![bigjackson](/img/patch/06-2014/bigjackson-563928_600_q50.webp)
NEVERLAND LOST - IL RICORDO DI MICHAEL JACKSON ATTRAVERSO GLI OGGETTI CHE FU COSTRETTO A METTERE ALL’ASTA PER RISOLLEVARSI DALLA CRISI FINANZIARIA - TRA STATUINE DEL MAGO DI OZ, PETER PAN E TOPOLINO, IL RITRATTO DI UN UOMO MAI CRESCIUTO
Cinque anni fa moriva il re del pop e il cimitero di Forest Lawn è stato inondato da 15mila rose. Michael Jackson è stato un fenomeno culturale che ha cambiato la pop music, un artista a tutto tondo che per quaranta anni ci ha intrattenuto e entusiasmato.
Al contrario, la sua vita privata è apparsa come una sfilza di comportamenti eccentrici. Le accuse di pedofilia lo hanno devastato e da quella caduta non si è più ripreso. E’ arrivata la crisi economica, si sono accumulati i debiti e nel 2008 fu data la notizia che Jackson doveva vendere l’amata tenuta di “Neverland”.
Michael voleva assolutamente evitarlo e pensò di incassare qualche soldo mettendo all’asta alcuni suoi oggetti. Nel 2009, appena saputo della “Julien’s Auctions” a Beverly Hills, il fotografo Henry Leutwyler corse nel magazzino ad immortalare ciò che era appartenuto all’artista. Non le stanze e il parco giochi, ma oggetti iconici che raccontavano la sua vita, sul palco e fuori. Ed ecco le immagini del famoso guanto di cristalli, la giacca militare, le scarpe del “Triumph Tour”, il cappello nero. Racconta Leutwyler: «Era come stare dentro “La Fabbrica di Cioccolato”».
Non ritrasse solo abiti di scena ma le cose che appartenevano a Michael, con le quali era cresciuto e che gli erano state tolte mentre era ancora vivo: la prima copia di “Peter Pan”, le statuine del Mago di Oz, la spilla di Topolino.
In seguito Jackson comunicò la nuova serie di 50 concerti e l’asta fu annullata.Morì otto settimane dopo. Le fotografie di Leutwyler sono state pubblicate nel libro “Neverland Lost”.