“SE I LADRI ENTRANO IN CASA MIA, SPARO” - LO STORICO CANTANTE DEI POOH ROBY VIENE DERUBATO IN PIENO GIORNO E IL FIGLIO, DJ FRANCESCO, SI INCAZZA SU FACEBOOK: "STO ANDANDO A COMPRARMI UN ARSENALE. SE LO STATO NON MI DIFENDE, LO FARÒ DA SOLO” - ESPLODE LA POLEMICA SUL WEB MA C’E’ ANCHE CHI LO INVITA A CANDIDARSI...
Valeria Arnaldi per “il Messaggero”
Domenica. Sono le 11.30 di quella che sembra una serena mattinata, come tante, in famiglia - padre, figli e nipoti -, quando un uomo entra in una casa. Vuole rubare, di sicuro pensa all' interno non ci sia nessuno, invece qualcuno c' è. Il cane abbaia, richiamando l' attenzione dei padroni.
Il ladro viene interrotto e, per fuggire, tramortisce chi lo ha scoperto, lasciandolo a terra, stordito, dietro di sé. Momenti di panico, domenica mattina, nella villa di Roby Facchinetti, storico tastierista e cantante dei Pooh, in un tranquillo quartiere residenziale a Bergamo.
Un ladro si è introdotto nell' abitazione dove, oltre al musicista, vivono la figlia Giulia, il genero Yuri e il nipotino Lorenzo. È stato Yuri a sorprenderlo. Yuri ad essere picchiato dal malvivente.
A raccontare la storia è Francesco Facchinetti, che sui social, ieri, ha dato libero sfogo alla rabbia, descrivendo quanto accaduto. «Basta, mi sono rotto i c - scrive dj Francesco, attuale conduttore della trasmissione televisiva Eccezionale veramente - è entrato un mostro, una bestia, in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli, il marito di mia sorella Giulia e il mio piccolo nipote Lorenzo. Questo animale di 2 metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri, lo ha tramortito per poi scappare via».
Dopo, l' esplosione di rabbia. «Ma vi rendete conto? - prosegue nel suo post - La domenica mattina alle 11.30. Tutto questo è follia». Infine, la reazione dura, dai toni decisamente alti: «Peggioriamo ogni giorno di più, bisogna reagire e se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno per noi. Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra a casa mia con i miei figli non esce vivo. Se lo Stato non mi difende, lo farò da solo.
Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto».
Non è una sorpresa la filosofia di Francesco Facchinetti. E neppure un semplice sfogo dettato dalla preoccupazione e dal momento. Già nel 2015, commentando la storia di un uomo che aveva ucciso un ladro a Vaprio d' Adda, aveva scritto: «Se qualcuno entra in casa mia, minacciando la vita dei miei figli, non ci penso un secondo a farlo fuori». Sorprendenti invece le reazioni - immediate e numerose - degli internauti.
In poco più di un' ora, il post ha ottenuto 15mila like. Saliti, in breve, a più di trentottomila.
Oltre tremila le condivisioni. Acceso il dibattito. Alcuni descrivono esperienze simili.
Katia ricorda come da sua madre «Siano entrati più volte. Hanno anche bevuto e mangiato e. Oltre ad avergli messo sottosopra casa». Pure Annamaria è una vittima: «È successo proprio mentre ero in clinica a partorire la mia prima figlia!! Avrei anch' io comprato l' arsenale intero!!
Ho provato tanta rabbia e schifo che non puoi immaginare!!». Molti mostrano di condividere pienamente il suo pensiero. «Bravo Francesco! - gli scrive Mary - Lo Stato si sveglierà quando ci saranno più italiani come te a parlare, a battere i pugni su leggi che non esistono e a prendersi finalmente la responsabilità nel difendere la propria famiglia visto che lo Stato non lo fa ! Senza essere ogni volta pecorelle che seguono il gregge dell' omertà!». E i Bravo si moltiplicano. «Io uguale a te! - dice Chiara - Francesco c' è, li ammazzo!!!!!! Io e mio marito ci siamo già armati».
«Posso essere onesto? - aggiunge Manuel - Ti credevo un bamboccio ma dopo aver letto questo commento ho cambiato completamente idea sulla tua persona. È proprio vero che non bisogna mai giudicare le persone prima di conoscerle». Alcuni lo invitano a prendere posizione sotto i riflettori, a invitare colleghi a fare altrettanto, sollecitandolo perfino a candidarsi. Chi lo richiama a toni più moderati ovviamente c' è. Anche chi lo accusa di razzismo. Ma Facchinetti replica: «Per i perbenisti da tastiera fatemi sapere come reagite quando vi entrano in casa con i vostri figli di pochi mesi».