cicely tyson

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – L’AMERICA È IN LUTTO PER LA MORTE DI CICELY TYSON, 96 ANNI, ATTRICE, ATTIVISTA, MODELLA, MA ANCHE UNA DELLE PRIMISSIME ICONE DEL CINEMA NERO. BELLISSIMA. NEL 1981 SPOSA MILES DAVIS, MA IL MATRIMONIO NON FUNZIONA TROPPO, VISTO CHE DIVORZIANO NEL 1988. RIMANE UN MODELLO INCREDIBILE PER PIÙ GENERAZIONI DI RAGAZZE NERE. VINCERÀ UN OSCAR ALLA CARRIERA NEL 2019 CHE LA RICOMPENSA DI MOLTI PREMI NON VINTI… – VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

Cicely Tyson rip

Marco Giusti per Dagospia

 

cicely tyson 1

L’America è in lutto per la morte di Cicely Tyson, 96 anni, attrice, attivista, modella, ma anche una delle primissime icone del cinema nero. “Il mio cuore è spezzato”, scrive Viola Davis. “Mi hai fatto sentire amata, vista e valorizzata in un mondo in cui c'era ancora un mantello di invisibilità per noi ragazze color cioccolato fondente. Mi hai dato il permesso di sognare." E Zendaya: “Oggi onoriamo e celebriamo la vita di una delle più grandi”.

 

“La sua bellezza iconica può averla fatta notare in gioventù, ma è il suo talento che l'ha resa la leggenda vivente che è”, scrive Oprah Winfrey. E Michelle Obama: “Ciò che mi ha colpito ogni volta che ho trascorso del tempo con Cicely Tyson non era necessariamente il suo potere di star - anche se era abbastanza evidente - era la sua umanità”.

 

Bellissima, fu la prima attrice nera a vincere un Emmy con “L’autobiografia di Miss Jane Pittman” nel 1974. Candidata all’Oscar da protagonista nel 1972 con “Sounder” di Martin Ritt assieme a Diana Ross per “La signora del blues”, erano le prime ragazze nere a essere candidate da protagoniste dopo Dorothy Dandridge in “Carmen Jones”, le venne preferita Liza Minnelli per “Cabaret”. Ma per tutto il cinema afro-americano che verrà dopo fu un esempio difficile da superare.

 

l autobiografia di. miss jane pittman

 

E ancora oggi rimane una delle (solo) undici ragazze nere a essere stata nominata da protagonista agli Oscar. Nata ad Harlem nel 1924, viene scoperta da un fashion designer che la rende una star sulle pagine della rivista “Ebony”. E’ l’inizio di una carriera che la porterà sulle copertine di tutti i giornali del mondo.

 

Attiva a teatro nell’off Broadway passa presto alla tv e al cinema. La troviamo in una particina nel 1959 in “Strategia di una rapina” di robert Wise con Harry belafonte e Robert Ryan, ma ha un buon ruolo solo con “La pelle brucia” nel 1966 diretto da Leo Penn con Sammy Davis Jr e Louis Armstrong. Prosegue poi con “I commedianti” di Peter Glenville con Richard Burton e Elizabeth Taylor.

 

 

cicely tyson con miles davis

Ma è stupenda anche in “L’urlo del silenzio” di Robert Ellis Miller con Alan Arkin. Diventa vera e propria protagonista con “Sounder” di Martin Ritt, mai arrivato in Italia, che la impone come star di prima grandezza, presto seguito da “L’autobiografia di Miss Jane Pittman” di John Korty, che le frutterà il primo Emmy. George Cukor la vuole a fianco di Elizabeth Taylor e Jane Fonda in “Il giardino della felicità” nel 1976, ma ottiene un altro grande successo con “Radici”, prima storica serie che tratta lo schiavismo in America.

 

viola davis ricorda cicely tyson

Nella tv e nel cinema farà di tutto, da “Airoport 80” a “Pomodori verdi fritti fermi alla fernata del treno” di Jon Avnet. Nel 1981 sposa Miles Davis, diventando una delle più celebri coppie nere americane di ogni tempo. Il matrimonio non funziona troppo, visto che divorziano nel 1988. Negli anni ha modo di incontrare le nuove grandi attrici nere di oggi, come Viola Davis e Octavia Spence in “The Help” di Tate Taylor. Ma rimane un modello incredibile per più generazioni di ragazze nere. Vincerà un oscar alla carriera nel 2019 che la ricompensa di molti premi non vinti. "Voglio essere ricordata, ha detto, “come una che ha tenuto la schiena dritta a servizio delle donne nere, come una che ci ha fatto camminare più in alto e avere una visione più grande per tutte noi".

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