big raggi di maio

POSTA! - DI MAIO CITA DE GASPERI: “POLITICA VUOL DIRE REALIZZARE”. PERCHÉ NON LO SPIEGA ALLA RAGGI? - CALENDA, DA PICCOLO, HA AVUTO UNA PICCOLA PARTE NEL FILM TV PINOCCHIO. DA GRANDE, NEL PD SENZA RENZI, PUÒ RICOPRIRE IL RUOLO DEL PROTAGONISTA…

Riceviamo e pubblichiamo:

CARLA RUOCCO - DI BATTISTA - VIRGINIA RAGGI - LUIGI DI MAIO

 

Lettera 1

Caro Dago, da oggi chi non è vaccinato potrebbe restare fuori da scuole e asili. A metà marzo. Ma non era meglio aspettare giugno? 

Frankie Catrame

 

Lettera 2

Caro Dago, Di Maio cita De Gasperi: «Politica vuol dire realizzare». Perché non lo spiega alla Raggi?

Carlotto Buscemi

 

Lettera 3

Caro Dago, ”Politica vuol dire realizzare il bene comune", afferma Di Maio citando De Gasperi e la dottrina sociale della Chiesa. Dall'apriscatole all'aspersorio. Però si muova, Giggino, che la Santa Pasqua è alle porte.

Giorgio Colomba

 

mattarella malago luca lotti

Lettera 4

Dear Dago, Matteuccio dixit: "Ho visto piaggeria e viltà, ma non lascio il PD". E' quindi (ma non avevamo dubbi!) confermato da lui medesimo che è proprio il suo ambiente naturale, ci si trova come il moscone sul letame.

Ciao. 

Boanerges

 

Lettera 5

Dagovski, Speriamo Lotti vada alle primarie. Cosi lo sentiremo parlare per piu’ di 10 secondi.

valentina nappi 6

Aigor

 

Lettera 6

Caro Dago, alla pornostar Valentina Nappi non piace Salvini perché "Crea odio tra gli italiani". E allora ci pensa lei a seminare amore: vorrebbe l'africanizzazione dell'Italia e si farebbe togliere il clitoride e infibulare piuttosto che andare col leader leghista!

Max A.

 

Lettera 7

Caro Dago, Sharon Stone ha compiuto 60anni. La sequenza stracult in cui accavalla le gambe potrebbe diventare la bandiera del movimento "#metoo"?

Fritz

 

Lettera 8

Caro Dago, ma davvero l'Ue intende giocare al rilancio sui dazi con Donald Trump? Vuole che ci faccia neri prima che gli europei vengano sostituiti dagli africani?

A.B.

antonio razzi

 

Lettera 9

Per avere una sia pur pallida idea del non più tollerabile livello di indecenza raggiunto dalla politica italiana, basti pensare che nel mio libro paga di contribuente il posto di uno statista della statura di Razzi Antonio è stato preso dal logodiarroico Sgarbi Vittorio

Santilli Edoardo

 

Lettera 10

Caro Dago, Calenda, da piccolo, ha avuto una piccola parte nel film TV Pinocchio. Da grande, nel PD senza Renzi, può ricoprire il ruolo del protagonista.

BarbaPeru

 

carlo calenda tessera pd con maurizio martina

Lettera 11

Dagovski,

Direzione PD post-elettorale. Renzi chi?

Aigor

 

Lettera 12

Caro Dago, la Gabanelli è abbastanza scafata per sapere che i dati del Viminale da lei riportati non registrano i crimini commessi nel paese ma solo quelli denunciati. Quindi perché un lungo articolo che parte da un presupposto errato?

Pino Valle

 

Lettera 13

Per avere una sia pur pallida idea del non più tollerabile livello di indecenza raggiunto dalla politica italiana, basti pensare che nel mio libro paga di contribuente il posto dello statista Razzi Antonio è stato preso da un logodiarroico : tale Sgarbi Vittorio.

Santilli Edoardo

 

Lettera 14

Gentile Dago TV, non riesco a capire che cosa abbia di tanto trascendentale La gentile sig.ra Leosini che oltretutto è andata a rimestare quel m....io di Avetrana la qual cosa è solo per persone morbose del che mi sembta l'Italia non ne sente propeio il bisogno.

