POSTA - SENTIRE I MASSONI EUROPEISTI E FILO-BANCHE GRIDARE CHE CON LA VITTORIA ELETTORALE DI MACRON SIA STATO SCONFITTO IL POPULISMO RENDE VERAMENTE PERPLESSI - HA VINTO MACRON: IL SUPREMATISTA DELLA “RAZZA BANCA”
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Ha vinto Macron: complimenti da quelli che vogliono cambiare l'Europa e da quelli che la vogliono uguale (Merkel) ! Stiamo per perdere altri venta'anni ?
amandolfo(StC)
Lettera 2
Caro Dago, Renzi riprende la segreteria PD e dice che il partito non è un posto dove si spara. Almeno fino a quando lui non avrà riscritto la legge sulla legittima difesa. BarbaPeru
Lettera 3
Caro Dago, ma quale diritto al cibo. A Milano Obama dovrebbe parlare di dititto al Nobel: se lo hanno regalato a lui, tutti dovrebbero avere il diritto di riceverne uno.
Casty
Lettera 4
Caro Dago, nel 1938 Deladier, tornato a Parigi dagli inutili incontri di Monaco, accolto da una folla festante che si illudeva di aver evitato la seconda guerra mondiale, fu sentito commentare fra sé e sé "voilà les cons" (ecco i coglioni). Avrebbe detto lo stesso se avesse potuto vedere la folla che davanti al Louvre festeggiava la vittoria della Merkel. Saluti Blue Note
Lettera 5
Lo sbruffone delle hascine, uno specialista a sparare cazzate sia di giorno che di notte, si è incazzato come un bufalo africano sentendosi limitato nelle iniziative, dopo che i suoi alla Camera hanno concepito e votato una legge che autorizza a sparare solo di notte : ...che stronzi...!!!! Massima solidarietà da tutti i pistoleri cazzari d'Italia.
Santilli Edoardo
Lettera 6
Caro Dago, Macron e Brigitte ricordano un po' i personaggi di: Nonna Abelarda e re Soldino (sovrano di Bancarotta)
Lux
Lettera 7
Caro Dago, sentire i massoni europeisti e filo-banche gridare che con la vittoria elettorale di Macron sia stato sconfitto il populismo rende veramente perplessi. Cioè, il mondo che ha supportato con mezzi potenti il tipo è proprio quello che ha generato il populismo, no? Che uno dei suoi rappresentanti di quel mondo abbia il potere, cosa volete che faccia se non far crescere il populismo che, non avendo trovato un minimo sfogo con Le Pen, non potrà far altro che esplodere? Essù, dai! LeoSclavo
Lettera 8
Caro Dago, dall'Eliseo esce Hollande con l'amante ed entra Macron con la domina.
Pikappa
Lettera 9
Caro Dago, va bene i deliri di onnipotenza del ducetto, ma pretendere di fare contemporaneamente partito di governo e di opposizione a se stesso mi sembra più che altro schizofrenico ...
Recondite Armonie
Lettera 10
Caro Dago, come con la vecchia prof di Macron, anche con di Maio risulta abbastanza evidente. Una fidanzata con le poppe giganti più anziana di 10 anni: la ricerca di una mamma.
Corda
Lettera 11
Caro Dago, se e quando verrà catturato, Igor Vaclavic farà la fine degli hacker più abili: gli verrà offerto dallo Stato un posto come addestratore esperto in mimetizzazione e guerriglia nelle Forze Speciali in alternativa al carcere?
Stef
Lettera 12
Caro Dago, Le Pen sconfitta, ha vinto Macron: il suprematista della razza Banca.
Tas
Lettera 13
Caro Dago, per Laura Boldrini la presidenza della Camera è stata come l'attraversamento del Mediterraneo in gommone: è naufragata, e non c'è un cazzo di Ong che venga a salvarla.
