gianni agnelli dalila di lazzaro

NEL SUO LIBRO DE BORTOLI SVELA IL RAPPORTO TRA GIANNI AGNELLI E DALILA DI LAZZARO - L’EX DIRETTORE DEL “CORRIERE” RIPORTA UNA TELEFONATA DELL’AVVOCATO - ECCO COSA DISSE

FERRUCCIO DE BORTOLI POTERI FORTIFERRUCCIO DE BORTOLI POTERI FORTI

Estratto dal libro “Poteri forti (o quasi)” di Ferruccio De Bortoli

 

1 - AGNELLI E DALILA DI LAZZARO

[…] Agnelli fu un editore largamente sui generis. I giornali li leggeva, gli piacevano. Era curioso di conoscere i retroscena delle interviste o dei fatti, anche i più tragici. Mi sorprese chiedendomi, dopo la morte della mia collega Maria Grazia Cutuli, avvenuta in Afghanistan il 19 novembre 2001, se fosse vero che lei stesse fumando al momento dell’agguato sulla via per Kabul. Non seppi rispondere.

de bortolide bortoli

 

Una volta mi costrinse a una lunga ricerca degli articoli di Benito Mussolini pubblicati sul “Corriere” durante la Repubblica di Salò, poi raggruppati in un volumetto che venne editato “a grande richiesta”, in quegli anni, sotto il titolo “il bastone e la carota”.

 

gianni agnelli nudogianni agnelli nudo

Altre volte le curiosità erano del tutto personali. “Lei ha presente quella quella bella attrice con gli occhi verdi…come si chiama? Dalida…” “Dalila, forse?”, “Dalila, certo, Di…” “Di Lazzaro, Avvocato?” “Ecco, esattamente.” L’impressione era che facesse un po’ finta di non ricordarsi il nome e il cognome. L’attrice era preoccupata da un libro di memorie che aveva affidato, incautamente secondo lei, a una mia collega.

GIANNI AGNELLI IN TRIBUNA GIANNI AGNELLI IN TRIBUNA

 

Non ne sapevo niente e non dovetti fare nulla. Renato Pozzetto ricorda le riprese del film di Alberto Lattuada “Oh, Serafina”, tratto dal romanzo di Giuseppe Berto, con protagonisti lui e Dalila Di Lazzaro, uscito del 1976. “C’era un elicottero che veniva a prendere Dalila sul set…”. […]

 

2 - LA CENA CON DE BENEDETTI

DALILA DI LAZZARO FOTO LAPRESSE DALILA DI LAZZARO FOTO LAPRESSE

[…] Commisi una gaffe imperdonabile nell’estate del 1997, quando a Silvaplana in Engadina incontrai casualmente Silvia De Benedetti. Lei e Carlo mi invitarono a cena. Lo stesso giorno ricevetti una telefonata da casa Agnelli: “Le passo l’Avvocato”. Che era a Sankt Moritz. “So da De Benedetti - cioè dall’editore concorrente - che lei è qui, verrebbe a prendere un aperitivo, visto che a cena è già impegnato?”. Sottile e punitiva perfidia del potere. Avrei voluto morire all’istante. […]

dalila di lazzarodalila di lazzarodalila di lazzaro 7dalila di lazzaro 7

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…