Cordialità Pic

 

Lettera 15

Caro Dago, Renzi continua a sostenere di aver vinto la battaglia sulla flessibilità con Bruxelles. In realtà non si è trattato nemmeno di un baratto, visto che la parcella della provvisoria cecità sui conti in cambio dell'accoglienza di tutti i migranti sta per essere presentata al futuro governo.

giorno dei morti in messico

Daniele Krumitz

 

Lettera 16

Caro Dago, vorrei dire, soprattutto ai giornalisti, che il Messico si trova nell'America Settentrionale e non in America Centrale! In pochissimi sanno che il primo nome ufficiale del Messico fu proprio "America Settentrionale". Ciò si evince anche dal titolo del primo documento legale messicano dove si proclama la separazione di gran parte della Nuova Spagna dalla Spagna: Atto solenne di dichiarazione d'indipendenza dell'America Settentrionale. In definitiva, studiate la geografia! E pure la storia!

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 17

Gentil Dago, Nonno Berlusconi, 81 anni, in campagna elettorale, su Gigino Di Maio, 31 anni : "Un ignorantone, non laureato, capo di una setta". L'ex Cav. ieri, intervistato da "La Stampa", come una Costamagna qualunque : "Il Pd sostenga il governicchio a guida Di Maio !". E voi chiamatelo....Grillusconi...Ossequi.

Pietro Mancini

 

Lettera 18

Virginio Merola

Dago insigne, dopo che il sindaco Pd di Bologna Virginio Merola, in un sussulto di dignità post-traumatica ha definito le primarie "una puttanata", ecco, vorremmo dire che lo si era capito sin da subito che quel metodo di selezione del personale, presentato come grande prova di democrazia, in realtà era una farsa o tuttalpiù un metodo astuto per far cassa sulla pelle degli adepti.

 

Due o tre milioni di (finti) voti fatti convergere dall'apparato ex-Pci sul designato di turno, non potevano che portare al disastro attuale, insomma la selezione o è vera oppure ti ritrovi con Renzi, Orfini, la Boschi, gente così. Bene, le avranno ascoltate le parole di Merola? Per il bene della democrazia in Italia lo speriamo, poi magari possiamo trattare delle "parlamentarie" grilline via web, quanto di più partecipativo e genuino si potesse escogitare. Infatti è scaturito Giggino Di Maio.

Gianluca

 

mao tse tung

Lettera 19

Renzi è vendicativo, speriamo non abbia cambiato carattere, li deve mandare a spigolare, e chi se ne importa se il  PD esplode, si facciano i governi loro, gli statisti che illudono i poveracci: massì  800 euro a tutti anche ai Mariuoli che spacciano, così hanno più tempo e già che ci siamo facciamo anche navi di neri senza documenti che fanno crociera da un porto all'altro in attesa di trovare chi se li prende. Devono essere denunciati per abuso di credulitá popolare. Ci hanno presi per fessi. Vergogna... Ma dibattista non doveva andare in Amazzonia?

Vendikator

 

Lettera 20

MAO TSE TUNG

Daghilluminato caro, a sessant’anni esatti dal “Grande balzo in avanti” di Mao Tse Tung, che causò un genocidio della popolazione cinese (30 milioni di morti stimati, ma il numero vero non lo sapremo mai) il moderno batjuska Xi Jinping la scorsa settimana ha fatto il “Grande balzo indietro”....nel tempo: proprio come all’epoca di Mao, d’ora in poi il presidente cinese (dicasi dittatore a tutto tondo) resterà in carica a vita.

 

Purtroppo l’unica differenza rispetto a sessant’anni fà, è che oggi il “pianeta Cina” è una potenza militare, commerciale e finanziara a livello mondiale con cui tutti, ogni giorno, dobbiamo fare i conti; motivo per il quale ora, ancor più che al tempo dell’invasione del Tibet, anche il solito inutile strapagato ONU continua a restare in silenzio davanti ad ogni tipo di nefandezza (non solo cinese, beninteso).

 

In questo contesto, qualora al regime cinese venisse voglia di organizzare a breve un revival di disastri, genocidi e porcherie di ogni genere (come spesso avviene nella migliore tradizione dei totalitarismi retti a vita da una sola persona), mi sa tanto che stavolta a pagare il conto della festa non saranno solo i cinesi.

Grazie per lo spazio, un saluto e a presto

Timbrius

 

renzi boschi

Lettera 21

Caro Dago, ormai è ufficiale: il Bomba è irrecuperabile. L'uomo è incapace di apprendere alcunché dai propri errori: basta leggere l'intervista che ha rilasciato ad Aldo Cazzullo sul Corrierone per rendersene conto. Non una parola di scusa per aver portato la sinistra al peggior risultato elettorale della storia repubblicana, non un accenno di autocritica, non un abbozzo di analisi del voto: solo arroganza e rabbia.

 

Arroganza, nel rivendicare il miglioramento dell'economia (come se la ripresa mondiale, cui l'Italia si è faticosamente agganciata come vagone di coda, fosse merito suo), nell'intestarsi personalmente i voti di tutti quelli che hanno detto sì al referendum, nel pretendere che il Pd lo segua in una lunga e non si sa quanto fruttuosa traversata del deserto; rabbia, nel prendersela con i sabotatori interni, a cominciare da quelli che "non hanno neanche proposto il voto sul simbolo del Pd, ma solo sulla loro persona" (Paolo Gentiloni, è ovvio), con gli italiani che hanno respinto la sua riforma costituzionale (ancora non vuole capire che era scritta coi piedi), con le persone servili che sono state le prime a voltargli le spalle (ma guarda...): ci manca solo che, come Giuseppe Saragat nel 1953 dopo la sconfitta della legge truffa, accusi il destino cinico e baro... Insomma, tutti colpevoli, tranne lui stesso.

boschi renzi

 

E poi quel minaccioso accenno "se per caso in futuro dovessimo tornare": che ricorda tanto le lugubri scritte "Ritorneremo!", con le quali un tempo i neofascisti sporcavano i muri dei quartieri bene di Roma Nord, allora neri proprio come oggi sono rossi. Per fortuna, l'auspicio renziano rimarrà, proprio come quelle scritte sui muri, la speranza vana ed irrealizzabile di gente sconfitta, che, come i nobili emigrati al tempo della rivoluzione francese, nulla aveva imparato e nulla dimenticato; e, soprattutto, nulla aveva capito. Fedetico Barbarossa

 

Lettera 22

Dago darling, ennesima fiera (Tempo di Libri) del libro scritto o tradotto in italiano a Milano, per la gioia inciuciata di Rep, Inge Feltrinelli e Marina Berlusconi di Mondazzoli. Una grande città cosmopolita (e melting pot abbastanza ben riuscito prima che Sala & Bonino manifestassero per avere più migranti) che NON ha una libreria internazionale e che costringe i lettori multilingue di gusti un po' difficili come me ad andare alla nuova Chiasso, che non é più quella fisica svizzera di Arbasino, ma Amazon.

MARINA BERLUSCONI

 

Lettori che non s'accontentano del tanto pompato Sepulveda o che ne hanno le palle e le tette piene di Virginia Wolf (esattamente come, in altro settore, di Frida Kahlo). RaiEiar ha informato che il prezzemolone Sepulveda non era presente a detta fiera per motivi di famiglia, mentre era ben presente un "dittatore" come Paolo Mieli che ha occupato tutto l'occupabile in RaiStoria. 

 

Sfido io che i giovani disertano le librerie quando la "pessima scuola" li ha allontanati per sempre dai libri imponendo loro di leggere autori difficili come Kafka (e forse Sartre) nei primi anni di liceo. E poi i tempi sono cambiati (specie per colpa o merito di Infernet) e suppongo che anche in Siberia nessun giovane abbia la pazienza di leggere (senza saltare qualche pagina) i pur sublimi capolavori di Tolstoj o Dostoevskji. 

 

Inge Feltrinelli e Hemingway

Quando si dice celebrare i moribondi! Come l'allettato PCI che a tutt'oggi é l'unico partito sopravissuto (cambiando spesso nomi e scopi) a Mani Pulite e alla caduta della Prima Repubblica. Forse Di Maio e Salvini saranno fuochi di paglia, ma almeno nella Storia avranno il merito di aver accorciato l'accanimento terapeutico su una formazione politica senza più basi se non quella dei bobos privilegiati che vivono nelle loro torri d'avorio (qui a Milano anche nei dintorni di Via Salvini, fermata Metro di Palestro, "of all places"!!!), della lotta ai fantasmi di morti sepolti (e condannati dalla Storia) quasi una secolo fa,  ecc. ecc. Rip 

 

P.S. Tutti i "luminari" (anche esterni come Max d'Alema!) che accorrono al capezzale del PD, mi ricordano i luminari della facoltà di medicina di Parigi che "uccidevano" i piccoli pazienti reali a forza di salassi, clisteri ed emetici. E sempre sia lodata Madame de Ventadour che salvò il piccolo Luigi XV sottraendolo alle loro cure per poi passarlo (da adulto) alle "fort ravissantes" cure delle Madames de Pompadour prima e Du Barry poi. 

Natalie Paav 

 

Lettera 23

alex grey valentina nappi

Allora lo fai apposta, Dagospino! Ma come? Sto a rubare tempo al lavoro per scrivere qualcosa che non siano le solite banalità del pensiero unico, apro il sito e cosa vedo per prima cosa. Una senza pudore e senza anima, che metti in bella mostra e che ospiti con titoli a dir poco vomitevoli, fuori da ogni minimo senso della morale, della correttezza, del buon gusto, della civile relazionalità ( servizio che mi ferisce profondamente!). 

 

Una che dovrebbe essere denunciata ed imprigionata come usano in Africa per le sue pari e buttate via le chiavi. Altro che africanizzazione: dovrebbe essere lei sparata in Africa a calci in culo.  Ma vale la pena scrivere qualcosa in questo letamaio aperto e superalimentato?  Non lo so, penso di no. Avevo in testa una decina di argomenti, eventi, prese di posizione, frasi dette da tizio o da caio che andrebbero messe nella loro giusta luce per distillarne l'essenza luciferina, ipocrita, malsana. Ripeto: ne vale la pena? Mi trovo in difficoltà.

 

alex grey valentina nappi 4

Vorrei lasciar perdere,ma  poi il senso del dovere mi attanaglia. Due cose solo. La prima riguarda la vicenda Astori e la seconda GilettiMoretti. Ieri sera guardavo la Domenica Sportiva presentata dalla killer di Antinelli, lo spilungone relegato dalla casa madre Rai femminista a fare il portamicrofono a bordo campo: dopo una settimana astorizzata, sentire e vedere ancora tutta una sequenza di incredibile retorica sparata dal clown e dai suoi compagni di scrivania, mi ha fatto cambiare canale. Cambio e vedo GillettiMoretti che presenta in pompa magna tale Rocco Siffredi, il personaggio deteriore che ha saputo farsi passare per persona normale e addirittura seria, pur facendo un'attività orribile, distruttiva, immonda.

 

Un'attività che dire diabolica è esatto: rappresenta uno dei cardini del Male di questa nostra società che ne è avvolta, ne è permeata in maniera tale che ormai la più tenera gioventù ne viene ghermita e massacrata, già deprivata com'è di ogni  spiritualità. Ebbene questo figuro, con una faccia di bronzo totale, supportato dal cicisbeo GilettiMoretti ha avuto l'ardire di fare la lezioncina morale (la sua sozza morale) dicendo che la scuola deve fare più educazione sessuale (sic!).

 

tori black rocco siffredi

Cioè, in buona sostanza lui farebbe un'attività di livello, sociale, benemerita (hanno fatto vedere donne come cagne in calore quando aspettano il maschio) ed è quindi una persona positiva, un maestro di vita mentre la scuola e la famiglia non fanno il loro dovere. Certo non fanno il loro dovere, ma che lo dica questo satanico figuro che fa della pornografia il suo vivere è il colmo.

 

Per questa rimpatriata Giletti Moretti - si vedeva che era in imbarazzo, perchè ci vuole stomaco anche per un cicisbeo  a presentare un simile personaggio e in più dargli corda e spazio - si merita tutta la disapprovazione e idealmente uno sputo in faccia. Torno adesso alla Domenica Sportiva: dicevo della retorica che per una settimana ha invaso l'Italia a seguito della morte dello sfortunato Davide Astori. Intendiamoci: si tratta di una disgrazia grande, di una perdita significativa vista anche la caratura morale del personaggio sportivo, di una formidabile ferita per la sua famiglia, per i suoi cari. Tutto giusto, tutto nobile.

 

ROCCO SIFFREDI CICCIOLINA

Quello che però non va è la retorica che ne è seguita, ossia il fiume di parole sprecate in luogo di un composto ricordo, di una silenziosa vicinanza alla sua famiglia, alla sua squadra. Perchè tutto questo vociare, tutto questo movimento, questo florilegio di immagini,  di parole tutte uguali, tutte nel segno della stessa direzione: un campione, uno troppo giovane per morire, uno che non doveva essere toccato dalla morte. Come se altre morti di giovani non fossero altrettanto degne di ricordo, di presenza, di commemorazione.

 

Mi vengono alla mente solo due esempi recenti: Pamela e Jessica. Due ragazzine massacrate - non decedute - ma massacrate da belve umane. Una sorte maligna e maledetta. Non mi pare che queste vicende siano state seguite con la stessa attenzione, con la stessa insistenza, con la stessa retorica. Eppure anch'esse sono da mettere sullo stesso piano di Astori, nel senso che si tratta di giovani vite perdute: nel caso di Astori per tragica fatalità, negli altri due per mano assassina.

 

rocco siffredi satisfyer sex toy

Mi sarei aspettato anche qui la ossessiva cura delal Rai e delle tv in generale. Mah! Probabilmente il calcio è un mondo a sè, troppo importante per trattarlo in maniera normale. Basta vedere anche la cerimonia funebre celebrata dal Cardinale di Firenze - e qui sono d'accordo con Socci - che non ha minimamente parlato (e siamo in Chiesa, per una funzione cattolica) di anima, di Provvidenza, di Eternità, del Volere del Signore, di Resurrezione. Perchè?

Luciano 

 

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