pappano turandot

PUCCINI PER SEMPRE - LA PRIMA “TURANDOT” DI SIR ANTONIO PAPPANO, STARRING IL DIVO JONAS  KAUFFMANN - LA BENEMERITA SANTA CECILIA SCODELLA UN EVENTO IMPERDIBILE SABATO ALL'AUDITORIUM DI ROMA: "OGNI VOLTA CHE UNA RAGAZZA MUORE, PUCCINI S'ESPRIME AL SUO MEGLIO. SADICO? PUÒ AVERE UN GUSTO SANGUINARIO, BEN INCARNATO DAL BOIA DENOMINATO PU-TIN-PAO" (E RIDE PRONUNCIANDO IL NOME PU-TIN)

Leonetta Bentivoglio per “la Repubblica”

 

pappano

Irrompe fra noi Turandot, principessa dal cuore di ghiaccio. Intenso è il profumo esotico emanato dalla Cina fiabesca nella quale è tuffata l'ambientazione. La musica ci sommerge di bellezza e parallelamente è ricca di suggestioni interrogative la vicenda, dove gli enigmi da risolvere martellano i pretendenti alla gelida manina regale, e se non li sbrogliano meritano la decapitazione. È una trama di sangue e seta, di atrocità e di scherno. Puccini la nutre col suo estro incantatorio. Il titolo prende vita due volte a Roma in questo mese.

 

Il 12 approda in forma di concerto all'Auditorium Parco della Musica per Santa Cecilia, con la guida esperta e raffinata di Antonio Pappano e un cast d'eccellenza in cui brilla Jonas Kaufmann, divo della lirica odierna.

turandot

 

Turandot sarà poi al Teatro dell'Opera il 22 con la brava Oksana Lyniv sul podio e la regia del cinese Ai Weiwei. È un'abbinata potente non solo in senso artistico, ma anche politico. Lei, ucraina, lancia dichiarazioni di fuoco contro la guerra che sta massacrando la sua terra. Lui è un visual artist di fama gigantesca che fu molto perseguitato in patria.

 

Occupiamoci della Turandot ceciliana. Verrà registrata dalla Warner Classics e il disco si prevede pronto nel 2023. Si tratta di un atteso debutto per Pappano, musicista di fertile smalto pucciniano. Lui si definisce elettrizzato dall'alto livello dei cantanti, «tra cui Kaufmann che interpreta Calaf e Sondra Radvanovsky nella parte della protagonista». Specifica che «anche Kaufmann esordisce in Turandot cantando per la prima volta il ruolo di Calaf nel quale fa confluire la sua vastissima esperienza pucciniana».

 

pappano

Inoltre Pappano sottolinea la qualità della musica di quest' opera «capace di riflettere ciò che si agitava nell'arte musicale d'inizio Novecento, da Debussy a Stravinskij. Tuttavia Puccini non imita nessuno e mantiene la propria originalità».

 

Maestro, lei ha diretto spesso opere puccianiane. Come mai non aveva ancora voluto affrontare "Turandot"?

«Sentivo un rapporto problematico con la sua drammaturgia e la sua trama elementare, ispirata a una fiaba di Carlo Gozzi. Però ho esplorato molto quest' opera da giovane, suonandola al pianoforte per accompagnare mio padre, il quale insegnava canto. Conosco la partitura dall'interno.

 

TURANDOT 33

Ora ho deciso di indagarne a fondo, dirigendola, tutte le seduzioni musicali e un'orchestrazione che considero formidabile. Turandot contiene arie memorabili: oltre alla celeberrima "Nessun dorma", ci sono "Non piangere, Liù!", "Tanto amor, segreto e inconfessato" Ed altro. Struggente al massimo è la morte di Liù: ogni volta, quando una ragazza muore, Puccini s' esprime al suo meglio».

 

Al compositore piace infierire con sadismo sulle giovani figure femminili?

«Non so se si possa parlare di sadismo, ma certamente Puccini sembra innamorato delle fanciulle in tutte le sue opere, e al tempo stesso pare che abbia un'urgente necessità di ucciderle. Le loro morti stimolano in lui la creazione di momenti musicali preziosi».

 

Anche se "Turandot" è una sorta di carneficina, tra il boia che affila le sue lame e le torture inflitte alla povera schiava Liù, l'opera è piena di humour, in particolare nella caratterizzazione dei tre dignitari di corte Ping, Pong e Pang «che sono maschere vere e proprie e ne combinano di tutti i colori in una scena quasi da musical, orchestrata mirabilmente. Sono i custodi della purezza della principessa, da cui Calaf è attratto in modo irresistibile.

 

l'applauso di sergio mattarella a pappano

L'ironia è graffiante, Puccini si muove fra le sponde della tragedia e di una suprema leggerezza. Può avere un gusto selvaggio e sanguinario, ben incarnato dal boia denominato Pu-Tin-Pao (Pappano ride pronunciando il nome Pu-Tin, ndr), e possiede una tendenza estrema ai chiaroscuri. Centrale in Turandot è la presenza del coro, cosa che accade assai di rado nei lavori di Puccini, incline a usare il coro molto di più nelle opere giovanili che in quelle dell'ultimo periodo».

 

Puccini morì nel 1924 lasciando incompiuta "Turandot", che fu poi terminata da Franco Alfano. Lei adotta quel finale?

PUCCINI

«Sì, sebbene sia un po' "scassavoci": tende ad avvicinarsi al verismo. Alfano non era geniale come Puccini, ma la conclusione da lui approntata è funzionale teatralmente».

 

La sua "Turandot" sarà eseguita a Santa Cecilia in forma di concerto. Non è questo un tipo di presentazione che tradisce la fisionomia di un melodramma nato per essere uno spettacolo teatrale?

«Sono un uomo di teatro che dirige spesso allestimenti operistici. Eppure sono colpito da quanto possa risultare teatrale un'opera realizzata come un concerto. L'impatto con la musica avvolge il pubblico nella Sala Santa Cecilia, il cui spazio immenso determina un'atmosfera di lontananza temporale molto evocativa».

antonio pappano concerto croce rossa 49Jonas Kaufmannantonio pappano concerto croce rossa 61

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...