RAI, PIÙ POLTRONE PER TUTTI! - PER FAR PASSARE LE NOMINE DI TG2 (MASI), RAI3 (DI BELLA) ETC, LADY LEI HA DOVUTO METTERE SUL PIATTO ANCHE INUTILI (MA COSTOSE) PROMOZIONI: DIVENTANO CONDIRETTORI L’EX ASSISTENTE DI PETRONI E L’EX ADDETTA STAMPA DI BOSSI - IN DUE REDAZIONI COME GR PARLAMENTO E RAI PARLAMENTO CHE HANNO PIÙ CAPI CHE REDATTORI ORDINARI - COSÌ STAVOLTA PETRONI (TREMONTI) E BIANCHI CLERICI (LEGA) VOTERANNO SÌ INVECE DI ABBANDONARE LA SEDUTA. ALLA FACCIA DEI TAGLI E DEI RISPARMI DI SPESA…

1 - RAI: RIZZO NERVO-VAN STRATEN, SIAMO A SPARTIZIONE SELVAGGIA
DG AGGIUNGE A PACCHETTO NOMINE BEN TRE CONDIRETTORI
(ANSA)
- ''Altro che spartizione lottizzatoria! Ormai siamo di fronte ad un vero e proprio marchettificio, all'autolottizzazione di una maggioranza assecondata consapevolmente dal direttore generale che pur di sopravvivere e' disposto a qualsiasi compromesso'': e' l'atto di accusa dei consiglieri di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, che in una nota criticano la decisione del dg Lorenza Lei di proporre, in vista del cda di mercoledi', ''la nomina di ben tre condirettori giornalisti al Gr3, a Gr Parlamento e Rai Parlamento''.

Si tratta rispettivamente di Gianfranco D'Anna, Giorgio Giovannetti e Simonetta Faverio. Per i due consiglieri di minoranza, la misura e' ''veramente colma. La Rai e' un servizio pubblico determinante per la tenuta democratica e la crescita del Paese''. A loro giudizio ''non si puo' assistere inerti alla spartizione selvaggia delle sue spoglie'': per questo rivolgono ''un appello accorato affinche' le istituzioni intervengano con urgenza''. (segue).

''Mentre a parole il direttore generale predica rigore, mentre impiegati, tecnici ed operai si vedono negare il premio di produzione ed i dirigenti l'MBO, mentre dal 4 novembre dello scorso anno sono sospesi tutti gli interventi di politica retributiva e dei passaggi di livello, mentre conduttori, autori e professionisti non graditi vengono accompagnati alla porta, mentre da mesi ascoltiamo da parte della direzione generale severi richiami alla trasparenza e alla meritocrazia - accusano Rizzo Nervo e Van Straten - la stessa direzione generale ha proposto oggi la nomina di ben tre condirettori giornalisti al Gr3, a Gr Parlamento e Rai Parlamento''.

''Altro che spartizione lottizzatoria! Ormai - incalzano i due consiglieri - siamo di fronte ad un vero e proprio marchettificio, all'autolottizzazione di una maggioranza assecondata consapevolmente dal direttore generale che pur di sopravvivere e' disposto a qualsiasi compromesso. Spieghi la dottoressa Lei con quale coerenza e con quale credibilita', in una situazione aziendale difficilissima per la crisi degli ascolti e dei ricavi, da una lato predica austerita', lacrime e sangue e dall'altro chiede, ad esempio, per una redazione (quella di Gr Parlamento) che gia' conta 2 vicedirettori, 2 capi redattori, 3 vicecapiredattori, 1 caposervizio e 7 redattori ordinari di nominare un condirettore.

Cosi' come vorremmo spiegato a quale logica organizzativa e professionale risponde la nomina a Rai Parlamento , redazione che gia' ha 3 vicedirettori, 1 caporedattore centrale, 5 capiredattori, 4 vice capiredattori, 3 capiservizio e 15 redattori ordinari, un condirettore con sede a Milano dove non vi e' neanche una redazione''.

Rizzo Nervo e Van Straten sono convinti che ''la misura sia veramente colma. La Rai e' un servizio pubblico determinante per la tenuta democratica e la crescita del Paese. Non si puo' assistere inerti alla spartizione selvaggia delle sue spoglie, per questo rivolgiamo un appello accorato affinche' le Istituzioni intervengano con urgenza per impedire che altri sfregi ed offese possano determinare il dissolvimento di quello che ancora oggi nonostante tutto e' un grande patrimonio di competenze e di saperi da salvaguardare e non da distruggere''.


2 - RAI/ VERNA: MOLTIPLICATE POLTRONE, LEI DIA RISPOSTE O LASCI
(TMNews)
- Il Dg Rai Lorenza Lei dia delle risposte sulle nomine, o lasci. Lo dichiara Carlo Verna, segretario Usigrai: "Di fronte ad un sindacato che ha il coraggio di proporre la strada dell'accorpamento fra testate,il direttore generale non trova di meglio che proporre la moltiplicazione delle poltrone. Si chiama 'sgoverno'.

Lorenza Lei deve saper dare risposte serie o andarsene, evidenziando cosi' alle istituzioni del Paese quale sia la drammatica crisi del servizio pubblico e quale la priorita' assoluta: le legge che cambi la governance per evitare che la Rai,attraverso vergognose spartizioni si trasformi in un disservizio pubblico".

 

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