riccardo chailly davide livermore macbeth

PRIMA DELLA PRIMA – “CON LA DIRETTA TV TUTTO IL MONDO APPLAUDIRÀ IL MACBETH ALLA SCALA” – PARLA IL REGISTA DAVIDE LIVERMORE: "LA REALTÀ AUMENTATA MI PERMETTE DI FARCI SENTIRE DENTRO UN FILM. LE STORIE ESEMPLARI SONO SENZA TEMPO. LA TIRANNIA, L’ASCESA AL POTERE (MESSA IN SCENA CON UN ASCENSORE), LA GRATA CON CUI SI APRE IL CORO DEL QUARTO ATTO DOVE CI SIAMO NOI, UOMINI E DONNE DEL 2021, A CUI SONO NEGATI DIRITTI" – IL RAPPORTO CON CHAILLY

Rita Vecchio per leggo.it

 

MACBETH BY LIVERMORE ALLA SCALA

Ha vinto la scommessa più grande: rendere quanto più dinamico e vicino alla gente un tempio classico come la Scala. Torinese, classe ’66, Davide Livermore domani inaugurerà la stagione scaligera per la sua quarta volta, alla regia del Macbeth di Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly. Dopo il trono di Attila, la fastosità di Tosca e la Casa Bianca in fiamme nella serata dello spettacolo 2020 … A riveder le stelle, andranno in scena tirannia e potere. E sarà Rai1 a trasmettere in diretta dalle 17.45.

 

La Prima è sempre la Prima?

«Certamente. Non si è mai pronti».

Lei ha portato in diretta tv l’opera lirica.

livermore

«Volevo ricreare un nuovo linguaggio comunicativo in cui teatro e cinema convivessero, creando uno spazio scenico che potesse restituire un’immagine televisiva e cinematografica. Il rischio da evitare era quello di fare un reportage».

 

Il risultato?

«Chi vedrà l’opera dal teatro, non percepirà l’intrusione dello strumento cinematografico. Chi lo vedrà in tv da casa, non percepirà l’intrusione della gente in sala. Spettatori privilegiati entrambi, grazie alla collaborazione Scala e Rai».

Con Tosca, furono quasi 3 milioni gli spettatori.

«Con il 15,7% di share. Tutt’oggi record di numeri tv per un’opera. Questo ha significato che il pubblico a casa non si è sentito spettatore dal buco della serratura. Quest’anno, per la prima volta dal vivo, faremo uso della realtà aumentata».

 

Alla Scala come nei concerti pop rock internazionali?

«Ho rispetto per il rock, ma è il cinema che me la insegna. Il teatro è pubblico, ed è, e deve essere, un bene di tutti».

livermore chailly

 

Lei però è il primo che la usa in Teatro.

«Il virtual set viene dagli ultimi Star Wars o The Mandalorian. In Macbeth attraverseremo boschi, entreremo nelle città contemporanee, viaggeremo su grandi avenue. La realtà aumentata mi permette di farci sentire dentro un film. D’altronde, per me 7 dicembre significa celebrare la cultura e la bellezza del nostro Paese, che passa attraverso tutto il teatro, non solo l’opera».

 

Si è parlato di un Macbeth contemporaneo.

«Le storie esemplari sono senza tempo. La tirannia, l’ascesa al potere (messa in scena con un ascensore), la grata con cui si apre il coro del 4 atto dove ci siamo noi, uomini e donne del 2021, a cui sono negati diritti».

Diritti di tutti: anche quelli del DDl Zan?

MACBETH

«Non faccio cronaca. Farei un torto all’arte se la facessi. Ho cercato solo di servire Verdi al contemporaneo».

Livermore - Chailly: che rapporto c’è?

«Molto bello. Di scontro e incontro. Franco, vero, leale, crudo, sincero: due artisti che si mettono in gioco per la grandezza di un’opera d’arte».

Dopo la Prima?

«Lavorerò al mio primo film con Paolo Gep Cucco di D-Wok (che al Macbeth ha curato i video, ndr). Gireremo in Italia e all’estero. Sarà un’importante produzione con grandissimi interpreti. E c’è sempre il teatro nazionale di Genova, che ho l’onore di dirigere».

SCALA RIAPERTURA

Rito scaramantico?

«Forza Toro, sempre».

 

 

davide livermore5

 

 

davide livermore 1

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO