POSTA! - DOPO L’UOMO-PECORA, GRANDE ATTESA PER LA CLONAZIONE DELLA DONNA-PECORINA - CHE FINE HA FATTO PISAPIA? MESI FA TUTTI I CAPITAL-SINISTRATI LO VOLEVANO CON LORO, SEMBRAVA FOSSE UN NUOVO SALVATORE DELLA PATRIA SINISTRATA (IN TUTTI I SENSI), ORA NESSUNO NE PARLA PIÙ
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, DI Maio: "Io premier o niente governo". Cancellerie europee nel panico pensando alla prima alternativa.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, ieri Renzi ha parlato contro quelli che aggrediscono le donne (De Falco M5S) e subito nel Pd si son messi in pari con la cronista di "Fanpage"...
Theo Van Buren
Lettera 3
Se un Draghi ha fatto bene all'Europa, per l'Italia occorrerebbe un Dragone. Se si vuole sapere chi sia questo Dragone, provate a farne l'anagramma pensando alla Turchia,
Valter....Coazze
SAVE THE CHILDREN E I MIGRANTI
Lettera 4
Dagovski,
Save the Children (dalle ONG).
Aigor
Lettera 5
Caro Dago, dopo la strage nella scuola in Florida i Democratici vorrebbero cambiare la legge sulle armi. E perché non l' hanno fatto quando c'era Obama e controllavano Camera e Senato?
Carlo Fassi
Lettera 6
Caro Dago, Bologna messa a ferro e fuoco dagli stessi centri sociali che il sindaco piddino Merola, in sella dal 2011, foraggia con trasporto. Sbagliando s'impera.
Giorgio Colomba
Lettera 7
la trans escort alessia nobile 5
Caro Dago, chi è di destra si paga le escort, chi invece è di sinistra invece preferisce la gratuità delle Ong...
Franco Giuli
Lettera 8
Dagovski,
Dopo l’uomo-pecora, grande attesa per la clonazione della donna-pecorina.
Aigor
Lettera 9
Caro Dago, nel 2006, da sposato, Trump avrebbe avuto una relazione con una playmate. Invece Obama, a parte la "zappatrice" della Casa Bianca, non se l'è pigliato nessuna!
Marino Pascolo
Lettera 10
Caro Dago, ci sono politici che prendono e altri che riescono a far soldi coi "rifiuti"...
Tas
Lettera 11
Caro Dago, ma che combinazione! A due settimane dal voto Gentiloni firma il decreto per l'aumento della fascia di reddito per l'esenzione del canone Rai per gli over 75...
Lidiano Pretto
Lettera 12
Caro Dago, Bill Gates non dev'essere poi tanto intelligente. Si lamenta perché con la riforma fiscale di Trump i ricconi come lui non pagheranno abbastanza tasse. Bene, allora con quello che risparmia crei nuovi posti di lavoro: c'è bisogno che sia uno "stupido" come me a suggerirglielo?
Nick Morsi
Lettera 13
Caro Dago, Feltri scrive che i cittadini vorrebbero sapere cosa succederà dopo il 4 marzo perché altrimenti non sanno come votare. È un raggionamento surreale. Sono i cittadini col voto che hanno la possibilità una volta ogni 5 anni di dire ai politici cosa fare, se decideranno che nessuno debba avere la maggioranza per governare vuol dire che gli sta bene così. Come l'asino di Buridano...
Axel
Lettera 14
Caro DAGO, la signora Macron vuole far piantare ortaggi e legumi nei giardini dell'Eliseo.
Sa perfettamente che servono per preparare un buon brodo, naturalmente oltre a gallina vecchia. Saluti, Paolo Lelli
Lettera 15
Caro Dago, ogni occasione è buona per Macron per prenderci per i fondelli e ribadire quanto siamo buoni e bravi ad accogliere tutti migranti che decidono di venire da noi. Intanto nel silenzio di tutti i giornaloni la Francia vara una legge che consente l'arresto immediato degli immigrati clandestini (misura che nemmeno Salvini ha mai ipotizzato, lui gli irregolari li vuole espellere).
Ovviamente i nostri politicucci, Gentiloni , Renzi , Boldrini che hanno eletto Macron loro ideale e punto di riferimento fanno finta di nulla per una misura razzista e antidemocratica. Sono troppo impegnati a manifestare contro il l'inesistente fascismo per occuparsi di quello reale in Francia.
FB
Lettera 16
Dagospino fai letteralmente cadere le braccia! Alla tua età, proveniente da una famiglia seria, con padre e madre lavoratori, dopo un impiego in banca per dodici anni (unica cosa veramente valida fatta) stai via via diventando una macchietta al servizio del Peggio. E sì che potresti vivere bene grazie al meccanismo che hai inventato: questo sito che attira perchè dà l'idea di sfrucugliare a tutti i livelli, anche se in realtà spesso e volentieri è di parte, dimostra quello che pensa il tuo cervello (e pensa solo nella direzione del progressismo radical chic, dei disvalori di oggi).
Come gente alla Gnocchi detto il maiale oppure Crozza detto anche testa di crozza, Dagospino appartiene alla formazione sinistra che pure quando pare criticare i suoi partigiani, in realtà li carezza, ha un occhio di riguardo, mentre invece colpisce senza pietà e con cattiveria l'altra parte, quella destra, spesso detta sprezzantemente fascista, tanto per demolirla subito.
MAURIZIO CROZZA IMITA CARLO DE BENEDETTI
E allora, come Gnocchi con la maiala Claretta Petacci (per questo scivolone bestiale meriterebbe di scomparire per sempre dalla tv e dalla rosea, altro che continuare a camparci sopra facendo ridere i suoi pari) oppure Crozza che colpisce senza ritegno il centro destra (con Salvini è particolarmente odioso, è senza pietà, come sanno fare appunto i comunisti italiani, quelli del mio è mio e il tuo è mio) anche il nostro donchisciotte del gossip scivola che è un piacere.
Apro la settimana dando anche un'occhiata qui e tapum subito due chicche. Anzi tre. La prima è una clamorosa stronzata riferibile a Dagospino, visto che sono news sue, il quale racconta con dovizia di particolari la stronzissima storia della guida erotica di due pirla dell'emisfero boreale che vanno da un hotel all'altro dove trombano e ci insegnano come farlo.
Ma Dagospino ti rendi conto di che cazzo scrivi? Ma hai così tanti lettori interessati a queste puttanate? sei messo male! Oggi poi non poteva mancare tale barbaracosta che evidentemente suonata dal week end, incapace di comprendere che in Italia di questa Mc Gowan non ci interessa un cacchio, scrive di sè, delle sue visioni, dei sui deliri privati, delle sue manie, per segnalarci la sua delusione sulla tizia. Domanda: ma chi se frega?
Ma a chi interessa tra le persone normali una simile serie di minchiate? Costa vai a lavorare al mercato, vai in campagna dove puoi trovare lavoro e anche qualche bracciante marocchino che ti aiuta a raccogliere pomodori. Ultima chicca: "Salvini che fa le giravolte.." by Sole 24 Ore. Se fossi il giornale starei più attento alle vendite in edicola invece di dire cazzate e non per difendere Salvini ma per semplice amore della verità.
Dunque: Salvini ha detto bene a suo tempo di Monti e lo conferma sempre. Se poi il B. vuole chiamate Draghi come premier, vincesse lui la partita ai punti con la Lega, Salvini come nei patti (chi ha un punto in più sceglie il premier) dovrebbe accettare anche se non gli è simpatico (neanche a me) . Dove stà la giravolta? Nella testa del Sole 24 che di giravolte se ne intende oppure nella testa di Dagospino che rilancia la cosa invece di correggerla. Già ma Dagospino si può capire: lui la testa la ficca in altre cose e ogni tanto perde lucidità.
Luciano
Lettera 17
Caro Dago, questa campagna elettorale per le elezioni politiche di marzo assomiglia sempre di più a una commedia dell’assurdo. Renzi, segretario del più importante partito di centro-sinistra (o, visti i sondaggi, di quello che ne resta…), dall’Annunziata nel corso della trasmissione “In mezz’ora in più”, dichiara: “Rifarei domani mattina il Patto del Nazareno”.
Dal canto suo il Berlusca, padre-padrone di “Farsa Italia”, nelle sue apparizioni televisive non perde occasione da un lato, per elogiare Renzi (a livello teorico, ricordiamolo, suo avversario politico) per aver “sbolognato” i comunisti dal PD e, dell’altro, per logorare Salvini (a livello teorico, ricordiamolo, suo alleato nella coalizione di centro-destra), proponendo qualsiasi nome gli passi per la testa per Palazzo Chigi tranne, neanche a dirlo, quello del segretario della Lega.
A proposito, piccola curiosità personale, a questo punto sarebbe bello conoscere quali siano i valori della pressione d i Salvini... Tuttavia, questa commedia dell’assurdo raggiunge il suo apice grazie a Casini. Il Pierfuby, dopo essere cresciuto con la “balena bianca” per poi approdare da Silvio è stato, in questi ultimi giorni, immortalato davanti le foto che ritraggono i fondatori storici del Partito Comunista Italiano.
Una parabola politica che oltrepassa i limiti di ogni umana immaginazione. Il povero elettore medio italiano, con gli “occhi pallati” davanti la televisione, è oramai più suonato di una sveglia: ogni normale punto di riferimento è saltato. Un tale stravolgimento non si era mai visto prima d’ora, almeno non a questi livelli. E poi ci si meraviglia per il fatto che per queste elezioni il primo partito sarà quello dell’astensione…
Gianpaolo Martini
Lettera 18
Dagociao, non è vero che il fascismo "è morto e sepolto". Galleggia latente nei lembi di alcuni "cervelli" che non lo hanno per ragioni anagrafiche vissuto in prima persona, ne hanno solo sentito parlare e, in qualche caso ma davvero raro, letto.
Il fascismo 4.0 è caldeggiato da gente che dice di non riconoscersi nel lassismo di questa società molle, invertebrata, senza regole, dove vince il disagio sociale e la sensazione che "l'altro" abbia non si sa per quale diritto maggiori attenzioni, cure e possibilità. Questi esaltati sono erbacce, certo, ma qualcuno ha il merito di averle (ri)fatte crescere durante decenni di incuria e malgoverno.
L'incapacità conclamata nel gestire l'immigrazione, disperata e non, ha portato ai fatti di Como e alle manifestazioni per cui oggi si grida allo scandalo. Cercare di mascherarne il business per semplice "buonismo" fa emergere il lato cattivo di tanti. E alcuni di questi sbroccano, colpa certamente loro, che "non capiscono", ma anche di chi non ha fatto nulla per il rispetto delle regole, della democrazia, della storia.
L'Europa è un concetto astratto, un oppressore che ci lascia in braghe di tela e soli nelle difficoltà: se già "fatta l'Italia facciamo gli Italiani" non ha funzionato, figuriamoci gli europei...E intanto insieme al senso generale di insicurezza proliferano ideali assai lontani dalla fratellanza e dal vivere civile: le classi dirigenti attuali e del passato ne porteranno per sempre il peso sulla coscienza.
Dario Abece
Lettera 19
IL MANIFESTO ELETTORALE DI GIORGIA MELONI
Caro Dago, davvero patetica Giorgia Meloni con la sua manifestazione anti-inciucio, se poi si allea col firmatario del Patto del Nazareno, lo stesso che ha mandato in soccorso del PD prima il suo delfino (ma c'è chi sostiene fosse un tonno) Alfano e poi il coordinatore del partito Verdini. Inciuci, pateracchi. larghe intese, solidarietà nazionali o governi tecnici saranno comunque d'obbligo per cui non agitiamoci troppo e ricordiamo ciò che scrisse a suo tempo il grande Leo Longanesi, senza aver potuto visionare i candidati del 2018: "A preoccuparmi non sono le idee, ma le facce". Buon voto a tutti!
Gianluca
Lettera 20
Dago darling, che effetto strano rivedere "La ragazza con la valigia" su RaiStoria e sentire che la "parmigiana" Claudia Cardinale parla con la voce di Adriana Asti in uno strano birignao teatral-meneghino. E non parliamo della voce dell'insignificante (ma osannatissimo) Jacques Perrin, che poi era quella (Massimo Turci) che avevano tutti i giovani uomini un po' problematici dell'epoca.
