aldo giovanni e giacomo - odio l'estate

IL CINEMA DEI GIUSTI – UNA DELLE COSE CHE PIÙ CURIOSE DI “ODIO L’ESTATE” È LA RICERCA CONTINUA DI COSTRUIRE DELLE SCENE CON ALDO GIOVANNI E GIACOMO DI NUOVO IN AUTO COME AI BEI TEMPI DI “TRE UOMINI E UNA GAMBA” – OVVIAMENTE, I TEMPI SONO PASSATI PER TUTTI, MA QUANDO ALDO BAGLIO DUETTA CON MASSIMO RANIERI ANCHE LO SPETTATORE PIÙ CINICO SI COMMUOVERÀ. E GIÀ QUESTO VARREBBE IL PREZZO DEL BIGLIETTO – VIDEO

 

 

 

Odio l’estate di Massimo Venier

Marco Giusti per Dagospia

 

aldo giovanni e giacomo odio l'estate

Quando Aldo Baglio duetta con il suo idolo Massimo Ranieri cantando “Erba di casa mia” anche lo spettatore più cinico si commuoverà. E già questo varrebbe il prezzo del biglietto per il loro nuovo film, “Odio l’estate”. Ma c’è  un altro buon motivo. Cioè il ritorno nel trio di Aldo, Giovanni e Giacomo di Massimo Venier, loro autore e regista di riferimento che li seguì dai tempi di “Tre uomini e una gamba”, ventitrè anni fa, fino a “Ti presento Claudia”, ormai sedici anni fa.

 

aldo giovanni e giacomo odio l'estate 2

Da allora è indubbio che il trio abbia perso qualcosa, perché Massimo Venier era qualcosa di più di un buon regista di servizio che li conosceva bene. Una delle cose che più curiose di questo nuovo film, è la ricerca continua di costruire delle scene con i tre di nuovo in auto come ai bei tempi di “Tre uomini e una gamba”, la ricerca quindi di una continuità della vecchia situazione tanti anni dopo. Ovviamente, i tempi sono passati per tutti, sia per noi spettatori che per i tre attori, che qui si presentano sposati, con tre commedianti di rango, la depressa Lucia Mascino con Giacomo, la buffa Maria Di Biase con Aldo, la paziente Carlotta Natoli con Giovanni, hanno dei figli e non pochi problemi.

aldo giovanni e giacomo odio l'estate 3

 

Giacomo è un dentista che non riesce a comunicared né col figlio né con la moglie e aspetta come una manna la flat tax berlusconiana, Giovanni ha un negozio di accessori per scarpe che non funziona più bene e dovrà probabilmente chiudere, Aldo è quello che sembra più allegro di tutti, ma la moglie pensa che nasconda un segreto. L’idea di Venier e degli sceneggiatori, Michele Pellegrini e Davide Lantieri, oltre ai tre, è che per la disattenzione di una agenzia, le tre famiglie si ritrovino su un’isola non precisata del sud (ma siamo in Puglia grazie alla Film Commission più potente d’Italia), a dover dividere la stessa casa.

aldo giovanni e giacomo odio l'estate 1

 

aldo giovanni e giacomo odio l'estate 4aldo giovanni e giacomo odio l'estate 6

Ma la vacanza, dal disastro che sembra all’inizio, si dimostrerà più interessante del previsto, grazie anche ai buoni rapporto che si stabliscono tra i figli e tra le mogli. E, per noi spettatori, grazie anche alle apparizioni di un divertente Michele Placido come maresciallo dei carabinieri alla Vittorio De Sica e di Massimo Ranieri nei panni di se stesso. Non siamo ai livelli dei primi film del trio, ma rispetto al disastroso “Fuga da Reuma Park”, è sicuramente un buon ritorno alla commedia per tutti, sia per i tre che per il loro storico regista. Le tre mogli sono deliziose. In sala dal 30 gennaio.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)