1- OGGI I GRANDI EDITORIALISTI DEI GIORNALONI FANNO A GARA A NASCONDERSI DI FRONTE AI NUMERI DEL FISCO (“ALLARME SULLE ENTRATE. MANCANO 3,5 MILIARDI”). FANNO ECCEZIONE ALESINA E GIAVAZZI, CHE CON UN EDITORIALE SUL CORRIERE FANNO LETTERALMENTE A PEZZI LA LINEA MONTY’S-MOODY’S: È UN SUICIDIO TECNICAMENTE ASSISTITO 2- OK, SONO BRAVISSIMI, COMPETENTISSIMI, EDUCATISSIMI E SOBRISSIMI. COME TOCCANO LORO LE PENSIONI E LA BENZINA, NON C’È NESSUNO. MA SIAMO SICURI CHE POI, ALLA FINE, DI TANTA TECNICA NON RESTI UN CUMULO DI MACERIE E DI CAPITALI IN FUGA? 3- “REPUBBLICA” E ‘’STAMPA’’ DANNO AMPIO SPAZIO ALLA “SERENITÀ” DEL BANCHIERE ROSSO PROFUMO, MA NON SI CAPISCE PERCHÉ I SUOI AVVOCATI ABBIANO TENTATODI FAR SPOSTARE IL PROCESSO DA MILANO A BOLOGNA. PREFERISCONO LA PRESCRIZIONE? 4- INDISCREZIONE SUGOSA SUL ‘’MESSAGGERO’’: “SCISSIONE AL FATTO, TELESE FONDA UN NUOVO QUOTIDIANO”. IL NUOVO GIORNALE DOVREBBE USCIRE A SETTEMBRE E A SEGUIRE IL TELECONDUTTORE DE LA7 DOVREBBERO ESSERE “SEI O SETTE REDATTORI DEL FATTO”

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- SUICIDIO TECNICAMENTE ASSISTITO...
Ok, sono bravissimi, competentissimi, educatissimi e sobrissimi. Come toccano loro le pensioni, non c'è nessuno. Come manovrano loro il prezzo della benzina, non lo fa nessuno. Ma siamo sicuri che poi, alla fine, di tanta tecnica non resti un cumulo di macerie e di capitali in fuga (all'estero)?

"Fisco, allarme sulle entrate. Mancano 3,5 miliardi. La Corte dei Conti: troppe tasse e corruzione. Gettito in aumento ma inferiore al previsto. Il premier: più duri contro l'evasione. A fine mese il momento della verità. Attesa per autotassazione e gettito Imu, resta il no a nuove manovre" (Messaggero, pp. 1-2). "Per Palazzo Chigi l'aumento dell'Iva è ormai inevitabile. ‘Sempre meno spazi per dare stimoli all'economia" (Stampa, p. 3). Lo ammette perfino la Repubblica degli Illuminati: "Ora sarà difficile scongiurare l'aumento Iva di ottobre. E dalla spending review risparmi ancora incerti" (p. 7).

"Frenano i consumi, cala il gettito dell'Iva. Incassi sotto le previsioni, mancano 3,5 miliardi" (Corriere, p. 5). "Fallisce la cura tasse. Così Monti strangola i consumi e le imprese. Strategia senza risultati: al Fisco 3,5 miliardi in meno del previsto. Lo Stato divora la metà dei nostri redditi e nessuno spende più" (Giornale, p. 3).

2- EDITORIALISTI IN FUGA, MA NON TUTTI...
Ma oggi i grandi editorialisti dei giornaloni di carta fanno a gara a nascondersi di fronte ai numeri e alle notizie scomode per il governo dei Sapientoni. Fanno eccezione Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, che sul Corriere fanno letteralmente a pezzi la linea di Palazzo Chigi con un editoriale che suona come un avvertimento: "La direzione è sbagliata". Scrivono i due super-Sapientoni: "Il provvedimento più importante che il governo si appresta a varare riguarda le infrastrutture fisiche. Lo abbiamo detto più volte, ma è bene ripeterlo: non è questa la priorità dell'Italia.

