bugs bunny

NEMMENO BUGS BUNNY SI SALVA DAL POLITICAMENTE CORRETTO - DOPO I SIMPSON, I GRIFFIN, ANCHE IL MONDO DEI 'LOONEY TUNES' RISENTE DELL’EFFETTO FLOYD - NEI NUOVI EPISODI IN ONDA SU 'HBO MAX' MESSI AL BANDO PISTOLE E FUCILI. COSÌ, IL CACCIATORE TADDEO HA DOVUTO ESCOGITARE ALTRI MODI PER TENTARE DI ACCIUFFARE L’ASTUTO CONIGLIO. NELLE NUOVE PUNTATE LO RITROVIAMO ARMATO DI UNA FALCE, DI CANDELOTTI DI DINAMITE E, ADDIRITTURA, DI UNO STURALAVANDINO… - VIDEO

https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/troppe-armi-negli-usa-cambio-di-rotta-nei-looney-tunes-il-cacciatore-di-bugs-bunny-non-avra-piu-il-fucile/362003/362557

 

 

Enzo Verrengia per la Verità

 

bugs bunny

Chi l'ha detto che «coniglio» è sinonimo di vigliaccheria? Bugs Bunny lo smentisce a 80 anni suonati. Li compirà il 27 luglio prossimo, nella ricorrenza della sua prima uscita da protagonista del cortometraggio a cartoni animati Caccia al coniglio, di Tex Avery. Ma stava già sulla piazza dal 30 aprile 1938, quando lo si vide sgattaiolare in Un coniglio imprendibile, codiretto da Cal Dalton e Ben Hardaway.

 

Più che le date, comunque, per Bugs Bunny contano la definizione della sua personalità e la svolta che diede agli animali antropomorfi così come li aveva imposti nell'immaginario di tutti Walt Disney. Quest' ultimo costruì una tipologia di moralità parlanti, più umane degli umani in carne e ossa.

 

Pochi si accorgono che Paperino è un'anatra, Pippo un cane, Orazio un cavallo, eccetera. Bugs Bunny, invece, viola ogni norma edificante, anche a spese della sua stessa specie. Del coniglio serba la velocità che lo rende imprendibile. Il resto è riscrittura completa del modello zoologico originale.

 

bugs bunny

Bugs Bunny scatena la sua verve a danno di quanti, fuori dai cartoons, sarebbero i suoi persecutori e impallinatori. Li rappresenta Taddeo, il cacciatore, che il coniglio irride sbucando dalla tana con la fatidica frase: «Che succede, amico?», in originale: «Ehm What' s up, doc?». A partire da qui, Bunny imperversa con trovate ultraviolente dalla comicità garantita. Si veda la parodia dell'Anello dei Nibelunghi, di Richard Wagner, annoverato quale opera «di importanza culturale» dalla Biblioteca del Congresso.

 

«Bugs» in americano gergale sta per «folle», «testa matta», «picchiatello». E Bunny può sembrarlo all'apparenza delle sue prodezze, che oltrepassano ogni limite di plausibilità. Be', certo: questa è la dimensione parallela dei cartoni animati, dove si precipita da uno strapiombo e non ci si sfracella, al massimo ci si appiattisce al suolo assumendo la forma di una pizza, oppure si salta su una bomba e si resta solamente anneriti. La morte non è contemplata.

 

Quella di Bunny è l'irruzione della volontà di annichilire il bigottismo che dagli Stati Uniti si spalma su tutto l'Occidente, da prima della vittoria nella Seconda guerra mondiale. Con lui cessa l'intento didascalico che risale alla Batracomiomachia, la battaglia delle rane e dei topi, attribuita a Omero.

bugs bunny taddeo

 

Bugs Bunny vuole scombinare le cose e imporre un disordine creativo. È il campione del politicamente scorretto. Altro che coniglietto decorativo, da compagnia, cui ci si affeziona al punto di non avere più il cuore di cuocerlo alla cacciatora.

 

Non a caso, l'apice del successo lo ebbe proprio quando gli americani entrarono in guerra. La crociata contro la Germania acquisiva sovente i tratti di un'avventura da boy scout. L'ideale per rifarsi alle gag più stralunate di Bugs Bunny, che peraltro Tex Avery faceva simulare dal vivo ai suoi collaboratori quando le ideava con loro per i cortometraggi.

 

All'infernale coniglio oggi andrebbe strettissima la sensibilità ormai imposta per legge verso le «minoranze etniche», le «diversità», le sfaccettature paradossali di quella che Robert Hughes ha definito nel titolo del volume canonico, «la società del piagnisteo», che mette al bando i duri e puri.

 

bugs bunny

Taddeo è un vero babbeo, non fa soltanto rima. E Bunny non gli concede il bonus della comprensione. Lo tormenta con un darwinismo che irride ogni «percorso di recupero». E, in effetti, come già successo con i Simpson e i Griffin, anche i Looney Tunes non si salveranno dalla censura benpensante americana: Yosemite Sam e Taddeo non avranno più le solite pistole e fucili.

 

Peter Browngardt, produttore esecutivo di Hbo, ha rivelato al New York Times che la decisione di spogliarli delle armi è arrivata dopo l'omicidio di George Floyd. Tuttavia, i personaggi potranno ancora dare la caccia a Bugs Bunny con dinamite e coltelli. Negli anni Ottanta, vi fu un tentativo di imitazione di Bugs, Roger Rabbit, che non resse oltre quell'unico film. Mentre Bugs Bunny è immortalato con una stella nella Walk of fame di Hollywood, unico essere autentico fra molti divi che a volte sembrano loro cartoni animati.

bugs bunny bugs bunny carota

 

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...