ornella vanoni

ORNELLISSIMA! ''DORMO CON UN UOMO DI 36 ANNI, SONO INNAMORATA DI UNO SCRITTORE DI 64 MA IL SESSO È SOLO VIRTUALE''. COME LA MICHELAZZO - ''DA RAGAZZA ERO BELLISSIMA MA NON MI AMAVO. È STATA UNA FORTUNA. SE NO, PERDI L’AUTOCRITICA E FAI ERRORI. A 14 ANNI AVEVO L’ACNE E LA CICATRICE E MANDAVO AVANTI IL CORPO, IN SHORTS E ZOCCOLI ALTI. A PARAGGI PIGLIAVO MULTE PER OLTRAGGIO AL PUDORE'' - IL MATRIMONIO CON ARDENZI: ''NON SAPEVO COSA FARE DI ME. MI ERO LASCIATA CON STREHLER CHE ERA SPOSATO, AMAVO PAOLI CHE ERA SPOSATO, COSÌ…''

Candida Morvillo per il ''Corriere della Sera''

 

pino roveredo ornella vanoni

E poi, dopo forse tre ore che parliamo dei suoi 84 anni, dei 63 in cui ha sempre cantato e molto vissuto, di Dario Fo che le scriveva le canzoni della mala, di Toquinho e Vinícius de Moraes con cui incise La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria, «roba che neanche un brasiliano ha fatto un disco così», dopo che ha raccontato di Gino Paoli che per lei compose Senza fine in mezz’ora e che lei amò «come nessun altro mai», e delle lacrime di sua madre che l’aveva educata fra Orsoline e collegi svizzeri e se la ritrovò ventenne a dare scandalo amando Giorgio Strehler che era sposato, Ornella Vanoni accarezza il barboncino Ondina e sussurra: «Da artista, sono felice della vita che ho avuto. Ma dall’amore, sono così delusa che sono sola da vent’anni».

 

pino roveredo

Ricorda: «A 60, ho preso una di quelle tranvate... Ho confuso la durezza con la forza. Non voglio neanche nominarlo, era arido e permaloso, io sono ironica, può immaginare il disastro». Però, non si è mai soli quando sai stare attaccato alla vita. E, allora, dallo smartphone di Ornella, spuntano le foto, i messaggi, le poesie, e volti e parole di uomini che, a loro modo, la amano. Che, a suo modo, lei ama. Il primo: Pino Roveredo, 64 anni, lo scrittore Premio Campiello 2005 con Mandami a dire. «L’ho conosciuto alla presentazione di un suo libro, raccontava dei genitori sordomuti, alcolisti, l’ho abbracciato, gli ho cantato Mi sono innamorata di te».

francesco leto

 

Che cosa è per lei?

«Sono innamorata. Non c’è sesso, ma un amore poetico, virtuale. Ci vediamo poco, lui sta a Trieste, io a Milano. Le leggo una sua poesia» (la cerca sul telefono, ordina all’assistente di trovare la versione ricopiata a mano. Dice «saranno venti, non ne trovo una». L’assistente le porge un faldone. Lei: «Sollievo! E non ci sono solo le sue...»).

 

Che altre poesie ci sono?

«Aspetti... Titolo: Forse, spero, tanto. Testo: “E quando arriverai lo farai col passo dolce della prima volta, infilando tutti i miei forse, chi sa, spero tanto... E allora, come la prima ora, soffierai i tuoi respiri sulla mia polvere, appenderai le tue perle... Ingoierai file di lacrime nel sorriso... E poi, come la prima volta, abbandonerai il tuo miracolo del nostro ultimo letto... lasciandomi il privilegio di amarti”».

francesco leto

 

Che amore è?

«Che non si consuma, perciò eterno».

Perché non si consuma?

«Perché no, perché lui è complicato».

Cosa sono le file di lacrime nel sorriso? 

«Le poesie sono indecifrabili. Francesco Leto me ne ha scritte di più, molte in inglese».

E chi è Francesco Leto?

«Un amico dell’anima. Un poeta. “I leave my heart on the table, you can hold it in your hand. My black eyes in your cup of tea...”. Ha 36 anni, dormiamo nello stesso letto, spesso».

 

La ama?

«Sì che mi ama, a suo modo. Questa è del 2016: “Ornella è una danza, che gira nel cielo, sotto le gambe degli angeli... e lei si riprende le sue lacrime appese sul chiodo del dolore... La troverai nel sapore veloce di un insulto”. Ecco, ormai preferisco gli amori così. Uso ancora il cuore, ma un uomo nel letto non lo voglio».

ornella vanoni

 

Prima, però, ha detto che dorme con lui.

«Per poter parlare di notte. Per esempio, cantavo a Parigi con Paolo Fresu, Francesco è venuto a trovarmi, abbiamo dormito insieme. Non cerco storie convenzionali. A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba».

(Passo indietro, all’incontro nel suo appartamento milanese color salvia, con le sculture di Arnaldo Pomodoro sul pavimento).

Di recente, in tv, a «Ora o mai più», ha cantato e ballato; a Sanremo, ha fatto furore con Virginia Raffaele; a Milano, è scesa in piazza contro il razzismo. Dove trova l’energia? 

vanoni

«Basta decidere che non ti stanchi».

 

Perché è scesa in piazza?

«Per attirare l’attenzione sul futuro dei giovani. Ho due nipoti, una di 20 anni, che fa volontariato in India, è una ragazza felice».

Lei, a vent’anni, era felice?

«Per niente. Avevo una cicatrice da tisi sul collo, di cui mi vergognavo. Soffrivo la timidezza. Per vincerla un’amica mi spinse a tentare la scuola del Piccolo».

Strehler la vede e s’innamora di lei. 

