NEGLI STATES LA “NORMALITA’ FAMIGLIARE” HA DUE PAPA’ E UNA NONNA FASCISTA! - ARRIVA LA SITCOM “THE NEW NORMAL”, ENNESIMA PROVA DI COME LA “VERA POLITICA”, QUELLA CHE CAMBIA LA NOSTRA VITA, ARRIVA DALLA TV - IL CREATORE DI “GLEE”, CHE HA ADOTTATO UN FIGLIO COL SUO PARTNER, RACCONTA LA STORIA DI UNA COPPIA GAY “FULMINATA” DALLE CARROZZINE…

Egle Santolini per La Stampa

Il titolo è buono, The New Normal , e l'autore promettente: Ryan Murphy, il creatore di Nip/Tuck e di Glee . La nuova sitcom della Nbc non è ancora arrivata in tv (appuntamento per il pubblico americano l'11 settembre alle 21 e 30) ma già monta una gran curiosità, perché un tema così caldo come quello della «nuova normalità», ossia delle coppie omosessuali che decidono di avere un figlio, pare essere finito nelle mani giuste: ossia in quelle del gay dichiarato e liberato che in Glee celebra il diritto alla felicità di tutti, grassi, magri, timidi, etero e omo.

Con puntualità è poi arrivata anche la protesta di un gruppo conservatore, le One Million Moms, che a scatola chiusa hanno accusato la serie di promuovere «la decadenza della morale e dei valori» e dunque di «nuocere alla società». Risposta di Murphy: «Le Moms finiranno per adorare il programma. E comunque il loro punto di vista è rappresentato, con sensibilità e una certa dose di ferocia, dal personaggio di Ellen Barkin».

Che sarebbe poi, addirittura, la bisnonna del nascituro: ma prima che vi terrorizziate al pensiero del tempo che passa (Ellen Barkin non era quella dea del sesso che faceva ammattire Al Pacino in Seduzione pericolosa ? Era il 1989, d'accordo: ma bisnonna?) conviene riassumere la trama del pilot. C'è questa coppia di gay losangeleni sulla trentina, Bryan e David, il primo più creativo ed emotivo, l'altro più posato e ginecologo di professione, che a un certo punto comincia a sdilinquirsi di fronte alle carrozzine che passano.

Capita più a Bryan, a dir la verità, impersonato dall'attore Andrew Rannells, mentre David (Justin Bartha) s'interroga sulle possibili difficoltà di crescere un figlio in una famiglia non tradizionale. Ma il partner lo invita a «dare una rinfrescata al concetto di tradizione» ed ecco che entra nella loro vita una bionda innocente, Goldie, fresca dall'Ohio, già madre single di una piccola e saggia Shania di otto anni e decisa a prendersi la propria fetta di felicità.

Goldie (l'attrice è Georgia King, scozzese, già vista in One) avrebbe voluto fare l'avvocato, ammira «la capacità di convincere le giurie e gli abiti costosi di Julianna Margulies in The Good Wife », non ha potuto realizzare il suo sogno ma spera almeno di mandare la figlia al college. I 35 mila dollari che le hanno promesso come madre surrogata possono essere decisivi, e il fatto di riceverli da due gay non la turba, perché «una famiglia è una famiglia, e l'amore è amore».

La melassa potrebbe sommergerci quando irrompe nella storia Jane Forrest, aggressiva nonna materna di Goldie, una reazionaria in tailleur color rubino e squisiti gioielli d'oro, nella definizione della Barkin che la impersona «una vera fascista, una sfida per me che ne sono l'esatto contrario e che devo trovarne per forza il fondo di onestà».

Jane ha orrore degli omosessuali, degli ovociti congelati e di tutto quello che non rientra nella norma. E' divertente sapere che, nella realtà, a 58 anni Ellen Barkin sta con un giovanotto di 26, Sam Levinson, figlio di Barry che fu il suo primo regista (nel 1982 con Diner ). Nella soddisfazione generale della famiglia allargata: la realtà meglio di una sitcom.

Il progetto è basato in gran parte sulla biografia di Ryan Murphy, che ha adottato un figlio con il proprio partner. La possibilità di trarne una serie è stata contesa ostinatamente anche dalla Abc e dalla Fox, tanto il pubblico gay è prezioso per gli ascolti televisivi. In un'inchiesta dedicata al nuovo tipo di pressione sociale che comincia a esercitarsi sugli omosessuali, e che è poi il vecchio «quando vi decidete a fare un bambino?» che le coppie etero sperimentano da sempre, il New York Times ha citato il telefilm come uno degli eventi televisivi dell'autunno. Un antipasto trasmesso durante le Olimpiadi ha fatto il resto, e ora aspettiamo di sapere se, accanto a Modern Family , The New Normal potrà riempire il vuoto lasciato da Will&Grace.

 

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