IL NAZISMO IN PRESCRIZIONE - CANNES ‘PERDONA’ LARS VON TRIER, CHE AL FESTIVAL SI MISE A PARLARE DI HITLER: ‘HA FATTO ALCUNE COSE SBAGLIATE, CERTO, MA ME LO IMMAGINO ALLA FINE, SEDUTO NEL BUNKER, SIMPATIZZO PER LUI. OK, SONO NAZISTA’ (VIDEO) - DA ALLORA CONSIDERATO PERSONA NON GRATA, QUEST’ANNO RIPORTA UN FILM SULLA CROISETTE. DOVE SE NE FREGANO PURE DI BJORK, CHE RACCONTÒ DI MOLESTIE SUL SET DI ‘DANCER IN THE DARK’ (VINCITORE DELLA PALMA D’ORO)

 

VIDEO: “HITLER MI FA SIMPATIA” (LARS VON TRIER A CANNES 2011)

 

 

 

Mario Manca per www.vanityfair.it

 

BJORK LARS VON TRIER

Ci sembra ancora di vederlo Lars von Trier, le labbra arricciate, lo sguardo severo e la t-shirt nera con su scritto «Persona non grata – Official Selection» che mostra ai fotografi della Berlinale quattro anni fa, in occasione della presentazione della prima parte del suo Ninphomaniac. Una provocazione che il regista danese sferrò contro il Festival di Cannes, colpevole di averlo «bandito» dal concorso a seguito delle sue dichiarazioni del 2011, quando durante la conferenza stampa di Melancholia disse «ok, sono nazista».

 

 

Parole dure, ambigue, che von Trier  usò per discutere di Adolf Hitler («Capisco Hitler, ha fatto cose sbagliate, certo, ma me lo immagino alla fine, seduto nel bunker, simpatizzo per lui»), di semitismo e di manifesti razziali. L’imbarazzo della stampa internazionale e degli stessi attori del suo film gli fecero fare marcia indietro, «non sono antisemita né nazista» aveva provato a giustificarsi poco dopo, ma ormai era tardi.

bjork lars von trier

 

Cannes decide di chiudere i rapporti, di impedirgli di presentare un nuovo lavoro alla Croisette da quel momento in poi. Almeno fino ad ora, quando l’organizzazione si mostra disponibile al perdono offrendo al regista la possibilità di accogliere The house that Jack Built, il suo ultimo film con protagonisti Uma Thurman e Matt Damon.

 

LARS VON TRIER

Sarà presentato fuori concorso, ma per von Trier è un atto distensivo non indifferente, una mossa tattica per fargli capire di voler mettere una pietra sopra e guardare avanti. Von Trier, d’altronde, Cannes l’aveva già conquistata nel 2001 con Dancer in the Dark, pellicola per la quale vinse la Palma d’Oro e che gli valse l’antipatia incondizionata della protagonista Björk, colpevole di aver postato pochi mesi fa uno stato in cui faceva capire che un certo «regista danese» l’avrebbe molestata su un «certo set».

 

 «Dopo ogni ciak il regista mi correva incontro abbracciandomi davanti a tutta la troupe o mentre eravamo soli, stringendomi contro la mia volontà», scrive la cantante su Facebook. Accusa, questa, che ha trovato il silenzio del diretto interessato e l’incuranza di Cannes, pronta a riammettere il figliol prodigo sotto la sua Croisette.

VON TRIER E CHARLOTTE GAINSBOURGNymphomaniac di Lars Von Trier melancholia lars von trier kirsten dunst x LARS VON TRIERLARS VON TRIERLARS VON TRIERLARS VON TRIERlars von trier

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…