"LA SCUOLA È L’ANELLO DEBOLE IN UNO STATO ALTRETTANTO DEBOLE E DESTINATO AL FALLIMENTO SE LE COSE NON CAMBIANO" - PARLA MARCO CESARIO, PRESIDE DI UNA SCUOLA DI TARANTO AGGREDITO DAL PADRE DI UN'ALUNNA: "MI HA AFFERRATO E SBATTUTO A TERRA COLPENDOMI CON CALCI E PUGNI. LA MOGLIE HA TENTATO DI DARMI UN CALCIO E HA GRIDATO 'ORA CHIAMALI I CARABINIERI'" - "I GENITORI NON FANNO PIÙ I GENITORI, NON EDUCANO, SI SENTONO PADRONI. DEVE ESSERE LA SCUOLA A DETTARE LE REGOLE E DIRE COSA SI PUÒ FARE E COSA NO.…"
Estratto dell'articolo di Cesare Bechis per il "Corriere della Sera"
marco cesario il preside della scuola di taranto aggredito dal padre di una studentessa.
«Sono tanto amareggiato per quanto accaduto. La scuola è l’anello debole in uno Stato altrettanto debole e destinato al fallimento se le cose non cambiano». Marco Cesario sta tornando a casa 24 ore dopo l’aggressione subita nell’istituto scolastico di cui è dirigente. […] Da quattro anni dirige l’istituto comprensivo Europa-Alighieri di Taranto, quattro plessi che ospitano circa 700 alunni, dalla materna alle medie inferiori.
[…] Cos’è accaduto mercoledì mattina con la mamma e il papà di un’alunna?
«Una docente aveva chiamato, secondo il regolamento, la mamma di questa bimba di tre anni per cambiarle la biancheria. La signora s’è presentata già in preda al nervosismo perché stufa di essere chiamata ripetutamente per questa incombenza».
Lei cosa ha fatto?
«Le stavo spiegando che i bimbi della materna dovrebbero essere autonomi e lei, per tutta risposta, ha urlato che se ne infischiava del regolamento. L’ho invitata ad abbassare i toni altrimenti avrei dovuto chiamare i carabinieri per riportare la situazione alla normalità. Ed è a questo punto che ha dato in escandescenze. Allora me ne sono tornato in presidenza per evitare ogni tipo di conflittualità. Dopo cinque minuti mi ritrovo davanti il marito, la moglie dietro a spalleggiarlo. L’uomo mi ha afferrato e sbattuto a terra colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra anche la signora ha tentato di darmi un calcio e ha gridato “ora chiamali i carabinieri”.
marco cesario il preside della scuola di taranto aggredito dal padre di una studentessa.
Sono scappato. Avevo il maglione strappato tanta è stata la violenza dell’uomo. La vice preside ha cercato di fermarli e s’è presa anche lei qualche colpo».
[…]
Questi episodi di violenza nei confronti di insegnanti e dirigenti non sono casi isolati. Perché?
«Perché i genitori non fanno più i genitori, non educano. Ovviamente è un discorso generale. Prendono sempre le loro difese. Accade nella scuola come nella sanità: dovrebbero essere i servizi più importanti della società, ma sono trascurati».
marco cesario il preside della scuola di taranto aggredito dal padre di una studentessa.
Cosa si può fare?
«Bisogna avere il coraggio di cambiare rotta. Deve essere la scuola a dettare le regole e dire cosa si può fare e cosa no. Noi accogliamo e facciamo di tutto per aiutare i ragazzi a star bene, ma l’inclusione è un mito perché basata sull’uguaglianza che, occorre ammettere, non esiste. Inoltre il genitore si sente padrone: non deve entrare e uscire da scuola a proprio piacimento. A volte penso che servirebbe la vigilanza delle forze dell’ordine».