pippo franco bagaglino

“NON NOMINARE IL BAGAGLINO IN ‘LA TV FA 70’ E’ STATO UNO SCEMPIO” – PIPPO FRANCO SI LAMENTA DELLA MANCATA CITAZIONE DELLA COMPAGNIA DI VARIETÀ, FONDATA DA PINGITORE E CASTELLACCI, NEL PROGRAMMA RAI CONDOTTO DA GILETTI PER I 70 ANNI DELLA TV: “HA FATTO 14 MILIONI DI ASCOLTI PER 23 ANNI E CON NOI HANNO DEBUTTATO MOLTE STAR, COME PAMELA PRATI E VALERIA MARINI. PENSO CHE SIA STATA UNA SCELTA PRECISA: UNA SORTA DI DAMNATIO MEMORIAE” – “OGGI IL LINGUAGGIO È CAMBIATO E SPESSO FACCIO FATICA A TROVARE CONTENUTI…”

Estratto dell’articolo di Loredana Errico per www.adnkronos.com

 

pippo franco

Il Bagaglino è stato punto di riferimento dell'intrattenimento italiano e non nominarlo nel programma 'La Tv fa 70' dedicato dalla Rai ai 70 anni della televisione "è stato un scempio". La satira di una volta non esiste più: "Oggi si cerca di far ridere senza contenuti". Non usa mezzi termini Pippo Franco […] oggi ha 84 anni e, in un'intervista all'Adnkronos dove ripercorre la sua lunga carriera artistica, non nasconde il suo disappunto per la mancata citazione dei programmi del Bagaglino nella trasmissione condotta da Massimo Giletti lo scorso 28 febbraio, […]

PIPPO FRANCO E L IMITAZIONE DI BETTINO CRAXI AI TEMPI DEL BAGAGLINO

 

"Non nominare un programma che ha fatto 14 milioni di ascolti per 23 anni è stato – torno a dire – uno scempio", dice l'artista secondo cui c'è stata una scelta precisa "da parte della redazione del programma: una sorta di damnatio memoriae (condanna della memoria, ndr)". Il Bagaglino in tv ha portato satira e spettacolo ma "evidentemente non era abbastanza per coloro che hanno deciso di mettere una pietra tombale su un avvenimento e un evento che invece tuttora è vivo".

 

pippo franco pamela prati bagaglino

"Quello che noi abbiamo iniziato a fare con il Bagaglino all'epoca ancora non si definiva cabaret", racconta Pippo Franco ricordando la compagnia di varietà fondata nel 1965 da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci […]"abbiamo iniziato da una sorta di cantina e poi siamo cresciuti molto, approdando al Salone Margherita. Nella sostanza non facevamo altro che interpretare il nostro tempo, tirando fuori i paradossi, le assurdità del periodo storico senza però avere mai una configurazione politica". E questo ha determinato il grande seguito di spettatori: "Il pubblico ci seguiva per i contenuti, perché allora la nazione era poetica e l'ironia, quella che abbiamo sempre usato, serviva ad esorcizzare il dramma. La nostra era una risata salvifica".

 

Poi è arrivata la televisione: "23 anni con 14 milioni di ascolti, come media, oggi sono inimmaginabili". Ogni anno il programma cambiava nome: Biberon, Crème caramel, Saluti e baci e tanti altri ma che non si dica che era solo cabaret. "C'era musica, coreografie e tanto altro. Con noi hanno debuttato molte star, come Pamela Prati e Valeria Marini. Il lunedì c'era il copione e si andava in diretta il sabato interpretando il nostro tempo […]

pippo franco foto di bacco

 

Ma oggi la televisione non è più quella di una volta. "Non vedo le stesse realtà, il linguaggio è cambiato e spesso faccio fatica a trovare contenuti. Il senso del divertimento è un altro: non si fa ridere soltanto per far ridere ma si fa ridere tirando fuori i paradossi e le assurdità. Oggi però non è così". Eppure, sottolinea l'artista, "viviamo in un'epoca dove la vita è diventata quasi esclusivamente esteriore e c'è bisogno di più vita interiore che fa parte proprio dell'esistenza. Le persone hanno bisogno di contenuti altrimenti la piazza dopo un quarto d'ora si svuota". […]

 

pippo franco foto di baccopippo franco foto di bacco (2)pippo franco foto di baccopippo francopippo franco e ugo porcelli foto di bacco

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...