POSTA! - FINO ALL'ULTIMO GIORNO DELLA LEGISLATURA BOLDRINI, DELRIO, ORLANDO E TUTTI I SOSTENITORI DELL'ACCOGLIENZA SI SONO BATTUTI PER FAR APPROVARE LO IUS SOLI, RITENDOLA UNA LEGGE FONDAMENTALE PER GLI ITALIANI. NON CAPISCO PERCHÉ DA QUANDO È INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE NESSUNO DI LORO NE HA FATTO PAROLA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, i romani hanno sostituito Marino con la Raggi, ma i comportamenti non cambiano. Quando ci sarebbe bisogno del sindaco per far fronre a problemi ed emergenze, bisogna andare a cercarlo all'estero!
Arty
Lettera 2
Caro Dago, tutti gli anni il 25 di aprile la sinistra organizza cortei "per non dimenticare". Ma dalle manifestazioni antifasciste di questi giorni si direbbe che abbiano dimenticato la parte più rilevante: il fascismo è stato sconfitto!
Gian Morassi
Lettera 3
VIRGINIA RAGGI ALLA CONFERENZA SUL CLIMA IN MESSICO
Caro Dago, la Apple si piega e consegna al governo di Pechino i dati degli utenti cinesi che usano il servizio iCloud. A conferma che l'unico valore conosciuto a Cupertino è quello del denaro!
Jonas Pardi
Lettera 4
Caro Dago, Paul Manafort avrebbe pagato 2 milioni di euro affinché alcuni politici europei facessero azione di lobby a favore del governo ucraino legato a Mosca. Tra di loro anche Prodi, che quindi sarebbe uno dei "russi“ artefici della vittoria di Trump. Col Russiagate divertimento assicurato!
Nino
Lettera 5
Caro Dago, fino all'ultimo giorno della legislatura Boldrini, Delrio, Orlando e tutti i sostenitori (a parole) dell'accoglienza si sono battuti per far approvare lo ius soli, ritendola una legge fondamentale per gli italiani. Non capisco perché da quando è iniziata la campagna elettorale nessuno di loro ne ha fatto parola (ma non era una priorità del loro programma?) preferendo puntare "sull'usato patacca" dell'antifascismo che, in mancanza di idee e argomenti, torna sempre utile; sicuramente per scatenare la violenza dei centri sociali.
FB
Lettera 6
Caro Dago, pagine fasciste che non vengono bloccate, Facebook: "Non è prevista nella nostra policy, perché si tratta di una legge in vigore solo in Italia". E allora perché la Boldrini non chiede la chiusura del social?.
J.R.
Lettera 7
Caro Dago, l'italiano utilizzato non corrisponde a quello di una che dopo aver cantato "Cicale cicale" definiva la macchina fotografica "camera". Da chi si è fatta scrivere Heather Parisi la mail contro la Maglie? Forse dal connazionale noto odiatore di Trump Alan Friedman?
Dario Tigor
Lettera 8
Non sono certo sostenitore di una persona che, approfittando di un "cazzo" detto al momento giusto, si ritaglia una comoda poltrona in Parlamento, trovo però che la vita della signorina Schettino, per non parlare di quella delle 32 vittime, si stata rovinata da paparino che, mentre la nave andava sugli scogli, si sollazzava con la sua ballerina.
Franco
Lettera 9
Caro Dago, encomiabile trasparenza da parte di Amnesty nel rendere noto che i fondi servono pure per le videocamere con cui filmare i poliziotti mentre vengono pestati dagli antagonisti.
Giorgio Colomba
Lettera 10
Caro Dago, la Raggi sta partecipando in Messico al summit internazionale delle donne sindaco sul clima: il "Women4Climate". O, più semplicemente un summit sul "climaterio".
[Il Gatto Giacomino, quello misogino]
Lettera 11
Dagovski,
Corsia elettorale: Renzi vuole le preferenze, Agnese le preferenziali.
Aigor
Lettera 12
Caro Dago, "In arrivo aria fredda di origine siberiana", diceva ieri con un mini vestitino estivo blu, sbracciato, l'incantevole Gemma Favia durante il Meteo show su Rai News 24. Ciò significa che a Saxa Rubra non badano a spese: riscaldamento a manetta, minimo 26 gradi. Tanto paghiamo noi col canone, sperando poi di non dover pagare pure la multa per il superamento della temperatura max consentita dalla legge che se non erro dovrebbe essere tra i 18 e i 20 gradi...
Vic Laffer
Lettera 13
Caro Dago, Di Maio vorrebbe presentare la lista dei futuri ministri a Mattarella. Non gli basta la figuraccia che sta rimediando dopo aver presentato la lista dei candidati?
Piero Nuzzo
Lettera 14
Caro Dago, Voltaire diceva "Ci sono uomini che usano le parole per nascondere i loro pensieri". Adatto a tutti gli imbonitori candidati alle elezioni, se avessero dei pensieri.
BarbaPeru
Lettera 15
Sergio Mattarella non darà mai alcun tipo di incarico a Luigi Di Maio per un solo semplice motivo. Di Maio avrebbe sempre la facoltà di sciogliere la riserva e di formare il governo. Mattarella non potrebbe fare altro che accettarne il giuramento. A quel punto il governo Di Maio entrerebbe in carica e vi resterebbe in ogni caso, anche in caso di mancata fiducia, fino al giuramento di un diverso governo.
Giorgio V. Canepa
Lettera 16
Gentil Dago, se, nel 1994, Silvio Berlusconi, 81 anni, fosse salito sul Colle, prima del voto, i commentatori avrebbero, severamente e giustamente, bocciato l'iniziativa del Cavaliere. L'incontro del candidato premier del M5S, Gigino Di Maio, 32 anni, con il segretario generale della Presidenza della Repubblica, non previsto dalla Costituzione, può essere valutato come un indebito tentativo di influenzare gli orientamenti degli italiani, accreditando come vincitore il movimento, fondato da Beppe Grillo, 70 anni, e guidato dall'azienda privata di Casaleggio, 42 anni, come se i voti degli elettori di domenica prossima non contassero nulla...
Non occorre molta fantasia per ritenere che Sandro Pertini (1896-1990) e Francesco Cossiga (1928-2010) avrebbero fatto ricevere il postulante ex steward dello stadio San Paolo non dal segretario generale del Quirinale, ma dal vicecapo degli uscieri. Facendo poi accompagnare, con cortesia, il vicepresidente della Camera, intervistato, con eccessivo ossequio, su "La 7", da Massimo Giletti, 56 anni : nessuna domanda, all'altezzoso ma modesto personaggetto, sui non pochi "impresentabili" imbarcati nelle liste M5S.
Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 17
Caro Dago, quando sono nati i 5 Stelle avevano spergiurato che mai e poi mai sarebbero andati nei salotti televisivi. Ora non so più quali altri canali TV dovrei "piombare" per non vedere la faccia di Di Maio! Saluti
Gino Celoria
Lettera 18
Dago innevato, tutti noi conosciamo il valore della Gabanelli in campo giornalistico/politico/economico, ma ora resto stupito nel leggerla esperta di andrologia, in particolare nel problema della riduzione degli spermatozoi nello sperma maschile, il che francamente mi sembra inappropriato. Sarebbe buona cosa far capire a cotanti maitre à pènser (incluso l'altro grande e ineffabile e infallibile Travaglio) che il troppo spesso stroppia.
Cordialità Pic
Lettera 19
Dago darling, scusandomi per il ritardo, vorrei fare i miei complimenti a "L'Espresso" e a Fabrizio Gatti per l'articolo - molto interessante e coraggioso - sulla Ferrara di oggi. Non conosco Ferrrara se non quella che c'é nel bellissimo film "La lunga notte del 43" di Florestano Vancini. Conosco invece abbastanza Parma e, tra la triste visione che ne ha dato Camillo Langone e quella arcadica di Geo di Rai3 (tutta violette e bontà diffuse), a malincuore scelgo per adesione alla realtà di oggi, quella di Langone.
Parma ovviamente é piena di bellezze culturali, molte troppo dimenticate, come la storia anche "osé" delle famiglie ducali (una discendente da sacri lombi papali!) che vi regnarono, ma omai per me l'unico posto in cui mi sento a mio agio (pur essendo atea, non più devota da quando paremi che non ci sia più un vero Papa di Santa Romana Chiesa in Vaticano) é la chiesa della Steccata, specie davanti alla monumentale tomba del conte di Neipperg, secondo marito dell'imperial duchessa Maria Luigia, figlia di un imperatore d'Austria, seconda moglie di Napoleone I e madre dello sfortunato re di Roma, che per poche ore fu anche Napoleone II.
Che tristezza però percepire come sono "sinistrate" due antiche piccole capitali politiche e culturali dell'Emilia un tempo felix! E pensare che l'Emilia ha ben tre "ras" molto potenti: Bersani, Del Rio e Prodi. Tanto potenti da decidere che ferroviaramente parlando la città più meritevole che sta a metà tra Milano e Bologna é Reggio Emilia (dove ora fermano alcuni TAV Milano-Roma in una faraonica stazione periferica) e non Parma.