Saranno stati gli anni d'oro del cinema italiano, ma c'era il brutto vizio di doppiare tutti. Mentre a Hollywood, già all'avvento del sonoro, tutti rimasero felicemente sorpresi quando Greta Garbo riuscì a parlare in americano classico senza accenti svedesi ("Garbo talks") e così potè continuare la sua sfolgorante carriera. Onore e gloria alla Cardinale che poi si mise a parlare con la sua bella e personalissima voce.
P.S. Che fine ha fatto Pisapia? Mesi fa tutti i capital-sinistrati lo volevano con loro, sembrava fosse un nuovo salvatore della patria sinistrata (in tutti i sensi) , ora nessuno ne parla più. Spero sinceramente che goda di ottima salute e sia in un suo buen retiro intento a scrivere le sue Memorie sulla Milano bene "and more". Magari togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.
Magari memorie un po' controcorrente nella melassa buonista che ci travolge (ora anche Bibi Ballandi é già Santo!), anche se non pare sia tipo da scrivere qualcosa di piccante o sconvolgente, come alcuni memorialisti di un altro Ancien Regime, quello storico francese, come Tallemant des Reaux, Bussy-Rabutin o il sublime (anche se spesso perfido) Saint-Simon. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 21
Caro Dago, son rimasto sorpreso dal mio piccolo momento di “celebrità” alla Warhol.
Il signor Giuseppe mi ha chiamato in causa perché, a suo dire, mi lamentavo troppo (forse inutilmente), del fuoco di fila che la stampa e tv, stavano dedicando al M5S, per la questione rimborsi.
Ha citato un esempio che ricordo bene, di diversi anni fa. Direi che, il signor Giuseppe, è sceso in campo con la bicicletta, quando la corsa è tra automobili. Probabilmente dovrebbe ricordare che l’attenzione mediatica della dottoressa Capua, non fu come questa legata ai rimborsi, e che le “forze messe in campo” dal M5S non era certo simile a quello attuale usato contro di lui.
Ergersi a moralisti, di fronte ad una accusa gravissima, quella per la quale fu iscritta la dottoressa, nel registro degli indagati, mi sembra cosa assai diversa dello “smottamento operativo” di tv e giornali, riguardo soldi propri non rendicontati a dovere, da parte di alcuni e sottolineo, alcuni, grillini. Comunque, per venire incontro allo “sdegno” del signor Giuseppe gli offro un piatto nuovo.
barbara durso alessandro di battista
Anzi lo provoco chiedendogli cosa ne pensa della situazione della famiglia De Luca, che adesso vedono invischiato l’ex ormai assessore al bilancio del comune di Salerno (regno incontrastato del presidente della regione, papà De Luca), riguardo il traffico rifiuti e conseguenti appalti e mazzette.
Ora stare a disquisire sulle percentuali e sulle colpe mi sembra prematuro; ma se di fronte a queste immagini e questi discorsi, riteniamo che un milione di soldi propri, o peggio, un migliaio di euro che Ale Di Battista si è visto domandare come li avesse spesi nell’estate del 2017 dalla “vergognosamente giornalista” Merlino in quel canale chiamato La7, allora significa che il sistema di taratura del cervello, e delle priorità, va rivisto e riposizionato.
Non condanno a priori De Luca junior, ma mi aspetterei, per lo meno, per educazione professionale, il medesimo frastuono mediatico che è stato riservato ai cinquestelle, per cose non penalmente rilevabili ma che hanno prodotto, per risposta coerente, espulsioni e chiarimenti dal movimento stesso.
alessandro di battista a domenica live da barbara d urso
Se cominciare bene, significa essere a metà dell’opera, direi che l’approccio dei fustigatori “moralmente discutibili” che hanno dato addosso ai pentastellati nei giorni scorsi, sia per lo meno scarso, se non assente. Tutti, e ribadisco tutti, si son ben guardati dal condannare o esprimere giudizi sprezzanti e di condanna, cosa non evitata dopo “il servizio delle iene”. Adesso la magistratura deve verificare, deve indagare deve procedere. Se si fosse tenuto lo stesso atteggiamento “parsimonioso” di commenti e pregiudizi, probabilmente oggi parleremmo di altro. Ma i fatti, al momento sono questi.
