il padrino

IL PADRINO SI FA UN “LIFTING” – LA PARAMOUNT FARÀ USCIRE UNA VERSIONE RESTAURATA DEI TRE FILM DELLA “SAGA DEI CORLEONE” IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DAL DEBUTTO DEL PRIMO FILM – IL PRIMO EPISODIO DELLA SERIE USCIRÀ NEI CINEMA AMERICANI A FEBBRAIO (IN ITALIA A MARZO) MENTRE UN COFANETTO IN 4K PER L'HOMEVIDEO CONTERRÀ TUTTI E TRE I CAPITOLI - NON È IL PRIMO RESTAURO DEL CAPOLAVORO HOLLYWOODIAN: NEL 2007 LO STORICO ROBERT HARRIS VI SI ERA GIÀ CIMENTATO, MA COPPOLA…

Sara Frisco per “il Giornale”

il padrino

 

Il 1972 fu un'annata speciale per il cinema. Uscirono titoli giganteschi: Cabaret, Roma di Fellini, Mimì metallurgico ferito nell'onore, Un tranquillo weekend di paura, Corvo rosso non avrai il mio scalpo, Ultimo tango a Parigi. 

 

Ma soprattutto debuttò Il Padrino, primo film della saga che consacrò Francis Ford Coppola fra i maestri del cinema del secolo scorso, fece conoscere al mondo il talento di Al Pacino (e con il secondo capitolo anche quello di Robert De Niro) e regalò a Marlon Brando il suo secondo Oscar come migliore attore protagonista, premio cui oppose un rifiuto passato alla storia facendo salire sul palco la nativa americana Sacheen Littlefeather, che lesse un messaggio dell'attore sul trattamento dei nativi nel mondo del cinema.

 

al pacino il padrino

Ancora oggi Il Padrino è considerato uno dei capisaldi della cinematografia hollywoodiana. Oltre a quello rifiutato da Brando il film ottenne altri due Oscar: miglior film e migliore sceneggiatura non originale, e fu un tale successo di pubblico da riuscire a superare il record di incassi che Via col vento deteneva da ormai 30 anni. La rivista specializzata Empire lo mette al primo posto nella classifica dei migliori film di sempre.

 

robert de niro il padrino parte ii

Ora, per i 50 anni dal debutto, la casa cinematografica che lo produsse la stessa Paramount che durante le riprese mise più volte i bastoni fra le ruote a Coppola, minacciando il licenziamento per presunti ritardi nella produzione e eccessivi costi aggiuntivi -, ha restaurato le tre pellicole con la supervisione dello stesso regista. Il primo film sarà nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti dal 25 febbraio (in Italia dal 22 al 24 marzo) mentre un cofanetto in 4K per l'homevideo conterrà tutti e tre i capitoli. 

 

IL CAST DE IL PADRINO - 45 ANNI DOPO

«Sono molto orgoglioso de Il Padrino, che ha certamente definito il primo terzo della mia vita creativa», ha detto Francis Ford Coppola in occasione della presentazione del restauro. «Sono particolarmente contento che nel cofanetto sia incluso The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone, che cattura la visione originale mia e di Mario (Puzo, ndr) nel concludere definitivamente la nostra epica trilogia». 

IL PADRINO

 

Coppola si riferisce al terzo film della trilogia in versione «director cut». Il terzo capitolo infatti, al momento del debutto nel 1990, fu considerato il meno riuscito e lo stesso Coppola finì per amarlo poco, attribuendo il suo insuccesso al poco tempo e al basso budget che gli furono concessi per la realizzazione.

 

coppola e pacino

Mario Puzo, lo scrittore del romanzo dal quale la saga fu adattata, partecipò attivamente all'adattamento di tutti e tre i film e il suo contributo fu così importante da suggerire a Coppola l'idea, poi bocciata dai produttori, di inserire il suo nome nel titolo, che avrebbe dovuto dunque essere Il padrino di Mario Puzo.

 

Non è il primo restauro del capolavoro hollywoodiano. Già nel 2007 lo storico Robert Harris vi si era già cimentato, ma Coppola giustifica questo nuovo lavoro con l'enorme progresso tecnologico degli ultimi anni nel campo del restauro cinematografico: «Usando quel primo progetto come una sorta di mappa, il nuovo team ha lavorato parliamo di migliaia di ore su ogni frame affinché ne fosse restituito il suo aspetto migliore rimanendo comunque fedeli al sentimento originale della saga.

MARIO PUZO - IL PADRINO - THE GODFATHER

 

È gratificante celebrare questa pietra miliare con la Paramount insieme ai meravigliosi fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni che lo trovano ancora attuale e a coloro che lo scopriranno per la prima volta», conclude Coppola.

 

Negli anni critici, sociologi e esperti cinefili hanno a lungo discettato sul perché di questo enorme, solidissimo successo. La storia della famiglia mafiosa capeggiata da Don Vito Corleone (Marlon Brando) è stata capace di raccontare davvero, per la prima volta, il seme della violenza mafiosa. 

 

de niro nel ruolo di vito corleone

Per la prima volta, poi, con Il Padrino, il pubblico parteggiava per quella particolare categoria di «cattivi», forse complice anche il fatto che la storia di violenza raccontata nel primo film nasce dal rifiuto di Don Vito Corleone di entrare nel business della droga.

 

il padrino – parte due

Sulla produzione della trilogia è anche in corso di lavorazione una miniserie tv che arriverà ad aprile sul canale di streaming Paramount +. Si chiamerà The Offer e vedrà protagonisti Miles Teller nel ruolo del produttore Albert S. Ruddy, Dan Fogler in quello di Coppola, Patrick Gallo che sarà Mario Puzo e Justin Chambers che interpreterà Marlon Brando. Nel cast anche Lou Ferrigno, Giovanni Ribisi e i figli d'arte Jake Cannavale e Colin Hanks.

al pacino a savocaIL PADRINO - MATRIMONIO TRA MICHAEL CORLEONE E APOLLONIA il padrino – parte due 2padrino iii la morte di michael corleone il padrinopacino interpreta michael corleonerobert de niro in il padrino parte ii

 

matrimonio il padrino a savocaIL PADRINO - MATRIMONIO TRA MICHAEL CORLEONE E APOLLONIA

 

funerale don vito corleonetalia shire e' connie corleonerobert duvall nei panni di tom hagenjames caan interpreta sonny corleone

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…