Che poi Parma sia: una delle capitali del buon food all'antica (non quelle schifezze della nouvelle cuisine!), sede di un'importante università, sede dell'eccelso Teatro Regio, sede dell'EFSA (l'EMA del food!) , capolinea della ferrovia Parma-La Spezia, ecc. ecc. non é fregato nulla a nessuno. Certo, Parma da anni ha "tradito" il partito unico dominante in Emilia-Romagna! Prima tutti neri, poi tutti rossi, ora bianco-rossi, vedi direttorio arcivescovo Zuppi e sindaco Merola a Bologna.
Un po' come quando "C'era lui, caro lei". Ovviamente tutto in fin di bene e ora (fortunamente!) con la vasellina e non il manganello. Domani chissà, tanto i "moutons" hanno la memoria breve, "if any". P.S. Suppongo che ricordare che sembrerebbe che l'EFSA sia stata assegnata a Parma anche per merito dell'"arabo fenice" di Arcore sia "severamente proibito" e quindi tagliami pure questo P.S. Amen
Natalie Paav
Lettera 20
Caro Dago, vedo le foto pubblicate ieri e mi chiedo: ma Ilda Boccassini è imparentata con Luciana Littizzetto?
Giuly
Lettera 21
Il pesciolino Parisi resta strozzato nelle MAGLIE della rete di ferro...
Nessuno tocchi Maria Giovanna, che è una dei pochi ancora sulla faccia della terra a vedere i "re nudi" del mondo...
#GrandeMaglie
#4EverTrump
Lettera 22
Sgarbi, l'esteta, massimo esperto mondiale di diarree et similia visto che passa le sue giornate seduto su un cesso, preda di un insospettabile attacco di onestà intellettuale, ha dichiarato pubblicamente che la presenza di Di Msio in questa campagna elettorale lo fa cagare sotto più rapidamente ed efficacemente dell'assunzione di un intero flacone di GUTTALAX. Tali esclusive competenze, in un futuro Governo di centrodestra lo rendono il candidato ideale per il dicastero "All' Evacuazione". Ovviamente non di quella dei migranti clandestini.
Santilli Edoardo
Lettera 23
Caro Dago, domandarsi in quale paese siamo, leggendo le notizie legate al processo di Genova, è lecito. Per la cronaca, mi riferisco al processo in corso che dovrà “sancire” la verità giuridica, sul crollo della torre piloti del porto di Genova. Sempre per la cronaca, morirono 9 persone e la compagnia coinvolta, la Messina proprietaria della nave che causò la tragedia, ha avuto “l’ardire” di costituirsi parte civile, nei confronti degli imputati. Per il danno causato al cargo, che tirò giù per errata manovra la torre, e con sé la vita delle nove vittime.
Di fronte a tanto “coraggio giuridico”, restiamo di sale. Possiamo aggiungere un’altra tacca allo squallore che la giustizia, nei suoi rivoli, ci sta abituando. Mi rendo conto che lo shock che ha dovuto subire il personale di bordo, della nave, sia stato grave, ma rendersi conto che ci sono nove famiglie o più, che piangono i loro morti, sarebbe la priorità, sempre.
Stiamo parlando di una situazione talmente assurda, sullo stile delle cause made in U.S.A., che potrebbe fare giurisprudenza. Come se noi, guidando in maniera impropria con l’auto, andassimo a sbattere contro un albero e facessimo causa ai progettisti della strada ed a quel fesso che piantò l’albero, in quel punto. Mi rendo conto che stare dietro a certi ragionamenti si possa incorrere in rischi di carattere neurologico ma, visto che in Italia, certi comportamenti non vengono puniti immediatamente ed in maniera esemplare, lo spazio o gli spiragli, per infilarsi in certe speculazioni, diventano strada aperta, per chi le sa navigare.
Posso immaginare, e non solo, la rabbia, lo sdegno e qualunque altro sentimento, dei parenti delle vittime. Che si son subito adoperate affinché questa richiesta comporti l’espulsione della società sul lato sbagliato dei partecipanti al processo. L’assurdità di trovarsi, tra gli imputati e le vittime, lo stesso soggetto è paradossale, se non assurdo come pochi.
Adesso non sappiamo come la cosa evolverà o si svilupperà. Diciamo che il fatto stesso che si sia presentata una vicenda simile, ha creato i presupposti per un acuto senso di rabbia e frustrazione. Chi dovrà decidere, al di la dei sentimenti e delle sensazioni, spero abbia le carte e le leggi che lo aiutino a bloccare sul nascere un’azione che sembra, oltre che provocatoria, una estremizzazione del concetto di giustizia.
Ricorda tanto il delitto d’onore e le sue conseguenze. In questo caso, scaricare le colpe dei danni e delle morti, condividendole, alleggerirebbe, secondo certe menti, il peso di una colpa che, alla luce dei fatti è netta e chiara. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e colpevoli che vogliono essere risarciti. Saluti
Pegaso Nero