PIPPO E MI DIVERTO - GRASSO INCENSA LA TRASMISSIONE-AMBULANTE DEL RE SA-BAUDO: “NON C’È NULLA DI NUOVO MA C'È LUI CON IL SUO GARBO, IL SUO NOSTALGICO ENTUSIASMO - PIPPO DÀ IL MEGLIO QUANDO È MESSO AI MARGINI DALLA RAI, CHE DOVREBBE USARLO DIVERSAMENTE - HA FATTO UNO SPOT ELETTORALE SU MATTEO RENZI DA FAR CREPARE DI INVIDIA D'ALEMA (SE RENZI VINCERÀ LE PRIMARIE IL MERITO SARÀ SOLO SUO)”…

Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

Vecchia, inossidabile regola: il nuovo è sempre un calco dell'antico. Il nuovo di Pippo Baudo si chiama «Il viaggio» ed è una peregrinazione a bordo di un camper (preso a prestito da «Stranamore») lungo le strade del Belpaese alla ricerca di storie e personaggi (Rai3, lunedì, ore 21.11). Non c'è nulla di nuovo: né l'idea, né gli incontri, né la sigla («Strada facendo» di Baglioni), né la grafica.

Di nuovo c'è lui, Pippo, con il suo garbo, il suo ammirevole e nostalgico entusiasmo, la sua voglia di rimettersi in gioco (dalla famosa intervista con Beniamino Placido, quando fu messo fuori gioco per il «tradimento» con Mediaset, Baudo dà il meglio di sé quando è ai margini), e, ovviamente, con la sua indiscussa professionalità (che la Rai dovrebbe utilizzare altrimenti).

Dati i tempi, Baudo non cerca storie, oggetti, situazioni (non ha la curiosità intellettuale di un Mario Soldati), cerca soltanto personaggi famosi e da questi fatalmente dipende il ritmo del programma. Molto divertente, per esempio, l'incontro con Lorenzo Jovanotti, ormai sdoganato dalla chattering class, persino dai critici musicali stylish. Jovanotti ha questo di interessante: bisogna concentrarsi non su quello che dice («quando un uomo riesce a diventare un aggettivo», detto di Baudo; «le suore di clausura sono anche gentili», i giudizi sui film di Fellini...), ma su come lo dice, sul suo tono entusiastico con cui affronta il mondo.

Pippo ha poi fatto uno spot elettorale su Matteo Renzi da far crepare di invidia D'Alema (se Renzi vincerà le primarie il merito sarà solo di Baudo!), si è accontentato di incontrare gli amici di Benigni (in assenza del corpo mistico), ha chiacchierato con un odioso allenatore viareggino, ha rinverdito infine i fasti de La Bussola. «Il viaggio» è un riuscito programma di affabulazione e di repertorio, scritto con Cosimo Calamini, Giovanni Filippetto, Antonio Miglietta, Cristina Norante.

 

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