IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - ADORABILE, BUFFA, SPIRITOSA, ASSOLUTAMENTE SNOB. A 60 ANNI ESATTI DALLA NASCITA DI CAROSELLO PERDIAMO LA SVANITELLA SVANITE' DELLA NOSTRA PUBBLICITA', GISELLA SOFIO, STELLA DELLA TV, DEL CINEMA, DEL NOSTRO TEATRO LEGGERO
VIDEO - CAROSELLO CON SANDRA MONDAINI, DIANA DEI E GISELLA SOFIO: VENUS
VIDEO - ‘LOOP’ CON REMO REMOTTI E GISELLA SOFIO
VIDEO - GISELLA SOFIO IN UN’INTERVISTA DEL 2015
Marco Giusti per Dagospia
Adorabile, buffa, spiritosa, assolutamente snob. A 60 anni esatti dalla nascita di Carosello perdiamo la Svanitella Svanite' della nostra pubblicita', Gisella Sofio, stella della tv del cinema, del nostro teatro leggero. Non aveva mai perso la sua carica di signorina o signora snob, il suo personaggio piu' tipico, che ha interpretato per tutta la vita, sia nelle sue primissime commedie negli anni 50 sia come signora non piu' giovane negli anni 70 a fianco di Mario Carotenuto e di Edwige Fenech.
Fu proprio Carotenuto, come ha ricordato poche settimane fa durante una commemorazione dell'attore, a portarla sui set de L'insegnante e L'insegnante viene a casa. "Mario, ma dove sono finita?" gli aveva chiesto stupita Gisella. "Nun te preoccupa', so' tutti amici", le rispose Carotenuto. Gisella, nata a Milano nel 1931, figlia di un conte anglo-egiziano, col suo tono dal naso all'insu' brillò da subito, tra radio, prima tv e commedia all'italiana, come contrasto col coatto romano.
Al punto che nei Caroselli della C'era Liu', quelli del "come brillano, come luccicano e durano tre mesi e anche piu'", il suo uomo era il coatto romano Riccardone-one-one, il superfusto. Ma recito' con tutti, Elio Pandolfi. Rossella Como, Gino Bramieri, Raffaele Pisu.
La troviamo in film come Accidenti alle tasse, Il microfono e' vostro, Viva il cinema. Rascel Fifi, Destinazione Sanremo, Gli amanti latini. I suoi erano piccoli personaggi, ma sempre perfetti. Ritorna in auge prima negli anni70 coi film della Fenech e di Alvaro Vitali, la troviamo anche in Gian Burrasca, poi in film piu' d'autore come Voltati Eugenio di Luigi Comencini.
Ma venne riscoperta piu' volte, da Marcello Cesena per il film dei Broncowiz, Peggio di cosi' si muore, da Pupi Avati, Il cuore grande delle ragazze, perfino da Alessandro Siani nel suo, recentissimo, Il principe abusivo. Vederla e sentirla parlare dei suoi anni d'oro alla radio, alla tv e a Carosello era un assoluto spettacolo. Perdiamo non solo una attrice adorabile, ma una memoria storica di quel tempo. Come se niente fudesse...
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