1. PIÙ PASSANO I GIORNI E PIÙ RENZI NON SA CHE PESCI PRENDERE. BELLO SCHERZO CHE GLI HA FATTO NAPOLITANO. SI È DIMESSO SENZA CHE IL PREMIER AVESSE PRONTO UN SUCCESSORE 2. ‘’LA STAMPA’’ OGGI INDICA, TRA LE “CARTE COPERTE” IGNAZIO VISCO, CHE PER RENZIE SAREBBE UN “PRESIDENTE PER LA CRESCITA”, FORMULA CHE VA BENE PER UNA TELEVENDITA MA FATICA A TROVARE UN SENSO COMPIUTO SE SI GUARDA AI POTERI DEL QUIRINALE 3. SOLO OGGI APPRENDIAMO DA “REPUBBLICA” CHE “ORMAI IL FIGLIO GIULIO ERA DIVENTATO IL SUO PRINCIPALE COLLABORATORE”. QUANDO LO SCRIVEVA DAGOSPIA, SILENZIO TOTALE 4. BELLA VITTORIA SUI TEDESCHI PER DRAGHI: “LA BCE PUÒ ACQUISTARE I TITOLI DI STATO’’

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale  8giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale 8

1.AVVISI AI NAVIGATI

Non lo si può dire con certezza scientifica, perché la partita è appena cominciata, ma più passano i giorni e più si ha la sensazione che Renzie per il Colle non sappia che pesci prendere. Bello scherzo che gli ha fatto Napolitano. Si è dimesso senza che il premier avesse pronto un successore.

 

giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale  2giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale 2

Che il premier spaccone sia un po’ con il piattino in mano lo si capisce dal fatto che tiene in caldo tutta una serie di personaggi che in fondo non lo convincono più di tanto. I vari Casini, Amato, Severino, Finocchiaro, Mattarella, Bersani, Fassino e Veltroni dei quali oggi parla il Corriere (p. 9) sono tutti, per un verso o per l’altro, figure che possono dividere e che non garantiscono al premier una convivenza morbida. Specie quelle dotate di maggiore personalità come Casini, Amato e Veltroni.

 

NAPOLITANO VISCO DRAGHI NAPOLITANO VISCO DRAGHI

Poi, certo, ci possono essere le cosiddette “carte coperte”, quelle da giocare all’improvviso dopo aver costruito il consenso silenziosamente. La Stampa oggi indica Ignazio Visco, che per Renzie sarebbe un “presidente per la crescita”, formula che va bene per una televendita ma fatica a trovare un senso compiuto se si guarda ai poteri del Quirinale.

 

WALTER VELTRONI PIERFERDINANDO CASINI WALTER VELTRONI PIERFERDINANDO CASINI

Certo, dal Colle il governatore di Bankitalia garantirebbe un occhio particolarmente professionale sulle leggi finanziarie, ma Visco non ha il carisma di un Draghi ed è un tecnico dal profilo un po’ grigio. Che questo Parlamento così riottoso si voglia poi affidare a un non politico è tutto da vedere.

 

Le opposizioni al patto del Nazareno, intanto, si contano, tra cene riservate e scaramucce sull’Italicum. Oggi il patto tra Renzie e Berlusconi è molto più debole di quando è stato costituito perché entrambi faticano a tenere a bada le proprie truppe in Parlamento. Anche per questo Renzie, nonostante gli annunci ottimisti su un presidente “per fine mese”, deve fare i conti con mille dubbi. E alla fine rischia di puntare su qualcuno che non lo convince appieno.

MARIANNA MADIA GIULIO NAPOLITANO 2MARIANNA MADIA GIULIO NAPOLITANO 2

 

 

2. ROMANZO QUIRINALE

Il premier spaccone cerca di far filtrare grande tranquillità. Repubblica: “Successore a fine mese, se Berlusconi mette veti ce lo eleggiamo da soli’. Renzi: ho tanti nomi. E chiama i grillini a partecipare. Il leader di Fi: diremo no a un altro Presidente di sinistra” (p. 6). Anche la Stampa riporta in grande evidenza l’ultimatum di Renzi al Berlusca e poi titola: “Un grande arbitro per crescere. Prende forma l’identikit di Visco. Il governatore è la carta coperta del premier” (p. 3).

GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE

 

Sul fronte berlusconiano, l’avvertimento dell’ex Cavaliere: “Senza di noi non passa nessuno’. Berlusconi chiede unità ai suoi senatori. E oggi vede Fitto per provare a ricucire. Al raduno con i club conferma il Nazareno. E dona 20 mila euro a un’anziana” (Corriere, p. 11). Si fa viva anche Franceschina Pascale, che tira fuori la sua terna: Letta, Casini e Amato. Ma ammette di sognare la Finocchiaro, che “è molto elegante” (Repubblica, p. 9).

 

pietro grasso e moglie 175843035 b4babf0e 07c5 43ea 94de 4be378a7fb6bpietro grasso e moglie 175843035 b4babf0e 07c5 43ea 94de 4be378a7fb6b

Il Giornale esorcizza gli incubi del Cavaliere: “Brutto presagio, un pm Presidente. Napolitano trasloca, tutti i poteri all’ex magistrato Pietro Grasso. Che ora trama per farsi eleggere e coronare il sogno dei manettari d’Italia” (p. 1). Poi, alla voce toto-Colle, scrive che salgono le quotazioni di Mattarella e calano quelle di Delrio (p. 5).

 

 

3. ADDIO, RE GIORGIO, SIA SANTIFICATO IL NOME TUO

Il Corriere saluta Bella Napoli con un titolo in prima che lo fa passare per una specie di Bergoglio: “Ho sorriso poco, scusatemi”. Non è che ci si aspettasse dal capo dello Stato sorrisi, pacche e carezze sulla testa dei bambini. Si sprecano i titoli retorici ed evocativi (del nulla), come questo: “Quel riformismo della volontà e il baricentro spostato sul Colle” (Corriere, p. 5).

Arrigo Levi e Giulio Anselmi Arrigo Levi e Giulio Anselmi

 

Interessante l’intervista ad Arrigo Levi, consigliere di Re Giorgio, che riferisce il giudizio dell’ex presidente sul Banana: “Credo di poter dire che, per gente come Napolitano e Ciampi, l’ex Cavaliere non sia mai stato un’ossessione. Semmai, verrebbe da dire, un incidente nella storia della Repubblica” (Corriere, p. 6). Un “incidente”, quello di Berlusconi, al quale Napolitano ha messo fine inventandosi il governo Monti.

 

rome palazzo del quirinale interior salone della feste rome palazzo del quirinale interior salone della feste

Anche Repubblica punta sull’”umanità” del sovrano in uscita e titola: “L’ultima firma di Napolitano. ‘Devo farla proprio bene. Adesso ringrazio tutti, è l’ora di tornare casa” (p. 2). Solo oggi apprendiamo dal pezzo di Concita De Gregorio che “ormai il figlio Giulio era diventato il suo principale collaboratore”. Quando lo scriveva Dagospia, silenzio totale.

 

Il Giornale non si fa commuovere dal rituale degli addii e titola: “Il pensionato Giorgio non molla i benefit: 880mila euro l’anno. Budget faraonico come ex presidente: mega ufficio, 16 collaboratori, autista e maggiordomo. E ha diritto a voli blu e una “carrozza Fs” (p. 3).

 

 

palazzo del quirinale sala degli specchi palazzo del quirinale sala degli specchi

4. AGENZIA MASTIKAZZI

“Il primo giorno di Grasso: grande responsabilità. Il supplente raggiunge a piedi palazzo Giustiniani” (Corriere, p. 8). Grande impresa, vista la lontananza da palazzo Madama.

 

 

5. E BAZOOKA SIA, MISTER DRAGHI

Bella vittoria sui tedeschi della Bundesbank per Drago Draghi: “I giudici: la Bce può acquistare i titoli di Stato. La Corte di Giustizia Ue promuove le misure sui bond dei Paesi in difficoltà: piena discrezionalità. Per Francoforte è una pietra miliare. I mercati scommettono sul ‘bazooka’, euro e Btp ai minimi” (Corriere, p 14).

mario draghi 2mario draghi 2

 

Il governatore della Bce si fa intervistare da “Die Zeit”, tradotto da Repubblica (p. 12) e dice: “L’euro è irreversibile, via a misure straordinarie. Guai a perdere il coraggio, i tedeschi devono capire. La Germania deve capire che la Bce ha un mandato europeo che è quello della stabilità dei prezzi. Non siamo qui a provocare vantaggi a questo o quel Paese, o a punire i contribuenti tedeschi”.

