POSTA! MISERICORDIA QUA MISERICORDIA LÀ, MA ALLA FINE L'AMBASCIATORE FRANCESE "FINOCCHIO" IL VATICANO NON L'HA PROPRIO VOLUTO - SULLA MORTE DI REGENI GLI EGIZIANI AVRANNO DATO UNA VERSIONE PER OGNI GIORNO DELL'ANNO
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, Draghi: "Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l'Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock". Ma che cos'è, l'invito a Renzi a preparare le valigie?
Salvo Gori
Lettera 2
Caro Dago, se da una parte ci sono i Le Pen e dall'altra i famigliari di Mao, vuol dire che Panama Papers abbraccia l'intero arco mondiale della politica. Soprattutto quelli che al momento si scandalizzano di più, fingendo di avere in cantiere rimedi drastici. La Clinton dovrebbe aver vergogna per il solo fatto che parlando un'ora guadagna 250 mila dollari. Ma ci vogliamo rendere conto dell'enormità della cosa?
Bobby
Lettera 3
Dago: perché mai la Royal non si rivolge a Bolloré, che si occupa di auto elettriche già dal 2006? d.c.
Lettera 4
Caro Dago, "non mi puoi trattare come una sguattera del Guatemala...". Ministro Guidi del governo piddino Renzi dixit. Restiamo in attesa che la pletora di aedi politicamente corretti - veterofemministe, neopauperisti, terzomondisti, comunisti - si stracci pubblicamente le vesti. Se non ora, quando?
Giorgio Colomba
Lettera 5
Caro Dago, tutti a scandalizzarsi per il figlio di Riina da Vespa. Però della Boschi ministra, dopo quello che ha fatto suo padre nessuno dice nulla.
salvo riina a porta a porta da bruno vespa 7
Max At.
Lettera 6
Caro Dago, ma è più sano de-mente lo spettatore dell'Isola dei Fangosi o il progressista anti berlusconiano che rimane spettatore quando Renzi infanga la magistratura?
Licio Ferdi
Lettera 7
Caro Dago, tutti contro Vespa solo perché il figlio di Riina non si è mai fatto fotografare col Ministro Delrio...
Pop Cop
Lettera 8
Stimato Dago,
salvo riina a porta a porta da bruno vespa 5
mi sono imbattuto nel video in cui il nostro "Caro Premier” tenta goffamente di dare la mano al re di Norvegia, non venendo ricambiato in quanto il protocollo prevede che sia lui a fare questo gesto per primo. Stanno cambiando l’Italia, dice lui: vero, uno come Andreotti non si sarebbe mai concesso un errore del genere. Spero in una prossima visita della Regina d’Inghilterra, in maniera che Matteo nostro possa darle una pacca sulla spalla chiedendole “How do you do, dear Eliza?".
salvo riina a porta a porta da bruno vespa 6
Bob
Lettera 9
Spett.Dago ho notato in tv che quando inquadrano il sig Renzi i dietro al pc in primo piano si vede il logo di Apple non è che il suddetto faccia pubblicità alla nota marca americana a proposito di lobby. Buona giornata
Franco
Lettera 10
Caro Dago, ormai Renzi è tutto "Teppa" Rossa e oro nero.
Dirty Harry
Lettera 11
Caro Dago, alla fine sulla morte di Regeni gli egiziani avranno dato una versione per ogni giorno dell'anno.
U.Delmal
Lettera 12
Caro Dago, Renzi in visita a Napoli. Per rimettere "in moto" il Vesuvio?
Giovanni Reese?
Lettera 13
Caro Dago, Padoan parla di «ripresa sotto le aspettative». Frutto del Governo sotto-Boschi.
Oreste Grante?
Lettera 14
Caro Dago, petrolio. Una volta c'erano le Sette sorelle, oggi ci sono Renzi, Boschi, Guidi e... Gemelli.
Lidiano Pretto
Lettera 15
Caro Dago,
Meno male che c'è Bruno Vespa che invece di pettinare bambole e giaguari, domanda diretto al figlio del boss Riina: "Che cos'è la Mafia?" e quello senza scomporsi o sudare risponde candido: "Non lo so". Grazie alla Rai abbiamo assistito ad un momento di Poesia allo Stato puro.
E poi alla fine è arrivato anche lo scoop: Totò Riina è un nome d'arte. Lo hanno creato come "acronimo" i giornalisti. Fosse per il mio compare Mario Di Mauro (che ricorda bene l'ironia di Peppino Impastato) Riina dovrebbe essere candidato al Nobel per la letteratura. La lettera, anzi il pizzino conterrebbe la "proposta che non si può rifiutare", e poi la facciamo firmare anche a Bruneo.
Baciamo le mani
Fabrizio Grasso
Lettera 16
In questo periodo di grande fervore religioso quasi medievale abbiamo una nuova traduzione in italiano del Talmud, e sarebbe interessante sapere se è la versione originale o è stato in qualche modo edulcorato, perche i Fratelli Maggiori quanto ad odio e disprezzo del loro prossimo non hanno mai avuto niente da invidiare a nessuno. Non molto diverso dunque da quello che si trova scritto nel Corano ( Maometto si sarà pure ispirato a chi è venuto prima di lui no?) anche se gli esegeti di entrambe le parrocchie si affannano a trovare interpretazioni improbabili a frasi pesanti come pietre.
Glider
Lettera 17
Caro Dago, misericordia qua misericordia là, ma alla fine l'ambasciatore francese "finocchio" il Vaticano non l'ha proprio voluto tra i piedi. Hollande ha dovuto piegarsi di fronte alla potenza di Iddio. Reagiremo allo stesso modo se il Papa cercherà di "imporci" i migranti.
Sandro Celi
Lettera 18
Gentile Redazione di Dagospia, come sempre accade quando una persona viene interrogata dal Magistrato, si mette in risalto che la persona in questione "...ha risposto a tutte le domande...". Mi viene un dubbio: è un interrogatorio o un esame universitario?
Se si risponde a tutte le domande si prende un bel voto?
Condoglianze all'Italia.
Il samurai
Lettera 19
Gentil Dago,
Forse, per essere seguito da un maggior numero di telespettatori, don Salvo Riina, figlio di Zu Totò, avrebbe dovuto darsi alla latitanza. E farsi intervistare da una troupe della compagna Sciarelli, ex tele-Kabul, conduttrice di "Chi l'ha visto ?", i cui ascolti, ieri, hanno asfaltato quelli del salotto televisivo dell'eterno don Bruno nazionalpopolare, non ossequioso ma neppure troppo incalzante e "cazzuto" con il rampollo del boss.
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 20
Caro Dago,
leggo oggi che si starebbe profilando la possibilità di costituire due diverse joint venture che gestiscano due reti a banda larga di cui una, direi, a partecipazione pubblica vedendo l'ENEL tra i suoi attivi cofondatori con Wind e Vodafone. E non potendo sussistere due società che gestiscano due reti a banda larga, ancora una volta la Telecom sarebbe costretta a disfarsi di posti di lavoro.
presentazione nuovo logo enel (3)
E non sarebbe certo la prima volta che Telecom pagherebbe il fio delle ambizioni personali e politiche di presidenti del consiglio che pensano più alla gestione del proprio potere personale che del bene pubblico! Accadde già coi due governi D'Alema quando mai fu spiegato il senso di svendere a debito ai "capitani coraggiosi", tanto apprezzati allora dal Presidente del Consiglio, la Telecom, per costituire analoga azienda pubblica di comunicazione via ENEL dalemanizzata (e disumanizzata) la WIND.
Mi sembra che al di là dei contrasti di facciata i metodi di gestione del potere di D'Alema e Renzi si somiglino assai! Perché non si vede davvero la necessità che lo Stato gestisca grandi processi tecnologici e industriali e non si limiti a controllare la correttezza gestionale e tariffaria, magari con authority che facciano davvero il loro mestiere, di quelli già costituiti da privati magari, per una volta, per fare gli interessi dei cittadini e non quello dei singoli esponenti politici al governo!
Cordialmente.
Bruna Gazzelloni