PER UN’ORA, QUANTO? ANTROPOLOGIA DEL PUTTANIERE: SESSO DI ALTA QUALITA’, A BUON PREZZO E SENZA COMPLICAZIONI

Sara Gandolfi per "Il Corriere della Sera"

È un atto segreto, nascosto, al limite si confessa agli amici o sul web. Come si fa sul sito gnoccaforum.com, sempre al limite fra favoreggiamento e chiacchiera da bar. Tra uno che chiede: «Questa chi l'ha timbrata?» e l'altro che rilancia: «Carissimi, di questa sedicente "linguista" nessuno sa niente?», s'insinua il senior member che gioisce per il ritorno nel «quartiere chic» di Milano delle Otr (prostitute on the road ): «Tornato da una gara di golf, mi indirizzo verso il centro passando in via Mascheroni, quando a un certo punto vedo un'Audi fiammante con i fari anteriori a Led accesi. Apre la porta una bionda dal sorriso "Durban", top scollato, gonna corta con spacco e stivali».

Segue descrizione dell'aggancio, della contrattazione - Vu x 5, dove Vu sta per velocità urbana, 50 km/h, ossia 50 euro - e dell'approdo in un appartamento poco lontano, con tanto di ottima conversazione finale. «Che voglio di più? Non vado avanti per non annoiarvi, ma ci siamo divertiti molto e il tempo è volato: da una parte Gfe (Girl friend experience , esperienza intima, come con la propria ragazza, spiega il dizionario ad hoc ), dall'altra un'amante del sesso. E ottima conversazione. Una persona colta». Corinna, ceca, 25 anni, bionda e con gli occhi azzurri, si conquista un bel 8/9 per il mestiere e un 8 per la simpatia. «Chissà se la ritroverò...» sospira il Cliente. E l'amico di chat rilancia: «Mi hai fatto tornare indietro di un quarto di secolo, fantastico».

Sono tanti gli uomini che comprano il sesso in Italia. Nove milioni, dicono le stime, il 70 per cento sposati. Uomini che a volte vogliono soltanto un corpo e altre anche di più: coccole, ascolto, un seno su cui poggiare la mente. Raccontano. A differenza dei loro «acquisti», donne che vivono nell'ombra di mini-bordelli, i clienti parlano. Perfino troppo. Sui siti di escort fanno a gara per commentare l'ultima arrivata. Una recensione esemplare, nella sua semplicità, la posta «muyloco» nella pagina annuncio di Sofia - spagnola, 27 anni, 49 kg per 1,65 d'altezza, più varie specifiche che tralasciamo. «Ragazza spettacolare, simpatica, carina, disponibile», scrivono gli altri. Lui sintetizza: «Volete staccare la spina, non perdetevela».

Non c'è un Cliente unico, rivela il Primo rapporto di ricerca sulla tratta di persone curato da Caritas e Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza). «Gli uomini appartengono a tutte le classi sociali e a tutte le professionalità: impiegati, operai, sacerdoti, rappresentanti delle forze di polizia. Persone con problemi affettivi, sentimentali, sessuali, relazionali», scrive Mirta Da Pra Pocchiesa, nel focus dedicato al cliente. Ci sono «i giovani e gli anziani, più gentili e oggi in aumento perché supportati dal Viagra; gli italiani, che cercano la mamma a cui confidare le proprie disavventure, e gli stranieri, più temuti dalle donne perché in alcuni casi più violenti (più spesso con le nigeriane); gli "occasionali" e gli "affezionati"».

In Svezia, Norvegia, Islanda e forse presto anche in Francia, i clienti sono dei fuorilegge: la prostituzione è vietata sempre, in strada e al chiuso, ed è considerata una forma di violenza nei confronti della donna. In Italia, al di là di qualche ordinanza municipale che li colpiva perlopiù con denunce indirette come «intralcio al traffico», i clienti non sono perseguibili a meno che non si accompagnino a minorenni, come è avvenuto nel recente caso delle prostitute-adolescenti dei Parioli.

Ogni cliente è una storia a sé. Gli uomini cercano il sesso a pagamento per non avere impegni, per non essere sottoposti a giudizi, per solitudine, perché, banalmente, anche questa è una forma di esercitare la sessualità. A volte come forma di potere, legata al denaro. A volte violenta. Capita con alcuni clienti dopo la partita o dopo il bar: pericolosi perché «caricati» dall'alcol, dalle droghe o dal branco (sono quelli che la prostituta teme di più, dopo i maniaci).

Il sesso è il fulcro. Non sempre la causa scatenante. Racconta Giovanni, 34 anni, ingegnere: «Non è solo l'atto sessuale. Quello a volte si consuma molto in fretta. È l'attesa. La prima telefonata, che mi spiega dove devo andare. Poi parcheggio sotto casa, aspetto il segnale per salire, faccio le scale, trattengo il respiro. Finalmente, dopo aver sentito la voce, dopo essermela immaginata, la vedo. L'eccitante inquietudine è finita. Il resto è routine».

In un mondo in cui tutto sembra essere alla portata di tutti, anche una prostituta può diventare oggetto del desiderio, un'aspettativa su cui fantasticare. È questo che va cercando Giovanni, sposato - «ma non riusciamo ad avere figli» spiega quasi a giustificarsi - che come tanti cerca le prostitute su Internet e le raggiunge in casa, «perché così nessuno mi vede, non rischio nulla e posso godere di quell'attesa». Alla fine, come tanti, ha accorciato le distanze.

