pino insegno giorgia meloni

PINO INSEGNO, FACCE RIDE! “SPERO DI TORNARE IN RAI PERCHÉ È CASA MIA, NON PERCHÉ HO APPOGGIATO GIORGIA MELONI” - L'ATTORE, CHE FA DA PRESENTATORE AI COMIZI DI FRATELLI D’ITALIA, PARLA A “UN GIORNO DA PECORA”: “IL POLITICO CON LA VOCE MIGLIORE? FINI. HO DATO IL NUMERO DI UN OTORINO A CONTE, SECONDO ME HA UN PROBLEMA ALLE CORDE VOCALI – SALVINI È CANTILENANTE” – I SUOI INIZI QUANDO DOPPIAVA FILM PORNO COME “BEN DUR” O “L’IMPORTANZA DI CHIAVARSI ERNESTO” - VIDEO!

 

Estratto da “Un Giorno da Pecora – Rai Radio1”

 

pino insegno a un giorno da pecora

Pino Insegno, attore, doppiatore, conduttore, si è raccontato a Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, a partire dall'attività che lo ha reso tra i più famosi professionisti in Italia e non solo: quello del doppiatore. Che, ha raccontato, è partita con dei film un po' particolari.

 

"Nei primi anni 80 iniziai a doppiare i film a luci rosse, il film porno. C’erano solo vocali e consonanti messe alla rinfusa ma se tu volevi in quel periodo c’era solo il cinema e il cinema a luci rosse”, ha spiegato l’attore. “Quei film erano fatti bene, a gente li andava al cinema a vederli, potevi farlo solo li”.

PINO INSEGNO MELONI

 

Si ricorda qualche titolo? “Facemmo dei film come ‘Ben Dur’, nel quale io doppiavo un antico romano. Oppure, citando Oscar Wilde, c’era ‘L’importanza di chiavarsi Ernesto’. Ma in quel periodo doppiai anche dieci film a luci rosse filippini”. Come mai? “Mi chiamo’ il direttore del doppiaggio e mi disse: se sei libero dobbiamo fare dieci film hard filippini…”

 

pino insegno foto di bacco (2)

Successivamente Insegno ha dato voce alle più grandi star di Hollywood, da Viggo Mortensen a Jamie Foxx. Quali sono i film che, quando le sono stati proposti, ha accolto con più entusiasmo? “Dipende, ad esempio quando è arrivata la proposta di doppiare Jamie Foxx nel film su Ray Charles ero molto contento: film, difficile, complesso e difficile da doppiare. Ma anche quando è arrivato ‘Django’: li sei felice come un bambino perché per dieci giorni sei Django!”

PINO INSEGNO IN CABINA DI DOPPIAGGIO

 

Secondo lei, tra i politici chi ha una voce migliore? “Fini aveva un bel modo di esporre - ha detto a Un Giorno da Pecora Insegno - mentre Meloni sta diventando sempre più brava, utilizza il romano solo nelle ‘rotture, quando vuol far sorridere”. E Giuseppe Conte? “E’ troppo uguale nella voce, secondo me ha un problema con le corde vocali. Una volta l’ho incontrato, eravamo al matrimonio di Alfonso Bonafede e gliel'ho anche detto: Giuseppe, cerca di non uniformare tutto quello che dici allo stesso modo. In quell’occasione gli ho anche dato il numero di un grande otorino che abbiamo, ma non mi ha mai richiamato”.

 

PINO INSEGNO SORRENTO

E che voce ha Salvini? “Ha una voce perentoria, è cantilenante come un po’ tutti. Sono i colori, le intenzioni che fanno la differenza”. Lei ha presentato alcune recenti manifestazioni del c.destra, quella di Giorgia Meloni e quella del neo governatore del Lazio Francesco Rocca. “Giorgia la conosco da tantissimo tempo, da prima che diventasse deputata e ministro della Gioventù, ci conoscemmo in un’occasione familiare e non politica.

funerale costanzo pino insegno foto di bacco

 

E’ una persona che ho apprezzato. Rocca lo conosco da quando era dg del S.Andrea”. Come vede la premier nel passaggio dall’opposizione al governo?”E’ migliorata molto, ha acquisito una sicurezza che le faceva paura, si è trovata in prima linea ma negli ultimi anni è sempre stata moderata”. Lei manca dalla tv da qualche tempo: le piacerebbe tornare? “A me piacerebbe continuare a fare questo mestiere.

 

pino insegno giorgia meloni

L’anno scorso sono tornato con Voice Anatomy ed è stato un buon successo, mi piacerebbe tornare a fare il conduttore”. C’è chi dice che tornerebbe in Rai solo perché amico di Meloni. “Io non sono mai andato via dalla Rai, spero di tornarci perché è casa mia, certo non perché ho appoggiato Giorgia Meloni. Con la premiata Ditta in Rai ho fatto solo successi, idem quando ho fatto il conduttore, per cui sono queste cose a parlare. Se avessi fatto dei flop sarebbe stato diverso”. Insomma, non le interessa se questo viene scritto. “E chi se ne frega, tanto lo scrivevano anche prima..."

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