Che beneficio arreca a un'impresa risparmiare mezz'ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, due per sapere da un giudice se dovrà reintegrare sul luogo di lavoro un dipendente che aveva licenziato, oltre un anno per essere pagata da un'amministrazione pubblica? A un Paese post industriale come l'Italia non servono più infrastrutture fisiche.

Servono infrastrutture di altro tipo: una giustizia veloce, certezza del diritto, regolamenti snelli, un'amministrazione pubblica che faccia il suo dovere e non imponga costi enormi a cittadini e imprese, un'università che produca buon capitale umano e buona ricerca, e una lotta efficace alla criminalità organizzata" (Corriere, p. 1). Chissà la faccia di AirOne Passera, stamani, quando le seconda signora Passera, famosa come "Regina Giovanna", gli leggeva il Corriere.
Chissà la faccia dei quattro studenti che ancora leggono il Corriere e scoprono di essere "buon capitale umano da produrre".

3- "PIU' DURI CONTRO L'EVASIONE"?...
"Frode da 245 milioni, Profumo a giudizio. Processo a Milano per l'ex ad di Unicredit. I pm: la banca evase il fisco su 745 milioni. La replica: tutto regolare" (Giornale, p. 11). Repubblica dà ampio spazio alla "serenità" del banchiere rosso, idem sulla Stampa (imbarazzante velina a pagina 25) ma non si capisce perché i suoi avvocati abbiano tentato - senza successo - di far spostare il processo da Milano a Bologna. Preferiscono la prescrizione?

"Profumo rinviato a giudizio. ‘Certo del mio operato'. Operazione Unicredit-Barclays. I pm: evasi 245 milioni. L'ex ad (ora al vertice del Monte Paschi) accusato di frode fiscale" (Corriere, p. 20).

E sempre sul quotidiano di piazzetta Cuccia, ecco un retroscena intitolato "L'elusione e lo stop al colpo di spugna", in cui si legge: "Dopo le osservazioni del Quirinale, e un mese di discussioni interne, il governo ha riscritto le norme penali relative all'elusione contenute nella delega per la riforma fiscale approvata lo scorso aprile, ma non ancora trasmessa al Parlamento. E scongiurato il rischio che l'introduzione del nuovo reato di abuso di diritto comportasse una bella sanatoria sul passato. Ne avrebbero beneficiato, ovviamente, anche i vertici delle banche italiane, piccole e grandi, pizzicate dal fisco in questi anni a eludere il pagamento delle imposte con una serie incredibile di artifizi".

I cosiddetti "derivati fiscali" li hanno fatti anche la Intesa Sanpaolo di AirOne Passera, il Monte Paschi, il Banco Popolare, la Bpm e compagnia scalando. Con pareri legali favorevoli da parte di studi prestigiosi, come quello fondato da Giulietto Tremonti. Grazie alle inchieste del procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, le Entrate hanno contestato 5,5 miliardi di maggior reddito, incassandone quasi 2 tra imposte e sanzioni.
Hanno fatto il governo tecnico e all'ultimo momento, anziché fare ministro Robledo, casualmente hanno scelto Passera.

4- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM MONTI DIVINO)...
La Rete disfa, i giornali rammendano. Su Indymedia e Dagospia, la storia di quando Rigor Montis sussurrava consigli a Moody's. Oggi, causa comunicato stampa di Palazzo Chigi, ci tocca leggere: "Monti non si è mai occupato di rating'. Palazzo Chigi respinge i sospetti su Moody's dopo le polemiche circolate sul web" (Repubblica, p. 6).

Il Messaggero riesce addirittura nell'impresa di fare un pezzo sull'inchiesta S&P e censurare completamente i passati incarichi di Rigor Montis. Poi passa Antonio Massari del Cetriolo Quotidiano e buca tutti: ""Inchiesta S&P, i pm convocano anche Monti. Lo avevano gia' chiamato come esperto, ma preferì non andare. La Procura vuole farsi spiegare una frase del premier: dopo un declassamento disse 'Attacco all'Europa" (p. 9).

5- STRACOTTO DI ORSI E CONTORNO DI LIN-GOTTI ALLA PIACENTINA...
"Caro, che mi tieni qualche cartuccella? Tanto tu sei un intoccabile...sei il banchiere del Papa". Chissà se gli ha detto così, il capatàz di Sfig-meccanica, all'amico Lin-Gotti Tedeschi. Ma i pm di Napoli sono dei satanassi e si sono subito infilati in un "momento di difficoltà" dell'ex presidente dello Ior. "Finmeccanica, perquisito Gotti Tedeschi. Caccia a carte che l'ex presidente dello Ior avrebbe custodito per conto dell'ad Orsi".

Orsi, secondo la ricostruzione del Corriere, "avrebbe affidato documenti relativi a commesse ottenute a Panama e in India" (p. 10). "Gotti Tedeschi nel mirino dei pm: perquisito anche se non indagato. Tangenti Finmeccanica, blitz a casa dell'ex presidente dello Ior: custodiva documenti scottanti dell'ad Orsi, che temeva un sopralluogo degli inquirenti" (Giornale, p. 10). Terrorizza tutti Marco Lillo, sul Cetriolo Quotidiano: "Ior-Finmeccanica. Ecco le telefonate. Perquisita la casa di Gotti Tedeschi: i pm a caccia di documenti sugli affari. Intercettati gli sfoghi con Orsi" (CQ, p. 2)

Su Repubblica, Carlo Bonini e Conchita Sannino raccontano "l'amicizia tra Ettore e Giuseppe. Così il manager pubblico veniva sponsorizzato" (p. 12). Mentre sulla Stampa, Andrea Tornielli racconta l'amicizia propria con il banchiere metà Opus e metà Comunione & Fatturazione: "Il banchiere sotto choc: ‘Ho pensato che qualcuno fosse venuto a spararmi'. Francesca Gotti Tedeschi: ‘Ero in casa, avevo appena finito di dire il rosario, e ho sentito urlare il mio nome. Quando è salito, accompagnato da tre carabinieri, era sconvolto" (p. 11).

Cioè, arrivano i carabinieri a casa di un personaggio notoriamente onesto come Lin Gotti Tedeschi, e lui che cosa si aspetta? Che qualcuno sia venuto a sparargli. Ma che gente ha frequentato?

6- LE DIVISIONI DI CARTA DEL PAPA...
"Le confessioni del maggiordomo. Per Gabriele scatta l'ipotesi confino". Intanto l'ex capo dello Ior, che come si è visto sta passando giornatine complesse su vari fronti, resiste al licenziamento: "Ma obbedirò al Papa" (Repubblica, p. 13). "Il maggiordomo collabora e ora punta alla grazia. Dopo le ammissioni con i pm è caccia ai complici. La Santa Sede: il Papa ha la facoltà di perdonarlo" (Stampa, p. 10). Il bello di essere una monarchia dichiarata.

7- UN CETRIOLINO QUOTIDIANO PER TELESE?...
Indiscrezione sugosa sul Messaggero: "Scissione al Fatto, Telese fonda un nuovo quotidiano" (p. 8). Il nuovo giornale dovrebbe uscire a settembre e a seguire il teleconduttore de La7 dovrebbero essere "sei o sette redattori del Fatto". Pare che Telese non sia tanto contento della linea grillista e che vi siano stati "ripetuti scontri interni sulle iniziative editoriali e sulla linea politica" del giornale diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio. Conoscendo i personaggi, se l'indiscrezione è vera, voleranno gli straccetti.

8- ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Stesso bando, stessa azienda. Quel filo da Trani a Bolzano. Due municipalizzate e l'appalto per il software, i due appalti sono praticamente identici: il primo vale 370 mila euro, l'altro 725 mila. Scivolone sul nome dell'autrice del capitolato: e' una persona che lavora per la societa' in gara". Sul Cetriolo Quotidiano (p. 6) Alessandro Ferrucci svela una storia ai limiti dell'incredibile. O una storia come tante? La seconda che hai detto.

colinward@autistici.org

 

 

 

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