S'è affezionato a una ragazza dell'est e ha cercato di «salvarla». Allo sportello d'accoglienza del Gruppo Abele di Torino - dove il 30% delle prostitute è accompagnata da un cliente - hanno ascoltato anche lui. Aveva voglia di parlare, di raccontarsi. Non ha smesso di andare a prostitute per questo.

C'è un fil rouge che lega gli uomini del sesso a pagamento, dal facoltoso che acquista su canali riservati all'operaio che trova il piacere sulle statali dell'hinterland, fino all'anziano vedovo che bussa sempre alla stessa porta. «Sono fragili», dice Barbara La Russa, psicologa dello sportello torinese, che ha offerto aiuto a tanti uomini di passaggio. Molti fra i 30-40 anni, giovani rispetto a quella che si pensa essere l'età dei puttanieri. «Pagano la donna perché così si sentono finalmente legittimati a rivendicare quello che non riescono a chiedere alle loro compagne».

Su Internet e sulla strada, poi, la varietà dell'offerta è vastissima. Qualsiasi colore, qualsiasi misura, dolce o amazzone, succube o dominatrice. «Sembra di essere al supermercato», ammette Mario, 25 anni. «Posso cambiare spesso tipo di donna e prendere quello che voglio». Senza chiedere, di nuovo. La prostituta non è un'interlocutrice, almeno finché l'atto non è compiuto. Solo allora, magari, l'utilizzatore vuole anche una donna con cui parlare e sfogarsi o, perfino, immaginarsi una relazione, virtuale come il sito dove l'ha scovata.

Di rado il cliente si sente in colpa. Scrive un lettore (Lettore_2823567), in risposta a un post pubblicato sul blog La 27Ora il 30 ottobre: «Perché ora che ho disponibilità economica e indipendenza dovrei rinunciare alle ventenni? Mi piace il sesso! Sì, mi piace!! Lo dico e non me ne vergogno, perché dovrei? E ora a 46 anni mi rifaccio di quando a 20 amavo ma tante erano troppo occupate con i 46 enni danarosi...». Prodotti da acquistare, nulla più di questo. Per molti è così.

Conferma il Lettore_280963: «Cosa vuole che mi interessi di loro? L'anima?». E la conquista, l'accompagnarsi a una donna che ti ha scelto? «Non me ne può importare di meno! Dovrei pagare rose, regalini e cena al ristorante per giorni e giorni (spendendo 4 volte di più che per una prostituta) per poi farmi dire che possiamo essere solo amici, perché nel frattempo ha conosciuto il tappetto brutto, rozzo ma con la Jaguar?».

TrumHead è ancora più esplicito: «Il sesso a pagamento è per molti appagante perché si può chiedere quello che si vuole senza essere guardati come alieni e senza aspettare cene, corteggiamenti, eccetera che da sposato/impiegato non puoi permetterti. Cerchi solo un po' di svago, non una relazione».

Godere del proprio esercizio di potere. È la deduzione più semplice, ma non basta a spiegare perché nel XXI secolo, decenni dopo la liberazione sessuale che ha permesso alle coppie di formarsi e disfarsi ben oltre il vincolo matrimoniale, ci siano ancora così tanti uomini, di tutte le età, che si comprano l'amore, online o nei vicoli. Per psicologi e sociologi non è facile studiare il loro comportamento.

«La domanda esiste e continuerà ad esistere. Poi c'è l'accettazione sociale, ma quello è un discorso che fa necessariamente i conti con l'etica e la morale. Il nocciolo della prostituzione è altrove. Sta in come ognuno vive la propria sessualità e il desiderio», avvertono dal Comitato per i diritti civili delle prostitute.

Inutile affrontare la questione in termini di ordine pubblico, di strade sgombre dai «puttan-tour» e di case chiuse, se non si affronta anche il terremoto che ha scosso il rapporto fra i generi, i ruoli cambiati, la paura o la non voglia di confrontarsi con una donna più forte. «La prostituzione diviene una semplificazione, un territorio neutro, dove non si è giudicati», scrive Mirta Da Pra Pocchiesa nel saggio Prostituzione (Cittadella editrice).

La perversione non è la regola, anche se in molti chiedono il sesso «senza guanto», non protetto. Meritano però un'attenzione particolare i «clienti padroni», che aiutano la donna a uscire dallo sfruttamento solo per farne la propria schiava personale, e gli «arrabbiati», che gli operatori anti-tratta e perfino alcune reti di clienti cercano di intercettare per evitare violenze estreme.

Ci sono, infine, i più deboli. Uomini con deficit psichici o fisici, per i quali le prostitute diventano delle «assistenti sessuali» e i ragazzini alle prime armi. Come Francesco, 18 anni, un bel ragazzo che si sentiva inadeguato allo stereotipo mediatico dell'«uomo che non deve chiedere mai» e ha trovato in Rosie, per la prima volta, una donna che lo faceva sentire bene nel suo corpo.

Lei, nera, di qualche anno più grande, voleva uscire dal giro. Lui l'ha accompagnata allo sportello d'ascolto e lì è scoppiato a piangere come un bambino: «Aiutatela». Li chiamano clienti-risorsa, quelli che a volte si innamorano, altre volte no, comunque provano empatia per la prostituta. Non sono molti.

 

 

PROSTITUTA PROSTITUTAProstitutaprostituta 02prostituta02PROSTITUTA TEDESCAprostituta newtonprostituta newton2

Ultimi Dagoreport

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO