PRENDITELA NEL GULASH - NELL’INCHIESTA SUL CALCIOSCOMMESSE SPUNTA LA PISTA UNGHERESE CHE CONFEREMEREBBE IL ‘’BISCOTTO’’ TRA LECCE E LAZIO NELL’ULTIMA DI CAMPIONATO DELL’ANNO SCORSO - DONI FRIGNA: “NON SONO UN CORROTTO”, MA AMMETTE DI AVER TRUCCATO LA PARTITA COL PIACENZA - L’IPHONE DI PAOLONI METTE NEI GUAI IL DIFENSORE DEL LECCE CORVIA…

di Antonio Massari per "Il Fatto Quotidiano"

Una pista magiara per Lecce-Lazio. L'assist alla Procura di Cremona arriva da un calciatore ungherese con un paio di presenze in Champions League: il difensore Gabor Horvath. È lo Sco della Polizia che il 19 dicembre segnala alla Procura: "Tale Gabor Horvath - scrivono gli investigatori nell'informativa - ha intrapreso un percorso di collaborazione con gli inquirenti". La collaborazione è riferita agli inquirenti ungheresi che, a loro volta, stanno indagando su un alto numero di partite sospette.

I protagonisti dell'inchiesta magiara sono gli stessi sui quali indaga la procura di Cremona: Taan Seet Eng - il capo di Singapore che regge la holding mondiale del calcio-scommesse - e il gruppo degli zingari. Horvath ha ammesso ai magistrati ungheresi di appartenere alla stessa organizzazione. E "in tale contesto - prosegue lo Sco - avrebbe fornito indicazioni circa l'alterazione della partita di calcio Lecce-Lazio del campionato 2010 - 2011, giocata a Lecce il 22 maggio 2011". L'incontro - ultimo della stagione - fu vinto dai biancazzurri per 4-2.

Il Lecce festeggiò comunque la salvezza già conquistata, la Lazio mise piede in Europa League e - se il racconto di Horvath fosse vero - più di qualcuno incassò una bella cifra. L'incontro era già nell'elenco delle "partite sospette" e la pista ungherese, con la collaborazione di Horvath, potrebbe fornire un riscontro interessante, rafforzando la collaborazione tra le due procure: la banda di Taan Seet Heng ha agito su uno scenario globale e anche le indagini, ormai, assumono una dimensione internazionale.

E un riscontro è arrivato ieri, invece, dall'interrogatorio dell'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni. Un dettaglio quasi banale che però racconta come, nella pratica, si potevano beffare i tifosi, alterare i risultati, manipolare le scommesse. Il 27 dicembre, Carlo Gervasoni, calciatore del Piacenza aveva parlato di un accordo tra Doni e il portiere piacentino Mario Cassano: "Cassano m'invitò a dire a Doni che, qualora ci fosse stato un rigore a favore dell'Atalanta, lo tirasse centrale, in maniera tale da consentire al portiere di non pararlo buttandosi di lato. Incontrai Doni riportandogli quello che mi aveva detto Cassano.

Accadde poi che, in occasione del primo rigore, Doni tirò e scelse una traiettoria centrale. Gli accordi con Gegic erano nel senso che avremmo dovuto perdere con due gol di scarto e il risultato, sia del primo tempo che finale, doveva essere l'1 in favore dell'Atalanta". Doni aveva già ammesso, nell'interrogatorio davanti al gip Guido Salvini, la sua partecipazione alla combine di Atalanta-Piacenza, conclusasi con la vittoria atalantina, spiegando di aver agito solo per favorire la sua squadra e senza ricavare alcun personale vantaggio.

Ieri ha confermato la versione, interrogato dal procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino (che ha fatto sapere che presto ci saranno nuovi indagati): "Non sono un corrotto", ha detto Doni, "non ho mai agito contro l'Atalanta: ho sempre giocato per vincere". Certe volte, però, vincere era fin troppo facile. Come quando fronteggiò con un rigore il portiere piacentino Cassano: Doni ha confermato di aver calciato al centro, in accordo con l'estremo difensore che scansò il pallone, tuffandosi dall'altro lato.

E se l'interrogatorio di Nicola Santoni, ex preparatore atletico del Ravenna, ieri agli inquirenti è apparso "deludente", altri riscontri sono giunti dagli accertamenti tecnici sull'iPhone di Marco Paoloni, il portiere che - stordendo i suoi stessi compagni di squadra, con un ansiolitico , durante una partita - ha consentito agli inquirenti d'aprire l'intero fascicolo.

Gli investigatori hanno scoperto che Paoloni era davvero in contatto con il difensore del Lecce, Daniele Corvia. La scorsa estate, Paoloni aveva sostenuto di aver usato l'avatar di Corvia, spacciandosi per lui su Skype, mentre provava a convincere il clan degli "Zingari" che Inter-Lecce era stata realmente manipolata. La partita, invece, si giocò regolarmente. Oggi si scopre, però, che Corvia e Paoloni erano realmente in contatto e così la posizione del difensore leccese, uscito indenne quest'estate, rischia invece di aggravarsi.

 

Calcioscommesse DONI RIGOREHorvath GaborCRISTIANO DONIMARCO PAOLONI VIENE PORTATO IN CARCERE daniele_corviaNICOLA SANTONI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...