Reduce di una guerra terminata in disfatta, anno del Signore 2002, nemico quel Silvio Berlusconi che si tenne il Paese per un altro decennio. Ma Nanni non retrocede di un millimetro, non dismette la casacca paternalista e vagamente giacobina di rieducatore del popolaccio italico, non rompe il girotondo. E rilascia un'intervista che Le Monde titola a tutta pagina: "La memoria non è il forte del popolo italiano". Ma è ancora generoso rispetto al canovaccio.

 

Parte dal suo ultimo docufilm "Santiago, Italia", dedicato alla storia dell'ambasciata italiana in Cile che durante il golpe di Pinochet diede riparo ad alcuni fuggitivi, e lo definisce «uno dei rari momenti della storia contemporanea in cui l'Italia ha fatto bella figura», per rassicurare il giornalista francese: tranquillo, mon cher, anch' io detesto quei mangiaspaghetti.

 

nanni moretti

È «l'esempio di una bella storia di solidarietà, di curiosità per l'altro e di accoglienza generosa», proprio adesso «che una parte importante della società italiana ha fatto una scelta che va nella direzione opposta», sospira Nanni, come se poche centinaia di oppositori a un colpo di Stato militare fossero paragonabili ai 600mila clandestini che dal Nordafrica hanno invaso le coste nostrane negli ultimi 5 anni. Del resto, «parliamo di un Paese dove gli uomini politici non si ricordano di quello che hanno detto il giorno prima», prosegue scandalizzato, con tanti saluti alla "dissimulazione" come regola universale della politica, codificata peraltro dall' italiano Machiavelli.

 

CORTOCIRCUITO

nanni moretti

Moretti via via si apre e confida i propri tormenti: «Io temo che molti italiani siano stati ipnotizzati attraverso l' immigrazione». Ed ecco il colpevole, colui che nell' immaginario morettiano eredita il testimone del Cavaliere Nero: «Si tratta di una paura che ha loro pazientemente instillato il leader della Lega, Matteo Salvini». Ma le categorie esplicative morettiane sono sempre quelle, pedagogismo un tanto al chilo e sindrome d' indimostrata superiorità antropologica, vengono direttamente dai primi Duemila, ed erano perdenti già allora.

 

«Queste persone che hanno preso oggi il potere in Italia - è l' espressione che usa la gente come Moretti quando la gente normale non vota i loro beniamini sinistri, ndr- pensano di essere al di sopra delle leggi. Hanno dichiarato guerra alla magistratura. Hanno poca famigliarità con la grammatica istituzionale e ogni persona dotata della minima competenza appare loro naturalmente sospetta». È un cortocircuito biografico e personale, passato e futuro si fondono in una percezione allucinata del presente, fino alla confessione finale: «In questo senso, c' è una continuità diretta con Berlusconi».

 

NANNI MORETTI ECCE BOMBO

LA RESA

Ecco cos' erano, queste note melanconiche affidate al giornale dell' intellighenzia radical d'Oltralpe: un modo di sentirsi vivi, di annusare ancora una volta quei riflettori che diciassette anni fa gli dedicavano le aperture dei quotidiani e dei tiggì in patria, l'illusione di essere ancora una volta il capopolo (non esageriamo, il capoclasse) che sfida l'orrido reazionario.

 

Ma il tempo è spietato e non si blandisce con le interviste di giornale, e di fronte alla domanda «Potrebbe interpretare oggi un uomo come Matteo Salvini, come ha fatto per Berlusconi nel Caimano?», Moretti risponde: «No, no e no. Sarebbe al di sopra delle mie forze». Pensava fosse una stroncatura di Salvini, in realtà è una dichiarazione d' impotenza. L' incapacità di connettersi con la realtà da parte chi vive dal 2002 in un girotondo permanente.

NANNI MORETTI

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO