john cassavetes - gena rowlands

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA GENA ROWLANDS, 94 ANNI, TROPPO BRAVA, MA TROPPO TRASGRESSIVA PER VINCERE L’OSCAR, ANCHE SE VENNE CANDIDATA DUE VOLTE - PORTÒ NEI SUOI PERSONAGGI, GRAZIE ANCHE ALLA FORZA DEL CINEMA VERITÉ DI SUO MARITO JOHN CASSAVETES, TUTTA LA CARICA PER FARE USCIRE LE SOFFERENZE E LE RIVENDICAZIONI DELLE DONNE, PER TANTI ANNI UMILIATE AL CINEMA DA PERSONAGGI STEREOTIPATI E DIALOGHI BANALI - BELLISSIMA, BIONDA, ALTA, INTELLIGENTE, SOFISTICATA, RICCA, PIENA DI VITA, AVREBBE POTUTO AVERE UNA CARRIERA DI MAGGIOR SUCCESSO A HOLLYWOOD SE... - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

gena rowlands 1

Se ne va Gena Rowlands, 94 anni, troppo brava, ma troppo trasgressiva per vincere l’Oscar, anche se venne candidata due volte, per due dei dieci film che girò col marito, John Cassavetes, “A Woman Under the Influence”, che il suo partner Peter Falk ricordava come la più grande interpretazione di ogni tempo, e per “Gloria”.

 

Vinse però tre Emmy e ebbe una lunga vita lavorativa, anche dopo la morte nel 1989 di Cassavetes, col quale formò una delle coppie più belle e intelligenti che Hollywood avesse mai visto. Quando la scoprimmo anche in Italia in film come “Minnie and Moskowitz” con Seymour Cassel o “La sera della prima” con Ben Gazzara e Peter Falk, in anni dove ancora non c’era stata la rivoluzione del cinema femminile e delle registe di oggi, ci aprì un mondo.

gena rowlands 2

 

Perché portò nei suoi personaggi, grazie anche alla forza del cinema verité di Cassavetes e del suo gruppo di attori, tutta la carica per fare uscire le sofferenze e le rivendicazioni delle donne per tanti anni umiliate al cinema da personaggi stereotipati e dialoghi banali. Gena Rowlands era un’altra cosa. In un’intervista del 1967 sostiene che “gli attori americani sembrano vedere le donne come mogli fastidiose o ninfette formose che cadono tra le braccia dell’eroe senza alcun motivo.

John Cassavetes - Gena Rowlands

 

Sembrano anche pensare a quella stupidaggine sulle donne dominanti. La donna americana è considerata molesta solo se apre la bocca. Non puoi esprimere la tua opinione senza essere considerata dominante”. Anche se i film che girò con Cassavetes, considerati lunghi e teatrali, ebbero versioni più corte, tagliate, non rispettose delle volontà del regista. Per il critico americano Richard Brody di “The New Yorker”, Gena Rowlands fu “la più importante e più originale attrice di cinema della seconda metà del secolo scorso”. Nata come Virginia Cathrin Rowlands a Combria nel Wisconsin da un padre banchiere e senatore per 14 anni, studiò all’Università del Wisconsin, ma andò presto a New York a studiare recitazione all’American Academy of Dramatics Arts.

Gena Rowlands - John Cassavetes - 1

 

Fu a New York, nell’ambiente teatrale che incontrò John Cassavetes, che la vide mentre recitava in “Dangerous Corners”, si innamorò e lo sposò nel 1954 in un matrimonio che durò fino alla morte di lui nel 1989, che le dette tre figli, due registi, Nick e Zoe, e la bellezza di dieci film che cambiarono il cinema americano del tempo. Bellissima, bionda, alta, intelligente, sofisticata, ricca, piena di vita, Gena Rowlands avrebbe potuto avere una carriera decisamente di maggior successo a Hollywood se non avesse seguito il cinema di Cassavetes e si fosse mostrata più vicina alle majors.

Gena Rowlands - John Cassavetes

 

Del resto il suo ideale di attrice era sempre stato Bette Davis, attrice non allineata della Hollywood degli Studios. Iniziò col teatro negli anni ’50, fece anche “The Seven Year Itch” con Edward G. Robinson nel ruolo che avrebbe interpretato al cinema Marolyn Monroe, ma contemporaneamente fece anche un bel po’ di tv. Serie come “Top Secret”, “Laramie”, “Alfred Hitchcock Presents”, “Dottor Kildare” e il bellissimo “Johnny Staccato”, assieme a Cassavetes. Inizia il cinema nel 1958 con “The High Cost of Living” diretta da José Ferrer, seguito, già in un ruolo da protagonista femminile dallo strepitoso “Solo sotto le stelle” di David Miller, western moderno con Kirk Douglas e Walter Matthau. Kirk Douglas impazzì per lei quando la vide recitare a Broadway “Middle of the Night”. La scritturò nel backstage del teatro. Fa la moglie di Rock Hudson in “The Spiral Road” di Robert Mulligan, dove viene descritta dalla critica come “bionda e bella”. Non le sarebbe mai bastato. Ha un ruolo importante in “A Child Is Waiting”, diretto da John Cassavetes e prodotto da Stanley Kramer con Burt Lancaster e Judy Garland.

 

gena rowlands 7

 Un film che cercava di portare a Hollywood temi più importanti e diversi dal solito. Ma Cassavetes puntava a altro e utilizzava Hollywood solo per alimentare i suoi progetti più indipendenti, come “Faces”, dove Gena Rowlands fa un piccolo ruolo. Assieme, portandosi dietro anche Peter Falk vengono in Italia per girare “Gli Intoccabili”, in Americana si chiama Machine Gun McCain” di Giuliano Montaldo, ma Cassavetes ruppe col regista e se ne andò prima di girare il finale.

 

gena rowlands 5

Alternando progetti personali e buona tv, Gena Rowlands nel 1967 si impone nella serie “Peyton Place” come “evil Bette Davis” molto popolare, o buoni film, la vediamo nell’ottimo giallo “Tony Rome” a fianco di Frank Sinatra investigatore mentre Cassavetes è in Europa a girare “Quella sporca dozzina” nel ruolo dello psicopatico, la loro idea di cinema esplode con gli indipendenti “Minnie & Moskowitz”, “A Woman Under the Influence”, “La sera della prima”, che rendono qualcosa di unico il loro progetto e fanno di Gena Rowlands qualcosa in più della musa di un regista. Perché i suoi personaggi, il suo lavoro sulla complessità delle donne americane degli anni ‘70, dimostrano un’attenzione che va oltre i limiti dell’attore.

 

gena rowlands 4

Wanda Hale descrive “Minnie&Moskowitz” come il “migliore, il più charming, il più divertente home-movie mai girato”. Con Cassavetes attore la troviamo nel più alimentare “Tow Minute Warning” di Larry Peerce, nel curioso “Tempest” di Paul Mazursky, con Peter Falk nel divertente “The Brinks Job” di William Friedkin. Se “Gloria”, 1980, è un grande successo e dimostra una strada nuova per il loro cinema, “Love Stream”, 1984, cerca di riproporre i modelli precedenti.

 

gena rowlands 8

Con la morte del marito nel 1989, non si ferma e seguita a interpretare buoni film con Paul Schrader, “Light of Day”, e soprattutto con Woody Allen, che le affida il ruolo della protagonista nel post- cassavetiano “Another Woman”. Col figlio Nick gira “The Notebbok” nel 2004 che le darà grande e nuova popolarità. Nel 2012 si risposa con l’uomo d’affari Robert Forrest. Ma negli ultimi anni la colpisce l’Alzheimer e muore lontana dal cinema in California a Indiana Wells.

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME