POSTA! - PAPA BERGOGLIO RICEVE ERDOGAN CHE HA NEGATO IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI E NESSUNO FIATA. SE AVESSE INCONTRATO UNO DEI DITTATORI CHE NEGA L’OLOCAUSTO DEGLI EBREI CI SAREBBE STATO LO STESSO SILENZIO?
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, apprensione in Italia per la speculazione internazionale sul risultato delle elezioni. Preoccupa, soprattutto, l'Effetto (Davide) Serra.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, pare che la sua tesi di laurea sia statia copiata. Allora possiamo affermare che Marianna Madia è la “brutta copia" di un ministro?
Yu.Key
Lettera 3
Caro Dago, per Grasso il rimpatrio dei clandestini sarebbe una "sparata da cabaret". In verità l'unico comico in giro sembra lui, visto che rimandare a casa i migranti illegali è esattamente quel che ha deciso di fare Israele un mese fa. Biglietto aereo e 2.900€ a testa. Per chi rifiuta c'è il carcere.
Fritz
Lettera 4
Amazon deve purtroppo accendere un cero a Macerata. Non ci fosse stato quel dramma, i media starebbero ancora tutti a sproloquiare su “braccialetti” e rispetto di etica.
Giuseppe Tubi
Lettera 5
Caro Dago, a sinistra continuino pure a fare i furbi sul razzismo che loro stessi fomentano con l'irresponsabile politica di apertura a tutti i migranti senza limite. Poi vedremo se il 5 marzo rinsaviscono....
Sergio Tafi
Lettera 6
Caro Dago, mentre cento giornaliste italiane rivendicano di poter fare carriera senza darla via, chi si cura del subisso di cariatidi che non vedono l'ora di darla via, ma nessuno se la prende?
Giorgio Colomba
Lettera 7
Caro Dago, Luca Traini in cura dallo psichiatra e col porto d'armi. Perché da noi non è come in America che chiunque può avere una pistola: solo chi ha problemi psichici!
Jantra
Lettera 8
Caro Dago, mentre i Philadelphia Eagles trionfano in America nel Super Bowl, in Italia la sinistra trionfa nelle Super Balls sull'integrazione dei migranti!
Maxi
Lettera 9
Caro Dago, il Papa è un tenerone: a Erdogan ha donato un medaglione con un angelo. Così potrà mostrarlo a tutti quelli che ha incarcerato...
Ezra Martin
Lettera 10
Caro Dago, a quanto pare dall'incontro in Vaticano con Bergoglio Erdogan serberà solo bei ri-curdi...
Egisto Slataper
Lettera 11
Caro Dago, una 18enne romana è stata fatta a pezzi da un clandestino nigeriano, 6 o 8 neri sono rimasti feriti da un folle che si è messo a sparare per rappresaglia, ma domani parte il Festival di Sanremo. La famosa attenzione della sinistra per il "sociale"!
L.Abrami
Lettera 12
erdogan papa francesco bergoglio
Caro Dago, che intelligenza superiore Obama! Mentre Cina, Russia e peggio ancora Corea del Nord - e fra dieci anni pure l'Iran grazie al brillante accordo sposorizzato dallo stesso Barack - erano liberi di sviluppare i propri armamenti nucleari, il primo Presidente nero degli Usa provvedeva a disarmarmare scientificamente di persona il proprio Paese. E poi volete che la sinistre mondiali, da sempre antiamericane, non elogino il babbeo?
Baldassarre Chilmeni
Lettera 13
Caro Dago, è tanto preso a monitorare la "purezza" dei candidati dei partiti avversi al M5S che Travaglio non s'è neppure accorto che il suo socio al 4% è di Forza Italia: che figura da pollo!
Ranio
emanuele dessi picchiare un rumeno
Lettera 14
Caro Dago, nessuno dei vertici dello Stato, da Mattarella, a Grasso, a Boldrini, a Gentiloni ha sentito la necessità di fare una telefonata alla mamma di Pamela - la diciottenne uccisa e fatta a pezzi da un clandestino nigeriano - per dirle una parola di conforto. Ma al "servizio" di chi sono questi? Degli italiani non sembra...
P.F.V.
Lettera 15
Gentil Dago, Impresentabili : Perchè Donna Lilli Gruber, 61 anni, non organizza un "faccia a faccia", su la 7 TV, tra don Armando Cesaro, 66 anni, indagato a Napoli, imbarcato da donna Mara Carfagna, 42 anni, nella lista campana di Forza Italia, e don Emanuele Dessì, candidato M5S al Senato, che sborsa la mega-somma di 7 euro, al mese, per pagare, a Frascati, l'affitto della casa del Comune, all'insaputa di Gigino Di Maio, 31 anni? Il premio per chi uscirà vincitore: un vassoio colmo di polpette, cucinate, comme il faut, dalla moglie di Gigino 'a purpetta, madre di Armando 'a purpettina...
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 16
Caro Dago, Istat cambia il paniere per agggiornare l'inflazione inserendo i frutti esotici , gli aspirapolvere automatici, che come tutti sanno sono utilizzati dalle massaie e dai pastori nel supramonte in barbagia e ..nelle malghe sulle alpi....!!!...così il PIL farà un bel balzo di + 10 % ...grazie a renzi...
ciao ALE
Lettera 17
Traini, il terrorista di Macerate, viene in qualche modo giustificato, perchè, comunque, gli africani sono un problema. Tutti buoni a dare calci allo "scicato" (traduzione dal siciliano: straccione, pezzente), tanto non rischi niente. Li vorrei vedere questi coraggiosi indignati per il problema immigrazione, comportarsi allo stesso modo con il problema (molto più grave) delle mafie, e imbracciare fucili e lupare e sparare all'impazzata a Corleone, a Castelvetrano, a Platì, o a Casal di Principe, contro i compaesani di Totò Riina, di Messina Denaro, di Zagaria o degli ndranghetisti. Lì si cacano e, improvvisamente, la responsabilità penale diventa personale. Naturalmente negri esclusi.
Gaetano Il Siciliano
Lettera 18
INNOCENT OSEGHALE MACERATA LUCA TRAINI
Caro Dago, dunque, secondo una ricerca americana, in quel paese i belli starebbero per lo più a destra: infatti la bellezza si accompagna molto spesso alla ricchezza e al successo (o viceversa), e chi sta meglio tenderebbe ad avere idee destrorse. In Italia, però, le cose stanno diversamente: secondo un interessante sondaggio Swg, le classi agiate nel nostro paese votano per Pd e Liberi e Uguali in misura percentualmente assai più elevata che l'insieme della popolazione, mentre il gradimento di queste formazioni tra i più disagiati è minimo; situazione opposta per 5Stelle e Lega, mentre il consenso per il Berlusca è equamente interclassista.
Corollario inevitabile è che da noi la bellezza è "de sinistra": i benestanti atletici e sorridenti stanno con Renzi e la Boldrini, i disgraziati obesi e "senza denti" (memorabile definizione con cui il presidente francese Hollande, socialista, indicava i poveri) restano a Di Maio e a Salvini. Insomma, se, con buona pace dei repubblicones, la sinistra ha perso la superiorità morale, le resta, se non altro, la superiorità estetica. Federico Barbarossa
Lettera 19
Caro Dago, qual è la differenza tra il filo-nazista Luca Traini che spara sui neri a Macerata e il nazi-islamista Recep Tayyip Erdogan che spara sui curdi e su tutti i suoi oppositori? Per quale motivo il primo finisce (giustamente!) in galera mentre il secondo viene accolto in pompa magna da Mattarella, da Gentiloni e dal Papa? Ci rendiamo conto che mErdogan è un dittatore feroce e spietato non dissimile da Pinochet, Franco, Salazar e Papadopoulos? Anzi, a mio avviso è pure peggio di questi citati in quanto il suo regime è islamico.
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 20
Dago darling, un tempo (da Baudelaire e dintorni in poi, e persino durante il ventennio fascista), i paradisi artificiali (droghe varie) erano riservati ai ricchi e agli artisti "maledetti". Ora nella società globale, liquida e aperta, tanto cara a Soros & Co (Bonino inclusa), tutti (quando si dice l'uguaglianza!) possono entrare in detti paradisi per pochi soldi e ognuno può avere il suo pusher di fiducia (quasi un angelo custode) con il tacito OK dei bobos e delle vestali sedicenti progressiste.
E non c'é città o cittadina che non abbia il suo boschetto o piazzetta o "cul de sac" della droga. Gli stessi bobos e vestali che si lamentano per il braccialetto elettronico di Bezos, ma in tante altre loro pratiche e "report" fanno di tutto per favorire le nuove forme di schiavismo sia bianco sia nero. Gli stessi bobos e vestali che denunciano che una esigua minoranza detiene la stragrande maggioranza delle ricchezze mondiali, ma poi fanno di tutto (con largo uso di fake e "hidden" news) affinché tale minoranza abbia ancora di più.
P.S. 1) Detta in parole povere, i bobos (borghesi-bohéme), di cui in Italia sono massimi portavoce le vestali di Largo Fochetti) vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.
2) Hai visto che trionfo il viaggio dell'imperial Macron in alcune delle sue "colonie" africane? Ha persino "donato" 15 milioni di euro al Senegal per proteggere qualche sua spiaggia dal "surriscaldamento globale". Quanta neve quest'inverno sulle montagne del nord, così tanta che la solita Coldiretti ha cominciato a "piangere" per reclamare i danni. La stessa Coldiretti che fine a pochi mesi "piangeva" a dirotto per la siccità. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 21
Caro Dago, lo avevamo aspettato per tanto tempo, tra problemi fisici e giudiziari, ma ora finalmente, LUI, è tornato. Non mi riferisco a personaggi che in questo periodo sono in voga nei cinema italiani (il film “sono tornato” sembra stia riscuotendo un ottimo successo di pubblico), ma al nostro “maimortoperdavvero”, al secolo Silvio da Arcore.
IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI
Malgrado gli svenimenti o i problemi di affaticamento fisico e mentale, è tornato lucido come e più di prima. Capisco che i critici, quanto alla lucidità del personaggio, potrebbero obiettare che tanto lucido non lo è mai stato, ma tant’è, la politica italiota offre, tra i refusi di magazzino, anche questo campione. E non vuoi che, in un paese nostalgico come il nostro, un personaggetto (grazie mio guru De Luca presidente della Campania), non rientri dalla porta principale a parlare delle medicine che LUI, e solo LUI, possiede per sanare questo stato italiano, malato terminale?
Se siete seduti, potrei anche parlare dell’ultima sua boutade elettoralistica. Il ponte sullo stretto! Lo so, non ve lo sareste aspettato, ma è solo una reazione ipocrita.
L AUTO BLU DI VINCENZO DE LUCA TAMPONA CONTROMANO UNO SCOOTER A SALERNO
Per anni abbiamo assistito agli spettacoli dei maghi, Silvan e Binarelli in primis, che pur facendo sempre le stesse cose, ci lasciavano allibiti e sorpresi ad ogni replica. E se Silvio da Arcore, rispolvera il plastico del progetto inutile e faraonico, estraendolo dal cilindro, come un coniglio bianco, perché essere sospettosi?
Un ponte, che è fondamentale per la rinascita dell’economia (su questo punto non ha specificato se fosse quella italiana o mafiosa), e per lo sviluppo dell’isola e del mezzogiorno, realmente allo sbando. Un ponte tra Messina e Reggio Calabria.
A proposito di Reggio Calabria; il nostro da Arcore, ha “declinato” l’offerta del tribunale della città, chiedendo di non essere presente quale testimone al processo ad un suo ex ministro.
Il processo contro Scajola, ex ministro di Forza Italia, chiamato in causa per aver agevolato la fuga all’estero dell’onorevole Matacena, anche lui deputato forzista, e scappato in Libano prima e Dubai dopo, malgrado la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. La motivazione della “rinuncia a testimoniare”, questa volta, non è di carattere fisico (come per il processo Ruby), ma di carattere politico. Lui condannato ed ineleggibile, desidera essere contattato dopo il 4 marzo. Senza di LUI, la destra, probabilmente, non vincerebbe.
Ed una occasione così, quando ricapita. Queste, con ogni probabilità, saranno le ultime sue corse politiche, e vivere la vecchiaia con la sicurezza che non verrà toccato da inchieste penali o, senza subire assalti dai populisti dei 5 stelle, sarebbe il premio di una carriera votata… a sé stesso! In attesa che si dipani la matassa, e che la giustizia sia uguale per tutti (un signor Rossi sarebbe stato prelevato dai carabinieri) incrociamo le dita.
Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e ponti sullo stretto resuscitati da testimoni che non vogliono testimoniare. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 22
Oh! Dagospino vestito di nuovo come le bacche ....parafraso poesie antiche a mò di camomilla, perchè a incacchiarsi oggi come oggi è facile, facilissimo, direi giocoforza.
Oggidì non incazzarsi vuol dire avere facce come il culo, facce di merda, facce di chi a parole - come i farisei più sporchi cercavano di indurre Nostro Signore all'errore per poi cercare di annullare tutta la Sua Parola e la Sua Opera - ti dice delle cose ma in realtà guarda al moscerino nell'occhio altrui e sopporta alla grande la doppia trave sua, una in faccia e l'altra nel didietro, come se nulla fosse!
C'è da rimanere basiti di fronte a tanta spudoratezza, tale da togliere il fiato. Ecco il motivo della camomilla. Lasciamo perdere gli sciacalli sinistrorsi della peggior specie che speculano sui tremendi fatti (sono due i fatti orribili, non uno solo) di Macerata, tanto ormai ognuno ha detto la sua, ma vediamo a cosa è arrivato quello che si fa chiamare Governo italiano.
Dagospino, tu sai che fino a l'altro giorno il criminale Erdogan era stato oggetto delle prefiche più laitanti da parte delle goraccidi, berlinguere, formiglidi (bene ha fatto l'orribile Sgarbi a snidare questo fanatico finto buonista, in realtà a senso unico, con ascolti inchiodati sul 3%, nonostante lo spreco di mezzi e invitati), florisgrubere, tg. stampa italiota, e via dicendo.
Erdogan, un criminale politico capace dei giochi più sporchi, di passare da USA a Putin in un batter d'occhio, di far passare rifornimenti logistici e il petrolio per supportare l'Isis, di mettere in galera centinaia di giornalisti, di usare una censura alla Hiltler e/o Stalin, di massacrare i curdi perchè a suo avviso sono terroristi (il realtà gente fiera e coraggiosa che vuole vivere libera a casa sua) e, senti senti questo Erdogan, come i suoi pari, è il tizio che nega che ci sia stato il genocidio degli armeni.
Capito mi hai, cazzo? E' come se venisse a Roma un tale capo di Stato - che so, il cavallo pazzo filippino attuale - che nega il genocidio degli ebrei. Apriti cielo: sarebbe il caos totale, Verrebbe sconvolto l'etere italico: Israele, i rabbini, gli USA, Il Partito della Distruzione (in sigla PD) farebbero fuoco e fiamme; e la stampa italiota cloroformizzata e piegata a 90 gradi? Non oso persarlo. Sarebbe inconcepibile che il quotidiano "La Stampa" (che i piemontesi chiamano da sempre giustamente La Busiarda - la bugiarda) concedesse un'intervista mirata e tutta costruita su misura a uno che nega l'olocausto.
E invece... Erdogan viene ricevuto alla grande, dallo Stato italiano e come se non bastasse pure il Vaticano con Papa Francesco in testa (sarebbe da chiedergliene il motivo) concede udienza al nostro piccolo Hitler che ringrazia e si fà una bella pubblicità a spese dei gonzi stronzi. Ci sono state delle proteste pubbliche solo da parte dei poveri curdi giunti in Italia, ma correttamente si prendono un sacco di botte dalla polizia italica che quando può mena i più deboli (mai visti combattimenti con tanto di coglioni contro i black block e/o similia).
Unica voce fuori dal coro immondo di leccaculi senza onore e dignità, rimane tale Salvini de Milàn, il quale pur con i suoi difetti dimostra coraggio, una dote sconosciuta tra le fighette del PD e altri poltronisti senza un briciolo di coerenza e di coraggio. Quasi quasi mi viene da dire che tu Dagospino, tutto sommato, sei molto più coerente: solo e sempre lo stesso prodotto della casa, non cambi idea a seconda della convenienza! MI fermo qui per accontentarti circa lo spazio da occupare a casa tua!
Luciano