di capri 10

TOGLIETE LO CHAMPAGNE A PEPPINO DI CAPRI - ''VORREI UN SABATO SERA TUTTO MIO, MAGARI CON LADY GAGA - SANREMO? CI ANDREI IN ETERNO MA MI RIFIUTO DI FARE L’AL BANO DELLA SITUAZIONE'' - NON AMO LA GENERAZIONE CHE “PAUSINEGGIA””

PEPPINO DI CAPRI - CHAMPAGNE-VIDEO

 

DI CAPRI 6DI CAPRI 6

 

 

Arianna Finos per "la Repubblica"

 

La giornata uggiosa a Napoli non smorza l’umore di Peppino di Capri che si racconta senza rete in un bar sul lungomare. 76 anni di età e 57 di carriera, il cantante si lancia come attore nella commedia Natale col boss, duetta con Gué Pequeno in un rap ispirato a Champagne e debutta in una web serie.

 

«Lillo e Greg hanno avuto l’idea dell’errore di due chirurghi che invece di rifare la faccia al boss come quella di Leonardo Di Caprio lo trasformano in Peppino di Capri.

 

Aurelio De Laurentiis un giorno mi convoca all’Hotel Vesuvio, pensavo volesse qualche consiglio sui giocatori del Napoli e invece mi propone il film. “Dai, firmiamo”. Io “Ma me lo fai leggere il contratto?”. “Ma dai, tra amici ci mettiamo a perdere tempo, c’è la partita tra mezzora”».

 

Com’è andata sul set?

PEPPINO DI CAPRI 1PEPPINO DI CAPRI 1

«I colleghi mi hanno gasato e mi sono lasciato andare. In una scena in macchina io e il boss con la mia faccia ci incontriamo: recitare tutte e due le parti non è mica facile. Perché il boss ci prende gusto e vuole diventare davvero Peppino di Capri. Per recitarlo ho tirato fuori la voce da boss che uso nelle barzellette».

 

Suo figlio Dario fa l’attore, le ha dato consigli?

«Mi ha detto: “Papà ti devi far rispettare, ti devono mandare la macchina sotto casa”. A me pareva brutto, volevo farmi trovare alla stazione».

 

Chi glielo ha fatto fare?

DI CAPRIDI CAPRI

«Di certo non i soldi. Conoscete Aurelio, tiene il braccino corto, “Chiedi cifre che neanche a Hollywood…”, “Aurelio, dammi quello che vuoi”».

 

Ha partecipato a molti film.

«Solo come cantante. Usavano i miei brani, nel Sorpasso ce ne sono sette. Da attore ho recitato con Arena in Maurizio, Peppino e le indossatrici. Un filmaccio che passano i canali privati».

 

Che cinema le piace?

«Film d’azione. Il cinema italiano di oggi è diverso da quello che ho vissuto io, ai tempi di La dolce vita ero nei locali, quando il film veniva girato. La mia prima donna recitava in quel film, Nico dei Velvet Underground.

 

PEPPINO DI CAPRI 2PEPPINO DI CAPRI 2

Avevo 16 anni e suonavo a Capri, lei il giorno dopo mandava fiori a casa mia. E mia madre: “Ma che vuole questa?”. I miei idoli sono stati Robert DeNiro e Eduardo De Filippo. Eduardo l’ho incontrato all’Hotel de Londres. Leggeva il giornale in poltrona. Mi fa: “guagliò, arapete nu ristorante”.

 

Resto interdetto: non gli piace come canto?

Dopo un po’ aggiunge: “La gente dovrà mangiare sempre”. Sei anni dopo, stessa scena: senza alzare lo sguardo mi dice “Te sei araputo ’o ristorante?”.

 

A quattro anni si esibiva per l’esercito americano.

AL BANO AL MUSEO EGIZIO DI TORINOAL BANO AL MUSEO EGIZIO DI TORINO

«Mio zio mi portò a suonare per il generale Clark, certe canzoncine americane che avevo imparato alla radio. Sul piano c’era un piatto d’argento, a fine serata era pieno di AM-lire, a casa svuotavo le tasche e crollavo.

 

L’emozione più grande, alla Carnegie Hall di New York, nel ’61. La sera andammo in un locale ad Harlem, 11 bianchi, lo speaker ci fece fare l’applauso. Entrando un tizio disse: “Who is this monkie?”: ero secco secco, con gli occhialoni...».

 

Ha suonato prima dei concerti dei Beatles.

«Guardavo i loro amplificatori giganti e pensavo che fossero armadi. Hanno smosso il mercato, ma noi abbiamo esagerato: dal giorno dopo tutti con le chitarre e i capelli lunghi».

 

E lei è entrato in crisi.

PEPPINO DI CAPRIPEPPINO DI CAPRI

«Non mi chiamava più nessuno. Ci facemmo prestare tre chitarre elettriche. Mi ritrovai sul palco a cantare She loves you.

Poi la sera mi guardavo allo specchio: ma che stai facendo? Sono tornato alla mia musica, ho calato i prezzi. Qualche collega accettava due lire pur di rubarti una piazza».

 

Anche lei ha lanciato la sua moda: la giacca di lamè.

«Vivevo a Capri, coccolato da grandi stilisti. Mi sono messo la giacca di lamé, la gente impazzì. Mi feci arrivare dalla Cina una stoffa con alberi e uccelli per una giacca su misura: me la rubarono a Maranello a fine serata. La poggio su una sedia, firmo un autografo, mi giro e non c’è più. Ogni tanto la rivedo su qualche foto. Vorrei mettere un annuncio su Internet...».

PEPPINO DI CAPRI CALIFANOPEPPINO DI CAPRI CALIFANO

 

Tanti italiani si sono innamorati con le sue canzoni.

«Negli ultimi anni è più la gente che mi minaccia, “mannaggia a te”, che chi mi ringrazia».

 

Ha fatto quindici Sanremo e ne ha vinti due.

«Ci andrei in eterno: in una sera becchi 15 milioni di spettatori. Ora puntano sui giovani, ma troppi sono costruiti a tavolino. Mi piace Tiziano Ferro, timbrica vocale inconfondibile. Non amo la generazione che “pausineggia”, pallide imitazioni della caposcuola».

 

Il suo Sanremo migliore?

lady gaga poses naked with a blue ball for jeff koons lblady gaga poses naked with a blue ball for jeff koons lb

«L’anno di Il sognatore. Mi arrivò un telegramma di Dalla: “Stupenda esibizione”. Mi ero illuso di arrivare tra i primi, non fu così, non so se per qualche inghippo. Ora ho un brano meraviglioso: la mia 500ª canzone».

 

Andrebbe in concorso?

laura pausini con la fica al vento 1laura pausini con la fica al vento 1

«Ogni anno mi chiedono una canzone, io ci casco, poi non se ne fa niente. Conti l’ultima volta ha detto “è una canzone alla Peppino di Capri”. E che volevi, un rap? Ora vorrei solo un premio alla carriera: 5 minuti sul palco, una canzone, un grazie al pubblico e via. Mi rifiuto di fare l’Al Bano della situazione, che vive per apparire. Gli ho detto “non ti tingere più i capelli, fai schifo”. E lui “Sei pazzo, io giro per i paesi in cui devi avere i capelli corvini”».

 

PEPPINO DI CAPRIPEPPINO DI CAPRI

Cosa le piacerebbe?

«Le pare normale che non abbia mai avuto un sabato sera mio, magari con ospiti Mariah Carey e Lady Gaga?».

 

Cosa pensa dei talent show?

«Soffro per gli esclusi. So che significa pensare di cambiare mestiere».

 

Lei non lo ha fatto.

PEPPINO DI CAPRI 2PEPPINO DI CAPRI 2

«Dopo la crisi post Beatles, con le ultime 250 mila lire aprii la mia etichetta. Era il 1970. Il primo 33 giri vendette 20 mila copie. Mi comprai una Mercedes coupé. Anni dopo la ritrovo in un garage e la ricompro. La porto da un carrozziere ad Agnano e scordo l’indirizzo. Sono passati dieci anni. Il carrozziere era un vecchietto, sarà morto».

 

Una vita piena di ricordi.

«Vivo il presente, un po’ il futuro. Mi piace la tecnologia, seguo i miei figli».

 

Uno fa l’attore. Gli altri due?

«Uno è musicista, gira il mondo con le cover degli U2: non sa quanto mi costa di attrezzatura, tutto quello che ha The Edge lo deve avere anche lui. Ma è bravo».

carlo conti 6a48f5ecarlo conti 6a48f5e

 

PEPPINO DI CAPRI 1PEPPINO DI CAPRI 1

Il terzo?

«Vaga, da un baretto a Palma di Maiorca ai led di una fabbrica in Montenegro. Igor, il figlio di Roberta, la mia prima moglie, ogni tanto mi dice “ho avuto un’idea”, e io tremo. La mamma era così, mi faceva cambiare continuamente i mobili. E lui è uguale a sua madre».

DI CAPRI 7DI CAPRI 7

 

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?