diego abatantuono

"PIPPAVAMO QUASI TUTTI A MILANO" – VITA E FOLLIE DI DIEGO ABATANTUONO: “MAI ASSUNTO EROINA, CI PIACEVA IL POPPER" – POI RACCONTA DI QUELLA VOLTA CHE IL BANDITO TURATELLO LE AFFIDÒ LA MAMMA: “ERO TERRORIZZATO CHE LA SCAMBIASSERO PER UN COMICO TRAVESTITO E LE DESSERO UNA MANATA” – “REGALO DI NATALE? AVATI LO CHIESE PRIMA A BANFI MA NON PENSO CHE CON LUI IL FILM SAREBBE STATO LO STESSO - I CAPELLI RICCI? UNA TRAGEDIA ADOLESCENZIALE. CONTAVA SOLO CHI AVEVA IL CIUFFO. PASSAVO INTERI POMERIGGI CON LA PIASTRA" – LIBRI+VIDEO

 

Arianna Finos per “la Repubblica”

 

diego abatantuono

Abatantuono 8 e ½. Un girotondo tra festa e ricordi, morti e vivi, affetti e rimpianti, confessioni e tenerezze. L'Attila di una vita cinematografica fa, il Babbo Natale di ieri, apre come mai aveva fatto prima le porte della sua vita, con sincerità e ironia, orgoglio e dolcezza.

 

Si potrebbe andare tutti al mio funerale è il libro scritto con l'amico Giorgio Terruzzi, edito da Einaudi. Un racconto in soggettiva che parte da uno strano risveglio, dopo un sonno che potrebbe essere quello della morte, nella casa invasa di amici e schegge di passato. Si tengono per mano i personaggi del suo film lungo 66 anni, quelli celebri o sconosciuti al pubblico, Jannacci (naturalmente) e Marlon Brando, Mastroianni e l'amata moglie Giulia, Biobà il camionista e Francis Turatello, i Gatti di vicolo Miracoli. E Gassman, Scola, Salvatores, Villaggio...

ABATANTUONO COVER

 

L'intervista, al telefono, è dal casale nelle campagne di Riccione che è la location della sua storia. Abatantuono cerca il posto più comodo, al sole. Ha molto da raccontare. Come nasce questo libro?

«Dalla mia casa, sempre piena di gente. Il primo titolo doveva essere Il panno azzurro, quello che nella mia famiglia si mette sul petto quando uno è malato. Ma poi ho preso il verso, parafrasando Jannacci, che racconta la mia vita, un mondo di frequentazioni.

 

C'è chi si compra le macchine, chi cambia mogli, chi fa i viaggi, la mia passione è da sempre stare con i miei amici, ho sempre investito in case che ospitassero tanta gente. Quando è morta mia mamma abbiamo fatto una festa fantastica con gli amici. Sono venuti da Roma e Milano, di tutti i mestieri. Il risultato è un libro in cui ci sono le mie riflessioni ma anche i pensieri degli altri raccolti da Terruzzi. Le interviste ai miei figli non avrei mai potuto farle io».

 

I suoi figli raccontano la disavventura con lo tsunami alle Maldive e il loro papà in difficoltà.

diego abatantuono chiara francini soap opera

«Ho avuto grandi fortune e tante microsfighe. Sono nato al Giambellino, poco studio, amici finiti male, eppure sono stato uno slalomista e ho colto tutti i vantaggi che ho incontrato. Tra le microsfighe, quella di trovarmi con la famiglia alle Maldive, vedere l'acqua ritirarsi aspettando, sbagliando, di essere travolti. Quando ha invaso la stanza mi sono messo riempire le valigie di acqua e coca-cola per poi scappare sul tetto. Ma pesava e mi è venuto il colpo della strega. Cercavo di non far trapelare la paura ai ragazzi, ho scoperto che non c'ero riuscito».

 

Nel libro racconta le fatiche di sua mamma guardarobiera al Derby e suo papà che lavorava poco al negozio di modellini e la tradiva.

DIEGO ABATANTUONO

«Allora sembrava normale, anche se lei avesse reagito nessuno l'avrebbe sostenuta. Vedevo che era sbagliato, ma lei cercava di trarre gioia da ogni momento senza farmi pesare nulla. La loro generazione ha imparato a vivere da separati in casa. Per me, per pigrizia, per l'immagine. Ma c'era anche complicità. Appena ho potuto li ho tolti dal lavoro, li ho fatti venire in questa casa, avevano 52 anni, più giovani di me adesso».

 

È strano immaginarla adolescente che soffre per l'acconciatura.

«I capelli ricci sono stati una delle grandi tragedie adolescenziali. Contava solo chi aveva il ciuffo. Passavo interi pomeriggi con la piastra. Quando mi sentivo figo uscivo ma viaggiavo in bus e a Milano il clima non concedeva possibilità. Mentre aspettavo che salisse la ragazza con cui dovevo andare a ballare mi vidi riflesso, i capelli dritti in un'orrida calotta. Sono tornato a casa, lei non l'ho vista mai più».

 

 

Il Derby era un microcosmo di politici, artisti, criminali. Colpisce il racconto di quando Francis Turatello le affidò la mamma.

diego abatantuono grand hotel excelsior

«Non c'è nulla di inventato, anzi qualcosa ho mitigato per non sembrare poco credibile. Avevamo tutti intorno a i vent' anni, Teo Teocoli, Jannacci, Faletti... C'era un'allegria e una voglia di scherzare senza freni. Mi si presenta Turatello con una signora che poteva essere mia nonna ma era sua madre e me l'affida. Dovevo occuparmi delle luci ma ero terrorizzato che qualcuno dicesse parolacce, che la scambiassero per un comico travestito e le dessero una manata. Non so come siamo sopravvissuti».

 

Nel libro parla apertamente di quando faceva uso di droga. "Pippavamo quasi tutti a Milano"...

DIEGO ABATANTUONO

«Non ho mai assunto eroina, al Giambellino avevo visto morire troppa gente. Ho fatto in modo di fermarmi in anticipo, mai sull'orlo del baratro, ho sempre conosciuto me stesso e i miei limiti. Per un momento fu di moda il popper, una fialetta che credo servisse per rianimare le persone e a noi provocava un riso irrefrenabile. Ricordo una notte in diciotto dentro lo stanzino delle luci, uno sull'altro, incapaci di fermare le risate. Sono cose che puoi fare poche volte e lo stesso accadde con la cocaina. Fu una fase di passaggio che mi aiutò a distinguere».

 

Nel libro c'è una straordinaria dichiarazione d'amore a sua moglie Giulia. Cosa ha detto lei?

«Niente. Ma non ci siamo messi lì a parlarne, lei sa come la penso».

 

E la sua passione per i bambini.

«Sono così. Ho sempre pensato che non avrei avuto figli quando ero giovane, convinto che il mondo sarebbe diventato una merda. Ho azzeccato ma solo in parte. Quando trovi una donna a cui vuoi bene non bastano le tue scelte. Con i miei genitori non ricordo gli abbracci, il trasporto che ho io per i miei figli. Nel prossimo film, Natale all'improvviso di Francesco Patierno, recito con tanti bambini, Frassica e il mago Forest che mi piacciono molto».

maria grazia cucinotta diego abatantuono camere da letto

 

"Regalo di Natale" di Avati è arrivato nel momento più difficile della carriera.

«Va contestualizzato. Il personaggio di Eccezzziunale veramente, milanese "al ciento pe ciento" è perfettamente attuale, parla dei migranti africani di oggi, dei leghisti, di chi è così ansioso di integrarsi che diventa razzista verso i simili. Funzionava. Ma mentre Zalone, formidabile, ha saputo amministrare i suoi film, a me ne fecero fare 12 in due anni.

 

Poi ci fu il tradimento, le tasse non pagate, i soldi rubati. Una cosa violenta che mi ha sderenato. Il personaggio non l'ho fatto più. È arrivata la chiamata di Avati, che aveva prima chiesto a Banfi ma, con tutto l'affetto, non penso che il film sarebbe stato lo stesso. Viviamo in un'epoca in cui tutto si rivaluta. Banfi è bravo e un uomo buonissimo ma non si può sentire parlare di Tognazzi e Villaggio e Pozzetto e Banfi come fosse lo stesso cinema».

 

Dopo questo libro che le viene voglia di fare?

ricky tognazzi simona izzo diego abatantuono camere da letto

«Vivo il quotidiano, ci sono storie che purtroppo superano le mie. Ma ci tenevo a un finale aperto perché so che mi ricapiterà di incontrare Beppe Viola e Jannacci, mamma e papà e tutti quelli che mi mancano tanto. Ci penso poco al libro, sennò mi commuovo».

diego abatantuono frank matano una notte da dottore ABATANTUONOABATANTUONO 66turatelloabatantuono 99diego abatantuonoabatantuono venier 56Francis Turatellojenny tamburi diego abatantuono monica vitti tango della gelosia diego abatantuono il barbiere di rio diego abatantuono sabina guzzanti i cammelli diego abatantuono laura antonelli viuuulentemente mia diego abatantuonoCARLO VERDONE DIEGO ABATANTUONO "MAGO DI SEGRATE" GRAND HOTEL EXCELSIOR - 3diego abatantuono cose dell’altro mondoenrico montesano diego abatantuono grand hotel excelsior diego abatantuono il toro di mazzacuratidiego abatantuonodiego abatantuonodiego abatantuonodiego abatantuonodiego abatantuono giuliano sangiorgi e diego abatantuonodiego abatantuono e sabrina ferillidiego abatantuono un ragazzo di calabriadiego abatantuonodiego abatantuono da giovanediego abatantuono diego abatantuono DIEGO ABATANTUONO E PUPI AVATImauro di francesco abatantuono diego abatantuono belen ilary blasi balalaikadiego abatantuono balalaikasilvio orlando diego abatantuono margherita buyselvaggia lucarelli diego abatantuonoABATANTUONOMAGO DI SEGRATE ABATANTUONOdiego abatantuonodiego abatantuono (2)giorgio faletti con il gruppo repellente mauro di francesco boldi abatantuonoDIEGO ABATANTUONO SUL SET DI MEDITERRANEO Enzo Jannacci al Derby tra i suoi “figli” tra cui Ernst Thole, Abatantuono, Boldi e FalettiDIEGO ABATANTUONO SUL SET DI MEDITERRANEO diego abatantuono frank matano una notte da dottore

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…