POSTA! IL PREZZO DEL PETROLIO È COSÌ BASSO CHE IO LO COMPRO AL POSTO DELL'ACQUA MINERALE - OBAMA DICE CHE SULLA COREA DEL NORD SERVE UNA RISPOSTA FORTE E UNITARIA: FACCIAMO BUM! TUTTI ASSIEME?
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, il prezzo del petrolio è così basso che io lo compro al posto dell'acqua minerale.
Gripp
Lettera 2
Caro Dago, la Borsa cinese sembra una Jacuzzi. È piena di bolle!
Tuco
Lettera 3
Caro Dago, Obama dice che sulla Corea del Nord (armi!!!) serve una risposta forte e unitaria. Ci mettiamo a piangere tutti assieme?
Yu.Key
Lettera 4
Caro Dago, la Boschi è stata fatta sparire dalla vista degli italiani perché è un promemoria ambulante di Banca Etruria.
L.Abrami
fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 9
Lettera 5
Caro Dago, sisma di magnitudo 4,1 davanti alla costa della Calabria. Abbiamo anche noi la "Bomba H"?
Claudio Coretti
Lettera 6
Caro Dago, ma quale bomba all'idrogeno! La Corea del Nord ha testato un botto inesploso di Fine Anno.
Camillo Geronimus
Lettera 7
Caro Dago, perché il lamentoso Obama non ha cambiato la legge sulle armi quando il Congresso era controllato dai Democratici?
Pino Valle
Lettera 8
Gentil Dago,
E adesso chi glielo dice a nonno Silvio Berlusconi, a James Pallotta e a don Claudio Lotito, presidenti del Milan, della Roma e della Lazio, che i buoni e abbondanti panettoni, gustati dai tecnici delle loro squadre, a Natale, non sono stati ben digeriti da Mihailovic, da Garcia e da Pioli? E hanno, forse, contribuito ai risultati, molto deludenti, dei giallorossi, dei rossoneri e dei biancocelesti, riaccendendo le contestazioni e i forti dissensi delle tifoserie, non a torto, molto deluse...E a Sinisa, oltre al quid, come ad Alfano, manca pure il fattore "C", di sacchiana memoria...
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 9
Caro Dago,
germania sincaco colonia, violenze a donne 'inaudite' ge a 39 1452012657385
non so cosa sia successo di preciso a Colonia ma trovo francamente insopportabile che ormai non facciano più notizia gli abusi sistematici sulle donne che avvengono ogni anno a Parigi, sugli Champs-Elysées la sera di capodanno, con gruppi di decine di ragazze terrorizzate costrette a rifugiarsi nelle stradine limitrofe alla grande avenue vicino ai blindati della polizia per non rischiare di essere molestate, palpate e infastidite da gruppi di extracomunitari ubriachi e inferociti contro tutti e tutti. Quello che è successo in Germania accade da sempre nella capitale francese ogni 31 dicembre, ed evidentemente è proprio per questo che non ci si scandalizza più.
germania sincaco colonia, violenze a donne 'inaudite' df
Concetto K
Lettera 10
Caro Dago,
Lo Scannacristiani Giovanni Brusca è libero, tornerà a passeggiare tra Palermo e Mondello gustando un'arancina "accarne"?
Fabrizio Grasso
Lettera 11
Caro Dago, disoccupazione italiana all'11,3%. Distante dalla media Eurozona, al 10,5%, e lontana da quella Ue, al 9,1%. Il Jobs Act fa da freno alle potenzialità dell'Italia: va cambiato subito.
Berto
germania sincaco colonia, violenze a donne 'inaudite' ad5
Lettera 12
Caro DAGO, a mani estreme, estremi sederi. A Colonia, mentre la polizia prepara corpi
speciali anti palpeggio, le donne adottano misure di sicurezza personalizzate : il culo spinato. Saluti e Buon Anno, Paolo Lelli
Lettera 13
Caro Dago, dopo il terremoto L'Aquila è ancora un cantiere. E meno male che Berlusconi avrebbe dovuto ricostruire in due anni quello che Monti, Letta e Renzi non sono stati capaci di ricostruire in quattro!
Ranio
Lettera 14
Kim Jong-un: non c'era bisogno di un test nucleare per sapere che i grassi idrogenati fanno male.
Pikappa
Lettera 15
Caro Dago, Renzi possiede "il tocco della medusa": da quando è apparso alla Borsa di Milano, sui mercati internazionali è successo un macello.
Diego Santini
Lettera 16
Caro Dago, i "poveri" migranti vengono in Europa alla ricerca di una vita migliore. Ed è negli slip delle donne tedesche che pensavano di trovarla?
Antonello Risorta
Lettera 17
Caro Dago, Obama gira con le cipolle in tasca. La scenetta delle lacrime non era spontanea, ma pensata apposta per attirare l'attenzione delle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
Fabrizo Mayer
Lettera 18
Caro Dago, possiamo, per la serie "...si faccia una domanda e si dia una risposta", condividere con il sig. Salvini alcune evidenze che in apparenza non sembra abbia compreso?
Non si è ancora accorto che la tenaglia Rai, Mediaset, La7 non fa più passare i suoi commenti video? Che ci va a fare ad Arcore, meglio andare direttamente da Confalonieri.
E qualcuno gli ha spiegato che le tre primarie società di ricerca opinioni, sondaggi, si avvalgono di indicazioni e coordinamenti condivisi? Resterebbe di stucco nel verificare i risultati con una fonte indipendente. E che se continua a mantenere lo stile "plebeo" che contraddistingue le sue esternazioni può darsi che il voto se lo prenda pure dai pluri laureati.
Max
Lettera 19
migranti al confine tra grecia e macedonia
Caro Dago, sia chiaro che a me di Kim Jong-un interesserebbe conoscere soltanto il nome del suo barbiere; però quando la Francia con ben 138 test atomici sotterranei (che proseguirono fino al 1995) indebolì la struttura dell'atollo polinesiano di Mururoa minacciando di spazzare via con un eventuale tsunami il vicino atollo di
Tureia abitato da 227 persone, tutto andava bene madama la marchesa! Non ho assistito a tutto questo collettivo stracciamento di vesti e Greenpeace veniva sfanculato anche dalla Commissione Europea!
Unicuique suum!
Saluti
Gino Celoria
Lettera 20
Caro Dago, siamo all’emergenza Schengen! Danimarca e Svezia ormai han deciso che gli stranieri in arrivo dall’esodo biblico, vanno controllati uno ad uno e chi non ha i requisiti, indietro rispedito in pacco celere dal punto di partenza. Sollevazione europea, preoccupata più delle regole che della praticità delle cose. Fortunatamente, noi, teniamo botta ed alto l’orgoglio nazionale con il caro Angelino dell’Interno! “Schengen non si tocca”, ha tuonato il nostro “valido” rappresentante.
“Abbiamo solo rafforzato i controlli al confine sloveno per il problema terrorismo.”
Peccato che si sia dimenticato di ricordare, ma è un’abitudine ormai consolidata, delle carenze organizzative ed operative del nostro sistema di accoglienza. L’Europa, altro soggetto con carenze profonde di memoria, parla a vanvera sui ricollocamenti, dimenticandosene poi di attuare la politica per farlo. Delle migliaia di profughi che sarebbero dovute partire da Grecia ed Italia (i piedi di Europa e primo confine europeo), alla fine ne son partite alcune centinaia. Ricordate Angelino dell’Interno come si pavoneggiava tempo fa, alla partenza dei primi 30 profughi verso il nord Europa?
Bene, sembra che quelli siano stati i primi e gli ultimi ad essere imbarcati. L’unione europea, quando non parla di tasse e spremere i contribuenti, o di soldi da “vendere” ai singoli stati, è solo un’idea di stato unitario. Chiacchere e solamente chiacchere. Certo che anche noi mettiamo il nostro contributo.
Siamo tanti personaggi di Checco Zalone (l’attore non me ne voglia), incapaci di una visione reale delle cose, ma solo per tornaconto. Ultima notizia, quasi fresca, la protesta, al momento civile, di un gruppo di eritrei che si rifiutano di farsi prendere le impronte digitali. Hanno le loro ragioni, posso capirlo, ma noi abbiamo le nostre regole. Se mi rifiutassi di fornire i documenti ad una pattuglia di polizia, probabilmente verrei denunciato ed arrestato, forse. Ma si sa, le regole son fatte per i fessi, gli altri si arrangiano, all’italiana. In attesa di un minimo di coerenza e serietà europea, incrociamo le dita.
Saluti
Pegaso Nero