Ranio
Lettera 14
Caro Dago, riesce difficile pensare che nell'era di Internet in Italia vi siano connazionali così scemi da pagare 850 euro per ascoltare Obama parlare a Milano. Se Barack si batte per i poveri e i derelitti, perché non vuole che vengano ad ascoltare i suoi discorsi?
Lino
Lettera 15
Dago darling, ovviamente ora in Francia é tutto un "Vive la France, vive la repubblique". Sarebbe più corretto dire "Vive la France, vive la monarchie elective". Come in Vaticano o nell'antica Polonia. In cuì (in Polonia), circa 4 secoli fa fu eletto (dai boiari del regno e con i soldi inviati dalla banchiera Caterina de' Medici) il gaio straniero Enrico di Valois, poi fuggito in patria quando si liberò il trono di Francia per la morte del fratello Carlo IX.
Ogni paese ed epoca hanno i suoi boiari ed elettori (e i suoi "culs de sac" democratici). Bella l'incoronazione di Macron davanti all'antico palazzo reale del Louvre con tanti fan, sconfinati però anche nei giardini delle Tuileries. Proprio dove c'era un altro palazzo reale e imperiale, le Tuileries appunto, distrutte a furor di popolo nella rivoluzione della Comune di Parigi nel 1871 e mai più ricostruite, forse per paura dei fantasmi dei Napoleone I e III. Amen
Natalie Paav
Lettera 16
Caro Dago, l'Italia e le Ong continuano a "salvare vite umane" nel Mediterraneo, e i migranti sapendolo continuano a partire. 113 morti oggi e almeno 80 ieri: grazie di cuore agli eroi del buonismo, continuate così con la coscienza sporca.
A.B.
Lettera 17
Ciao Dago, la moglie di MalcomX, si lamentava delle performances sessuali del marito. Gli antichi dicevano: omen nomen. Per questo allora non si chiamava Malcom XXX
Salutoni
Giallux
Lettera 18
Caro Dago, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo twitta: "Nella Capitale il 90 % dei voti per Macron. Solo il 10 % per Marine Le Pen". E infatti è all'ombra della Tour Eiffel che l'Isis ha fatto il più "bel" attentato in Francia!
Beppe Masi
Lettera 19
Caro Dago la, Francia ottusa come ai tempi della Linea Maginot, ha votato per la linea Macron. Magari stavolta funziona, ma all'incontrario, riuscendo a trattenere l'Isis dentro i confini francesi. Da italiani ce lo auguriamo di cuore.
P.F.V.
Lettera 20
MACRON SULLA COPERTINA DI GARCON
Caro Dago, Trump non vede l'ora di lavorare con Macron. Anche la Merkel non vede l'ora di lavorarselo!
Jantra
Lettera 21
Caro Dago per anni Fazio ci ha spiegato che non è giusto che alcuni abbiano i miliardi ed altri non abbiano nemmeno i soldi per mangiare. Ora che lui deve rinnovare il contratto è diventato più giusto?
Vesna
Lettera 22
Caro Dago, Chiara Ferragni con Fedez inginocchiato ai suoi piedi e con la lingua a penzoloni è come Brigitte col suo Emmanuel Macron: la signora e il cagnolino.
Camillo Geronimus
Lettera 23
Caro Dago, le opere pubbliche fatte costruire con materiali scadenti dai politici corrotti stanno cominciando a crollare. È uno schiaffo al 25 aprile: le cose costruite dal Duce, in Italia ed all'estero, sono ancora in piedi!
Antonello Risorta
Lettera 24
Caro Dago, il nuovo Presidente francese Macron ha il sorriso del banchiere squaloide.
Yu.Key
Lettera 25
Caro Dago,
la prevedibile vittoria di Macron è stata accolta anche in Italia con tanta enfasi, anche se si prospetta il rafforzamento dell'asse franco-tedesco. Del resto Macron è stato favorito dalla scelta dei neogollisti di confermare Fillon, dopo gli scandali. Nell'enfasi italiana non è mancato il solo Renzi, confermato, come del resto era prevedibile dal momento delle sue dimissioni, segretario del Pd.
Costui, dal palco dell'assemblea del suo partito , ha espresso entusiasmo per il ballottaggio francese, usando il verbo rosicare. C'è da dire, però, che il sistema francese andrebbe copiato tutto, dal semipresidenzialismo e alle regole elettorali. In questo modo l'elezione del presidente della Repubblica dipenderebbe dal popolo e non dal cosiddetto Palazzo, come avviene in Italia per una durata scandalosa di 7 anni. Naturalmente gli editorialisti, i costituzionalisti e dintorni, di queste cose non scrivono e noi siamo in attesa di una legge elettorale che magari cancelli i capilista e le liste bloccate. Cordiali saluti. Giovanni Attinà
Lettera 26
Caro Dago, dunque le «centraline» assicurano che la fumara nera di Pomezia, a base di plastiche semi-incombuste con eventuale spruzzatina di amianto proveniente dal tetto, è stata sicura e non ha attentato alla salute di nessuno, in pratica come fare suffumigi di aria fresca di montagna.
Per analisi più serie non mancherà il tempo, dato che cancro ed altri avvelenamenti vari hanno un decorso molto lento, compatibile con l'ordinaria velocità della BURRO-crazia (pregevole brevetto Paav) italiana. Però, se mi permetti, direi che sia ora - nel mezzo di centinaia di canali TV - di crearne urgentemente uno nuovo, strettamente all-news, riservato a questo tipo di rassicurazioni para-governative: il CANALE 00.
Ci ricorderà, anche con tenerezza, le stanzette in fondo al corridoio delle pensioncine senza WC in tutte le camere, che alla fine della guerra erano spesso riservate appunto alle (cose) turche. Stammi bene (se a Roma tra rifiuti e fumare riesci a vivere senza respirare).
Cincinnato 1945
Lettera 27
Caro Dago, mentre la Francia eleggeva il più giovane presidente della repubblica, con le percentuali di voto più basse, tra schede nulle, bianche ed astensioni da quasi cinquanta anni a questa parte, da noi, sommessamente assistevamo al ritorno del figliol prodigo. Matteo da Firenze, risalito, con fatica e pesantezza fisica, sul carro del vincitore, ha marcato il territorio, convinto di essere diventato il padrone delle ferriere 2.0!
Complici, gli applausi scroscianti dei servitori della gleba che nel pd abbondano come moscerini d'estate. Si son spellati le mani, a forza di applaudire ad ogni battuta; se il comizio fosse durato ancora dieci minuti, i trapianti di pelle si sarebbero sprecati. E come inizio, il nostro da Rignano, ha pensato bene di chiudere i rubinetti delle opposizioni, e costringendole a prendere una decisione.
brigitte e emmanuel in vacanza
Parafrasando una vecchia canzone di Gigliola Cinquetti..."e qui comando io, e questa è casa mia", Matteo e la fatina Boschi, si sono subito dati da fare per stringere la garrota intorno al collo di quelli che, stupidamente pensavano di essere talmente attori e istrionici, da conquistare quel gregge di politici del pd attuale. Matteo li ha messi all'angolo, e la Boschi ha impresso il sigillo del comando, vincolando l'operato di tutti i ministri al passaggio di conformità, tra le sue mani.
Sembra di assistere al fu PSI, solo che quello aveva a capo un certo Craxi, che culturalmente, politicamente e caratterialmente, era di un altro pianeta. Ma siamo nel 2017 e certi livelli qualitativi sono ormai solo ricordi. Adesso Gentiloni dovrà far buon viso a cattivissimo gioco, e sperare che, le fronde delle minoranze interne, non gli facciano lo sgambetto. I cento giorni di NapoleonRenzi, son cominciati. Tanto l'isola d'Elba, da Rignano, non è tanto lontana. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e pecore che applaudono il lupo!. Saluti
Pegaso Nero