«Il primo anno seguiva in auto il mio tram. Poi mi accompagnò a casa e fu amore».

 

Era il ’54, lei era figlia di un industriale farmaceutico, non la spaventava lo scandalo?

ornella vanoni gino paoli

«Giorgio era un tale genio e la passione mi ha talmente travolta... A papà venne meno la voce. Vivevo al Piccolo, dormivo con Giorgio. È stato l’uomo che mi ha amata di più».

Lei lo ha amato?

«Meno di lui. L’ho lasciato, mi faceva soffrire, aveva vizi che non potevo sopportare. Però mi ha fatto scoprire la cultura. Lui parlava e io stavo zitta: avevo solo da imparare. Ha intuito che potevo cantare, mi ha fatto scrivere le canzoni della mala».

 

ornella vanoni gino paoli

Lei però recitò solo quando vi lasciaste.

«Feci L’idiota di Marcel Achard e fui premiata come rivelazione del teatro. Lui andò fuori di testa, ripeteva: ma non è possibile».

Di lei aveva detto: «Ha talento, ma non i nervi per sostenere il palco». Sbagliava?

«Aveva ragione. Ero terrorizzata. Dovendo esibirmi, non dormivo la notte, ma per anni».

Quando è passata la paura?

vanoni pravo

«Quando è rimasta solo l’emozione e ho acquisito sicurezza, forse quindici anni fa».

 

Agli esordi era famosa per la bellezza. 

«Ero bellissima, ma non mi amavo. È stata una fortuna: se no, perdi l’autocritica e fai errori. Dicevano che ero sensuale. Ma è perché, a 14 anni, avevo l’acne e la cicatrice e mandavo avanti il corpo, in shorts e zoccoli alti. A Paraggi pigliavo multe per oltraggio al pudore».

Come era stata la guerra per lei?

ornella vanoni

«Al primo bombardamento, la stazione di Milano era un inferno, mio padre mi ha afferrata per la vita per mettermi sul treno, ho avuto un’immagine come di John Wayne. Dopo, ho sempre voluto l’uomo che mi prende e mi porta via. Siamo andati a Varese, un cugino partigiano è stato ucciso, a noi hanno sparato in casa. Quando hai avuto la certezza che puoi morire, sei più coraggioso».

 

VANONI

Quando se l’è dovuto rammentare?

«Ho sofferto di depressioni gravi. Mi ha salvato un grande psichiatra, che mi segue ancora. Chi butta gli psicofarmaci è pazzo».

Quando è cominciata la depressione?

«Presto. Sono sempre stata malinconica, oltre che solare. E fino al ’70, quando ho cantato L’Appuntamento, non ero popolare e sentivo ansia, inadeguatezza».

La depressione più buia?

«La mia patologia è semplice: soffro d’ansia, non dormo, dopo tre mesi che non dormo, cado in depressione. Ho fatto Sanremo due anni fa, poi ho avuto un anno vuoto ed ero triste, ora lavoro tanto e sono rinata».

VANONI MINA

 

Cosa ricorda del Sanremo 1967 in cui Luigi Tenco si suicidò?

«Gli dissi: tieni gli occhi aperti perché noi timidi, se li teniamo chiusi, non arriviamo al pubblico. Lui li apre e sembrava un gufo. Era imbottito di Pronox e cognac».

Come si diventa una grande interprete?

«Dando il giusto senso alle parole che canti».

ornella vanoni

Grandi interpreti giovani ce ne sono?

«A considerarle giovani, Arisa ed Elisa».

 

Come avvenne l’incontro con Paoli?

«Ci presentarono. Scrisse Senza fine lì per lì. Solo la musica. Poi, ci siamo innamorati e ha scritto il testo, lungo, lungo. Ho scelto io le strofe».

Nel ’60, amava Paoli, ma sposò il produttore Lucio Ardenzi. Ricercava la vita borghese?

«Macché, di borghese non c’era più niente. Non sapevo cosa fare di me. Mi ero lasciata con Strehler che era sposato, amavo Paoli che era sposato, incontro Ardenzi, mi sposo».

 

Paoli ha detto: «Ornella di noi ricorda sempre le lacrime, io le risate».

ornella vanoni

«Intanto, mi tradiva in continuazione. Poi, non lo trovavo mai. E piangevo. L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino. Sua moglie mi disse: “Se me lo porti via, non vivo”, io me ne andai. Lui mi ha dato la colpa d’essere sparita e si mise subito con Stefania Sandrelli».

Cosa è stato per lei l’amore?

ornella vanoni

«Una cosa necessaria. Per me, è più importante amare che essere amata».

Il ricordo più bello della carriera?

«La riapertura dello Strehler due anni fa. Ho parlato di Giorgio, piangevano tutti».

 

La canzone preferita?

«Amo le “orfanelle”, le meno famose, come La voglia di sognare. Ora voglio farne un disco, un tour, voglio fare tutto. Anche qualcosa con Checco Zalone... E voglio ricantare con Fresu. Sono innamorata pazza di lui».

 

Nel senso che dorme anche con Fresu?

«Nooo, a Parigi, anni fa, gli ho fatto una dichiarazione d’amore impossibile. Era sotto il tavolo per la timidezza. Ma io sono così: degli uomini di talento posso solo innamorarmi».

GIORGIO ALBERTAZZI E ORNELLA VANONI ORNELLA VANONI E GIORGIO STREHLER ornella vanoniornella vanoni la musica e finita di califano ornella vanoni gino paoli jpegLucio Ardenzi e Ornella Vanoni VANONI VERSACEornella vanoniornella vanoni gino paoli

 

vanoni fiorelloornella vanonipino roveredofrancesco leto DISCO DI ORNELLA VANONI E GINO PAOLI

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!