mario draghi 1mario draghi 1

 

 

6. LIBERTÀ DI SATIRA, MA NON PER TUTTI

La grande manifestazione di domenica a Parigi per la libertà di opinione e di satira è già un vago ricordo. Anche in Francia. Corriere: “Libertà o reato, Dieudonnè divide la Francia. Il comico antisemita andrà a processo il mese prossimo: aveva solidarizzato con gli autori delle stragi. Per tutto il giorno in stato di fermo, la sera torna in scena. Nel Paese più di cinquanta indagati” (p. 20). Repubblica intervista Gilles Van Kote, direttore di “Le Monde”, che dice: “C’è un limite evidente: la legge. Dieudonnè non fa satira ma incita all’odio: bisogna fermarlo” (p. 18).

 

DIEUDONNE MBALA MBALA DIEUDONNE MBALA MBALA

Bella l’intervista di padre Pizzaballa, custode di Terra Santa, al Corriere. Quando gli chiedono di rispondere agli allarmi della Lega di Salvini dice: “Non dobbiamo rispondere a chiusure con altre chiusure. Il fanatismo si ferma con la prevenzione, combattendo l’ignoranza. I fanatici ci vogliono contro per giustificare i loro attacchi” (p. 21).

 

 

7. LIBERI DI ATTENTARE

Libero mette alla prova i sistemi di sicurezza del Vaticano e i risultati non sono esaltanti. Titolo a tutta prima: “In Vaticano con il coltello. Malgrado la massima allerta per potenziali attentati islamici, siamo entrati nella basilica di San Pietro armati di una lama uguale a quella usata in diversi omicidi. E ai varchi di controllo nessun problema”

 

 

8. AFFARI DI FAMIGLIA

Dopo gli articoli del Cetriolo Quotidiano sui magheggi intorno alla società della famiglia Renzi, oggi arriva anche il Corriere, sulla scorta del fatto che la questione imbarazza la Regione Toscana per una storia complicata di fidi e garanzie regionali: “L’azienda di Tiziamo Renzi? Se necessario agiremo’. Finanziamenti alla società del padre del premier, interviene Rossi: ma no a strumentalizzazioni” (p. 31).

tiziano renzi padre di matteotiziano renzi padre di matteo

 

Il giornale della ditta Padellaro&Travaglio va avanti e racconta: “Papà Renzi, ora son guai. ‘Fondi ottenuti in modo irregolare’. La Regione Toscana conferma: ‘La Chil Post ha omesso comunicazioni perdendo diritto al finanziamento’. Rossi: ‘Pronti a denunciare, a prescindere dal nome” (p. 18).

 

 

9. TOGHE ROTTE

tiziano e matteo renzitiziano e matteo renzi

Con un gioco di prestigio degno di miglior causa il Csm evita di decidere torti e ragioni nella guerra tra Alfredo Robledo ed Edmondo Bruti Liberati alla procura di Milano. E così, ecco il pateracchio: “Procura di Milano, mediazione al Csm. Robledo a Venezia finchè resta Bruti. Nessun verdetto sul merito dello scontro: e il vice tornerà dopo la pensione del capo” (Corriere, p. 31). La Stampa, come Dagospia ieri, parla di “soluzione all’italiana” (p. 15).

 

 

10. UN PROCESSO PER SCARONI

La procura di Milano chiude l’inchiesta sui vertici Eni e Saipem per la presunta maxi tangente da 198 milioni di euro che sarebbe stata pagata in Algeria. Repubblica: “Saipem, i pm vogliono Scaroni a processo” (p. 32). L’accusa contestata è corruzione internazionale. Non c’è pace per Paoletto.

 

 

11. GRANDI MANOVRE IN PIAZZA CORDUSIO

LUIGI ABETE ALESSANDRO PROFUMO FEDERICO GHIZZONI GIOVANNI BAZOLI FOTO LAPRESSE LUIGI ABETE ALESSANDRO PROFUMO FEDERICO GHIZZONI GIOVANNI BAZOLI FOTO LAPRESSE

Soci in manovra per il nuovo cda della banca guidata da Ghizzoni. “Unicredit, i soci prenotano i posti. L’ipotesi Biasi e la conferma di Vita. Le fondazioni rinunciano a un seggio. Il ruolo di Aabar nella governance”. “Toccherà a Montezemolo mediare tra arabi e italiani” (Corriere, p. 41). Allora siamo a posto.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO