OH GESÙ, PURE LE PULCI AI CARTONI ANIMATI! - L’AGCOM HA STANGATO CON UNA MULTA DA 62.500 EURO DISNEY, PROPRIETARIA DEL CANALE FOX, PER UN EPISODIO DEI "GRIFFIN" SULLA NASCITA DI CRISTO - SECONDO L’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI NON SAREBBERO STATI PROTETTI I MINORI, VISTA LA FASCIA POMERIDIANA IN CUI È ANDATA IN ONDA LA PUNTATA "NOCIVA ALLO SVILUPPO FISICO, PSICHICO O MORALE” DEI BAMBINI - È STATO INUTILE SPIEGARE CHE I "GRIFFIN" SONO PENSATI PER GLI ADULTI. E OVVIAMENTE CHI HA ESULTATO? IL SENATORE LEGHISTA PILLON...
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L'ironia di Peter Griffin e famiglia costa cara. Walt Disney, proprietaria del canale Fox, è stata sanzionata dall'Agcom con una multa da 62.500 euro in relazione a una puntata de "I Griffin" sulla nascita di Gesù andata in onda lo scorso marzo. Un episodio, che l'Autorità ha giudicato "nocivo allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori".
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La delibera con il provvedimento è del 29 luglio e la puntata contestata ("Gesù, Giuseppe e Maria") è stata trasmessa il 12 marzo scorso, tra le 18 e le 18.20, quindi in fascia protetta. All'indomani della messa in onda i parlametari leghisti Roberto Calderoli e Daniele Belotti avevano annunciato l'invio di un esposto all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, chiedendo che l'episodio non venisse più riproposto.
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Dal canto suo Walt Disney aveva provato a difendersi, sottolineando in particolare che "I Griffin" non sarebbe un programma destinato ai bambini, così come il canale Fox che lo ospita. "Secondo quanto prospettato nelle memorie difensive, “Fox” non è un canale tematico dedicato ai bambini, pertanto nel suo palinsesto non è rinvenibile una fascia di programmi destinata ad attrarre il pubblico di minori", si legge nella delibera.
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"Il canale è collocato nell’arco di numerazione 100 della guida elettronica dei programmi (EPG) di Sky, molto distante dall’area tematica destinata ai bambini (600), circostanza che concorre ad escludere che normalmente i minori abbiano occasione di transitare sul canale. La società evidenzia che “I Griffin” non è un prodotto per i minori, ma un prodotto di animazione concepito per un pubblico più maturo che si colloca nel filone stilistico e narrativo dell’animation comedy".
Una linea difensiva che non ha comunque convinto l'Autorità, che tra i suoi rilievi evidenzia come "nel corso dell’episodio contestato si assiste a dialoghi caratterizzati dall’uso reiterato e gratuito di espressioni volgari, di scurrilità e turpiloquio, di offese alle confessioni e ai sentimenti religiosi".
Secondo l'Agcom l'episodio "risulta nel suo complesso nocivo allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori e concretamente idoneo a turbare, pregiudicare, danneggiare i delicati complessi processi di apprendimento dall’esperienza e di discernimento tra valori diversi o opposti, nei quali si sostanziano lo svolgimento e la formazione della personalità del minorenne". Da qui la decisione di irrogare la sanzione da 62.500, pari a due volte e mezzo il minimo edittale (il massimo previsto è 350.000).
Una decisione accolta molto positivamente dal senatore leghista Simone Pillon. "Si tratta di un segnale chiaro: l'educazione dei bambini, specialmente su temi sensibili come la religione o la morale sessuale spetta ai genitori, e non ai messaggi ideologici dei big media e delle lobby", ha scritto su Facebook.