NEL VENTENNALE DELLE MONETINE A CRAXI, I LEGHISTI “ROMA LADRONA” RISPONDONO CON LO YACHT ORMEGGIATO IN TUNISIA

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Nel ventennale delle monetine al Raphael il figlio di "Roma ladrona" ricorda la cacciata socialista con un panfilo di 25 metri, a finanza leghista, ormeggiato in Tunisia.
Attendiamo, frementi e bendisposti, le nuove rivelazioni che prepareranno le celebrazioni del trentennale.
Anonimo socialista

Lettera 2
Caro Dago,
ma checcefà la Bonino in mezzo ai ciellini ? Mah...
Recondite Armonie

Lettera 3
Nicole Minetti nonostante l'aut aut di Alfano è rimasto al suo posto per tutta la scorsa estate. C'è davvero da fidarsi di un ministro dell'interno che è stato tenuto per le palle dalla regina del bunga bunga e ridicolizzato di fronte al Paese?
honeybump

Lettera 4
Scomparsa nel nulla Marta Grande laureata in Alabama con un corso di 36 ore
Tella

Lettera 5
Dago,
la domanda è: questo Governo arriverà fino a lunedì?
bye
Luigi A

Lettera 6
Dago darling, Pippo Civati o "Se non ora, quando?" Anche perché nella stazioncina di Monza Sobborghi fermano pochi treni: solo quelli che portano a Lecco via Macherio, ma non quelli (più numerosi, sempre per Lecco) che passano per Arcore.
Natalie Paav

Lettera 7
Caro Dago questo paese non finisce mai di stupirmi per i picchi di ipocrisia che è in grado di regalare. Ogni giorno leggiamo di famiglie distrutte dalle lotterie, dai video poker, dai gratta e vinci. I casinò sono illegali nel nostro paese, salvo alcune oasi isolate, però poi se entri in un qualsiasi bar d'Italia, trovi la classica macchinetta sulla quale ti puoi giocare lo stipendio e il tutto risulta perfettamente legale. Ma se nello stesso bar la Gdf trova quattro vecchietti che fanno uno scopone e si giocano i soldi, vengono bollati come giocatori d'azzardo.

Così lo Stato fa finta di non vedere le tragedie umane di cui ogni giorno si fa complice, anzi alimenta i continui sogni e le speranze di un popolo ridotto alla canna del gas, grazie a nuove lotterie o nuovi gratta e vinci. La Tv di Stato in questi anni, è diventata il megafono principale di questa logica aberrante. Un tempo c'era il servizio pubblico che insegnava, informava e intratteneva, con sobrietà e allegria. I telequiz privilegiavano la componente culturale del concorrente o una qualche particolare attitudine.

Oggi cosa abbiamo? Il gioco dei pacchi su Rai 1 che ogni sera regala soldoni (veri?boh!?), alimentando ulteriormente quel desiderio di cambiar vita dei poveri disgraziati che sognano di beccare il "paccone" per poter svoltare e venir fuori dalla miseria. Dove sta scritto che per far divertire il pubblico bisogna imbottirlo di cavolate e false speranze? Mi chiedo perchè lo Stato non decida di porre un freno a questo degrado sociale e culturale di cui si è reso complice in questi anni.

Lettera 8
Egregio Direttore,
l'On.le Vendola è rimasto sull'isola, insieme ad un gruppo di persone e combatte ancora la 2^ guerra mondiale. E' quasi patetico: ho ascoltato l'intervento dell'On.le Migliore, suo sodale di partito, sulla "sfiducia" al presidente Letta e mi è sembrato forte ma aggiornato ai tempi. Vendola, leggo su televideo, è ancora a "l'abbraccio con Berlusconi è il peccato originale che danzerà sul fantasma del conflitto d'interessi".

Onorevole, è una frase ad effetto, bella, direi musicale, ma se lei parla di fantasmi allora il conflitto è morto e defunto! Scherzi a parte, è sicuro che sia un problema che interessi la gente o piuttosto il problema vero è arrivare alla quarta settimana? Ci rifletta e capirà il perché il suo partito ha percentuali così basse, ci sarà un motivo!
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri
Roseto Degli Abruzzi (Te)

Lettera 9
Caro Dago,
sarà la primavera romana o la nostalgia del Gattosardo ma così filo governativo non sei mai stato!!! Pur di sostenere la baracconata di regime organizzata da re Giorgio II, ti sei messo addirittura a sparare sulla croce rossa a 5 pippe dando spazio alla priva di ammiratori Sabina Guzzanti. L'inciucio che tutti i poteri marci sognavano sarebbe combattuto dal sito di controinformazione che amo.

Le promesse senza copertura del giovane Letta sono becchime per facili palati da prima repubblica, quando si poteva fare debito lontano dagli sguardi indiscreti della culona inchiavabile (copyright Banana).

Per la prima volta sento una distanza generazionale tra noi, tra un democristiano di Letta e di governo e un giovane che ha vissuto la sua maturità elettiva nel buio ventennio a colori berlusconiano. Io ho l'eta' della mia parte e, pazientemente, aspetto seduto sulla riva del fiume il cadavere del mio nemico. E non chiamatemi bombarolo. Sono solo all'opposizione.
Piero

Lettera 10
Finalmente un ministero per l'integrazione; se ne sentiva proprio la mancanza!! naturalmente per i senza patria del pd era doveroso affidarlo ad una immigrata data la poca disponibilità dei numerosi laureati italiani disoccupati. Sembra che il pd visto il calo di voti si stia preparando il vivaio per il futuro. m.f.

Lettera 11
Caro Dago,
ho seguito il tuo intervento da Porro e Telese, e devo dire che una voce fuori dal coro di stonati a cui siamo ormai rassegnati, e' sempre piacevole. Pero' vorrei dirti una cosa, ok il focus sul problema economico, ma sulla patrimonialona da te suggerita vorrei dire la mia.

Finche' non si fermano le emorragie di denaro pubblico causate dalle migliaia di Lusi, Fiorito, DelBono, Penati ..., finche' non si chiudono le consulenze milionarie alle varie societa' dei parenti dei politici, utili a stabilire la velocita' dei cammelli nel deserto, finche' non si abbatte il sistema del voto di scambio per cui si regalano congrui stipendi pubblici a gente che si gratta i coglioni da mattina a sera, finche' non si snellisce quel sistema per cui i fondi della comunita' europea partono da Bruxelles con destinazione alle imprese, ma dopo che sono passati da Regione/Provincia/Comune/ente erogatore, alle imprese rimangono solo le illusioni (vedi terremotati dell'Emilia).

In conclusione, finche' non si eliminano le ruberie di lor signori, la tua patrimonialona farebbe la fine dell'Imu, ovvero si dissolverebbe nel nulla senza nessun beneficio per l' economia, anzi peggiorerebbe ulteriormente una situazione gia' molto critica (vedi governo Monti). E' per questa ragione che le tasse aumentano sempre ed il debito non cala, perche' e' illusorio sperare di colmare un otre forata aumentando il getto in entrata, bisogna prima chiudere i buchi.
Stefano55

 

YACHT DI RICCARDO BOSSI IN TUNISIA FOTO GUASTELLA PER IL CORRIERE RICCARDO BOSSI IN PISTA jpegemma bonino MAURIZIO LUPI marta grandeAngelino Alfano Nicole MinettiPippo Civati NICHI VENDOLAFRANCESCO COSSIGA E SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…