Una politica ed una amministrazione che fa affari con la malavita organizzata e che trova spalla ed appoggio in personaggi dentro i palazzi e che da questo ne traggono doppio beneficio. Adesso attendo curioso quanto di questo verrà raccontato. Quanti ne trarranno le dovute conseguenze e agiranno, politicamente, in tal senso. Vedendo i presupposti, poco succederà. In Italia, a certi scandali, siamo abituati. Basta vedere chi siede, o sedeva, in Parlamento e chi concorre tra destra e sinistra. Incrociamo le dita, signor Giuseppe.
Benvenuti in Italia, terra di santi poeti e signor Giuseppe che vedono sempre la pagliuzza nell’occhio altrui, lamentandosene. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 22
Caro Direttore, ho letto l’articolo di Longoni su “ Il Giornale “ in merito alla città di Parma , la mia città , che nel suo giudizio viene accomunata per decadenza all’espressione di James Joyce su Roma che vive esponendo ai visitatori il cadavere della nonna ; all’inizio pensavo fosse uno scherzo , una sorta di rappresentazione allegorica di sua invenzione ma poi ho drammaticamente capito che la sua vera intenzione era quella di denigrare la “ sua “ città per quella mancanza di cultura che , invece proprio lui , nella sua lettera dimostra di non avere . Il termine cultura deriva dall’antico latino “ colere “ coltivare , fare crescere rifacendosi alla vita naturale , a quella natura che veniva definita “ Madre Natura “da cui l’aggettivo“ naturale “ espressione di armonia.
Nel tempo si è fatto strada un concetto più ampio creato da Kant alla fine del settecento in pieno periodo illuminista che con il termine di “ weltanshauung “ che stava / sta a significare il contesto socioculturale che caratterizza una società / civiltà in un dato periodo storico . Peraltro il termine “ socioculturale “ venne creato da Pitirim Sorokin , fondatore del dipartimento di sociologia di Harvard nel 1930 e maggiore studioso di storia e sociologia del secolo scorso che spero sia nelle conoscenze del dott. Longoni.
Queste precisazioni sono importanti per capire il contesto “ socioculturale “ in cui viviamo che non può essere banalmente espresso per valutare una società che opera in paese in cui la classe dirigenziale è fallita nei fatti proprio per mancanza di cultura ed in un contesto globale allo sbando facendo riferimento alle lasagne alla bolognese o ad una scodella di cappelletti .
Queste considerazioni sono l’esempio drammatico ed insolente di un giornalismo fatto sotto dettature spesso funzionale ad interessi esterni e strumentale in un periodo elettorale ad interessi particolari . Questo articolo è un’offesa al buon senso , alla vergogna che nessuno sa più cosa sia ed in dispregio di una fasulla democrazia che nasconde l’incapacità di pensare in modo creativo .
Il sig : Longoni mostra una superficialità di analisi ed una cattiveria insolita e purtroppo l’incapacità di capire che siamo di fronte ad una crisi antropologica e morale spacciata per economica che i l suo “ Giornale “, troppo preso dagli interessi politici non ha ancora capito e questo rappresenta , ancora una volta ,una deplorevole mancanza di cultura .
L’incapacità di capire la storia è il dramma della società moderna fatta di contemporanei che vivono alla giornata dimenticandosi il passato e le correlazioni che lo legano al presente ed aiutano a capire il passato , così se non proviamo a fare un serio esame di autocoscienza finiremo per confondere la cultura con la non – cultura dando un cattivo esempio ai giovani .
Il sistema occidentale è in crisi a partire dagli Usa che sono di fronte ad un contesto socioculturale esplosivo di fronte agli occhi di tutti ogni singolo giorno ; ma rimanendo al nostro paese , anche Parma ha i suoi problemi dovuti all’incapacità della classe politica del paese di governare il cambiamento , di affrontare il problema della scuola e dei giovani che hanno un futuro incerto , del sistema di welfare , dell’immigrazione , del ruolo in Europa e nel mondo globale e potremmo andare avanti ricordando come il termine “ progresso “ che una volta veniva rivestito di speranza oggi è solo la rappresentazione di confusa paura .
Se affrontiamo seriamente questi problemi allora , forse , proveremo a fare cultura nella speranza di non dovere augurare al sig. Longoni solo “ buon appetito “
Sempre con stima e speranza in una durevole onestà intellettuale ed in un sereno confronto di idee.
Fabrizio Pezzani