john saxon

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - ADDIO A JOHN SAXON, UNO DEI GRANDI ATTORI DEL CINEMA DI GENERE DEGLI ANNI D’ORO - NATO A BROOKLYN DEL 1935, DI DISCENDENZA NAPOLETANA, AVREBBE POTUTO ESSERE UN MARLON BRANDO O UN CLINT EASTWOOD - AVEVA UNA FACCIA TROPPO ITALIANA O MERIDIONALE PER HOLLYOOD. AL PUNTO CHE, DOPO AVER FATTO IL MESSICANO, IL PORTORICANO, COSA OGGI SCORRETTISSIMA, FINIRÀ PER SPECIALIZZARSI COME POLIZIOTTO…

john saxon 4

Marco Giusti per Dagospia

 

Avrebbe potuto essere un Marlon Brando o un Clint Eastwood, del resto aveva studiato come il primo con Stella Adler e aveva fatto come il secondo la scuola da attore della Universal. Ma John Saxon, nato a Brooklyn del 1935 come Carmine Orrico, di discendenza napoletana, e scomparso oggi a 84 di polmonite a Murfreesboro nel Tennesse, verrà ricordato soprattutto come uno dei grandi attori del cinema di genere degli anni d’oro.

 

john saxon 7

Capace di passare dai set di John Huston e Otto Preminger a quelli di Mario Bava, Dario Argento, da quelli di Bruce Lee e Wes Craven a quelli di Umberto Lenzi e Enzo G. Castellari. Chiudendo poi qualsiasi triangolazione con Roberto Rodriguez e Quentin Tarantino. “Personalmente, mi sento di un altro mondo”, mi disse nella sua villa a Hollywood quando lo intervistai una decina d’anni fa per “Stracult”.

 

Pensando come altro mondo la vecchia grande Hollyood dei primi anni ’60 che aveva frequentato da giovane promessa a fianco di tutti i più celebri attori del tempo. Simpatico, schivo, divertente, rovinato dalle troppe mogli e dai troppi divorzi. “Quentin Tarantino può raccontare della mia carriera molto più di quello che ti possa dire io”, mi disse anche. Non a caso Tarantino, che lo aveva già avuto sul set di “Dal tramonto all’alba” di Rodriguez e scritto da lui, lo volle come coprotagonista dell’episodio da lui diretto di CSI, “Grave Danger” nel 2008.

 

john saxon

Ma non credo che John Saxon amasse davvero tutti i suoi film di culto e straculto che fece negli anni, sia in Italia, wester, thriller, polizieschi, che in America, dove grazie al successo di “Nightmare” e di “Black Christmas” venne chiamato per anni a ripetere il ruolo del tenente di polizia. Una carriera infinita, composta di 200 titoli tra film, film tv, serie.

 

john saxon

Le maggiori soddisfazioni gliele dette proprio Marlon Brando, col quale divise un incredibile braccio di ferro fra gli scorpioni velenosi in “A sud ovest di Sonora - The Apaloosa” di Sidney J. Furie con una stravagante fotografia di Russel Metty. Nel ruolo del bandito Chuy Madera, Saxon sfida a questo particolare braccio di ferro con morso il gringo Marlon Brando. L’idea e i dialoghi erano proprio opera di Saxon e di Brando, che alla fine delle riprese gli disse “Nessuno saprà mai quello che hai fatto per questo film”.

 

Ma pochi anni dopo lo chiamò il vecchio amico Clint Eastwood per ripetere un po’ lo stesso ruolo in “Joe Kidd” diretti da John Sturges. Purtroppo, Carmine Orrico alias John Saxon non aveva un volto abbastanza americano per poter fare l’americano nei film italiani, cioè il vero e proprio protagonsita. Darà il suo meglio quindi nel poliziesco, sia come poliziotto nei vari “Mark colpisce ancora”, “Napoli violenta”, “Il cinico, l’infame, il violento”.

 

E aveva una faccia troppo italiana o meridionale per Hollyood. Al punto che, dopo aver fatto il messicano, il portoricano, cosa oggi scorrettissima, finirà per specializzarsi come poliziotto anche lì. Nato a Broklyn da due genitori campani, Carmine Orrico studia con Stella Adler proprio negli anni di Brando. Viene notato da Henry Willson, celebre agente di Rock Hudson, che gli cambia nome in John Saxon e decide di lanciarlo a Hollywood.

john saxon e bruce lee

 

Fa il suo esordio nel 1954 fra tv, la serie “Medic” con Richard Boone e il cinema, piccoli ruoli in “La ragazza del secolo” e “E’ nata una stella” di George Cukor. Fa già il gangster italo-americano già in “Ladri di automobili” nel 1955, mentre si mette in luce in “Mister X, l’uomo nell’ombra” con Esther Williams. Dopo altri piccoli ruoli e un bel contratto con la Universal, si mette davvero in luce nel bellissimo western di John Huston “Gli inesorabili” a fianco di Burt Lancaster, Audie Murphy, Lillian Gish e Audrey Hepburn.

john saxon 8

 

Ha il ruolo di Johnny Portugal, un mezzosangue che viene cacciato brutalmente perché potrebbe far capire a Audrey Hepburn che anche lei è un mezzosangue indiano. Aveva molte più battute, ricordava Saxon, Huston aveva fatto crescere molto il suo personaggio, ma volendo un film più d’avventure che sociale, Burt Lancaster, star e produttore, fece tagliare molto la sua parte.

 

Fu comunque il ruolo che ce lo fece conoscere e che, assieme a quello del cardinal Quarenghi nel kolossal di Otto preminger “Il cardinale” lo lanciò all’attenzione internazionale, Nei primi anni ’60 lo troviamo così in “Il portoricano”, mentre il cinema italiano lo chiama per film importanti, come “Agostino” di Mauro Bolognino a fianco di Ingrid Thulin tratto dal romanzo di Alberto Moravia riscritto per lo schermo da Goffredo Parise. Un passo falso, in realtà.

 

john saxon 3

Meglio il thriller di Mario Bava in bianco e nero “La ragazza che sapeva troppo”, dove venne invitato sul set da Letitia Roman, figlia dello scenografo e sceneggiatore Nino Novarese. Fu un passo falso anche l’incasinato film di guerra diretto e prodotto in Italia da Edgar G. Ulmer, “Sette contro la morte”, dove recita con Rosanna Schiaffino. Mesi buttati per un film che ebbe mille intoppi produttivi. John Saxon si riprende grazie proprio a Brando e a “A sud ovest di Sonora”, malgrado il difficile rapporto tra il protagonista e il regista, l’inglese Sidney J. Furie, che non si apprezzavano affatto.

 

john saxon

Ma il film rimane un ottimo western e loro due memorabili. Nello stesso anno gira pure il suo primo horror, “Queen of Blood” di Curtis Harrington, mentre due anni dopo torna in Italia per il suo primo e unico spaghetti western, “Vado, vedo, sparo” di Enzo G. Castellari con Antonio Sabato e Frank Wolff. Dovrebbe anche interpretare con James Caan protagonista e Maria Grazia Buccella “Casanova nel West”, western bizzarro di Romolo Guerrieri che rimarrà allo stato di progetto. Ma in Italia funzionerà meglio nel poliziesco, che inizierà col violentissivo mafia movie “Baciamo le mani” di Vittorio Schiraldi, dove fa un boss spietato. Nel poliziesco e nell’action il cinema italiano lo riscopre. Anche se lo faceva un po’ ridere la regia un po’ troppo semplicista dei registi italiani coi boss obbligati a non abbassare gli occhi e a avere sempre la mascella in alta.

john saxon

 

Grazie al successo da noi di “Tenebre” di Dario Argento e in tutto il mondo di “I tre dell’operazione Drago”, “Nightmare”, “Black Christmas” diventa un attore di culto adorato da tutti i nuovi fan del genere. In pratica, ha lavorato fino adesso, con film che ancora devono uscire. Ma a casa sua, ricordo, era orgoglioso delle fotografie che ancora aveva del set de “Gli inesorabili” di John Huston. E della star di Hollywood che, in qualche modo, non fu.

john saxon john saxon 5

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…