CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DI “LIBERO” SUL SINDACO DI GENOVA: “BUCCI OPERATO ‘IN OSPEDALE’”. IN BANCA O DAL BARBIERE SAREBBE STATO GIÀ PIÙ DIFFICILE - DIDASCALIA DAL “CORRIERE DELLA SERA”: “IN AULA ILARIA SALIS, 39 ANNI, INDICA IL ‘BRACCIALETTO ELETTRONICO’”. SAREBBE PIÙ CORRETTO PARLARE DI “CAVIGLIERA”, ESSENDO APPUNTO STRETTA ATTORNO ALLA CAVIGLIA E NON AL BRACCIO
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
Nel decimo e ultimo articolo di una serie intitolata «I peggiori anni della nostra vita», dedicata da Michele Brambilla sul Giornale agli anni di piombo, l’autore fa riferimento al «tempo che ciascuno di noi vorrebbe rivivere in una qualche misteriosa dimensione, in chissà quale paradiso» e chiude così: «Se ci fosse luce sarebbe bellissimo».
È bellissima anche la frase. Ma, tenuto conto che parlava degli anni di piombo, forse Brambilla avrebbe dovuto precisare di averla copiata da Aldo Moro, che nella sua ultima lettera fatta giungere alla moglie Eleonora il 5 maggio 1978, quattro giorni prima di essere ucciso dai brigatisti rossi, scrisse: «Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo».
•••
Titolo di Libero sul sindaco di Genova: «Bucci operato in ospedale». In banca o dal barbiere sarebbe stato già più difficile.
•••
Titolino a spezzare il testo di un servizio sul Corriere della Sera: «Specialisti cercasi». Cercansi anche specialisti in ortografia.
•••
L’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro, comincia così: «Quello che si apre oggi a Borgo Egnazia, splendido borgo affacciato sul mare della Puglia, tra ulivi secolari e muretti a secco, è un G7 un po’ particolare».
Affacciato sul mare mica tanto. Tra il lussuoso resort e l’Adriatico si frappone il San Domenico golf club. Per raggiungere le spiagge private di Borgo Egnazia, bisogna servirsi dei servizi navetta: una golf car che raggiunge Cala Masciola in 5 minuti o un minivan che arriva a La Fonte in 8 minuti.
maurizio belpietro giorgia meloni
•••
Titolo dalla prima pagina della Verità: «La fede allegra di Chesterton lo scrittore che andava in contromano con una risata». Per Lo Zingarelli 2025 si può «andare, camminare, circolare contromano». Concorda il vocabolario Treccani: «Essere, trovarsi contromano; l’automobile procedeva contromano; in quel tratto il tram va contromano». Nella lingua italiana non conviene procedere «in contromano»: la corsia di marcia è già troppo affollata.
•••
Didascalia dal Corriere della Sera: «In aula Ilaria Salis, 39 anni, indica il braccialetto elettronico alla caviglia». È questa la dizione usata da tutti i giornali, ma sarebbe più corretto parlare di cavigliera elettronica, essendo appunto stretta attorno alla caviglia e non al braccio, o di dispositivo elettronico. Il ministero della Giustizia, peraltro, lo chiama con il nome internazionale del sistema di sorveglianza, electronic monitoring (monitoraggio elettronico), in sigla Em.
•••
Titolo dal sito del Quotidiano Nazionale: «Libertà vuol dire molte cose. Compreso cercare di isolare qualcuno che dice, pensa o si comporta come a qualcun altro». La famosa libertà di stampa.
•••
Incipit di Antonio Rossitto sulla prima pagina della Verità: «La “Costituzione più bella del mondo” si arrenda. La sharia avanza a larghe falcate pure in Italia». Dicesi larghezza la misura della dimensione di un corpo in ampiezza, cioè né in lunghezza né in altezza.
Pertanto le larghe falcate al massimo aprirebbero un corpo a metà, anziché farlo avanzare. La locuzione corretta è a grandi falcate, cioè «a passi lunghi e veloci» (Lo Zingarelli 2025), posto che dicesi lunghezza la misura della dimensione di un corpo in estensione, cioè né in altezza né in larghezza.
•••
Corriere della Sera, cronaca di Milano, didascalia a pagina 1: «Un’immagine di Franca Nuti, scomparsa da poco». Didascalia a pagina 7 per la medesima foto: «Wanda Osiris nome d’arte di Anna Menzio, esordì a Milano al teatro Eden negli anni Venti». Buona la seconda.
•••
I visitatori «percorrono le sale silenziose e i sentieri poco curati che conducono al lago Bogensee attraverso i fitti alberi circostanti», racconta Clara Valenzani sul Corriere della Sera a proposito della villa del gerarca nazista Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich. Ma poiché See in tedesco significa appunto lago, bisognava scrivere «al lago di Bogen», oppure «al Bogensee, lago nei pressi di Wandlitz».
•••
Lancio dell’agenzia Adnkronos: «Paesi Bassi fuori dalla finale dell’Eurovision 2024. “L’artista olandese Joost Klein non parteciperà alla Finale di quest’anno dell’Eurovision Song Contest”, annunciano in una nota gli organizzatori della kermesse. “La polizia svedese ha indagato su una denuncia presentata da una membro femminile della troupe di produzione”». Il gender dilaga.
•••
BENJAMIN NETANYAHU - MEME BY EDOARDO BARALDI
Scrive Gianluca Mercuri su Il Punto del Corriere della Sera, inviato per mail agli abbonati: «La previsione della svolta che si sta avvicinando (Netanyahu che indice le elezioni, ndr) la fa il vero capo dell’opposizione israeliana, il giornalista Aluf Benn, direttore di Haaretz, bastione liberal che fa da anni il grillo parlante inascoltato nel suo Paese ma lettissimo all’estero, per la qualità del suo giornalismo – sia sul piano fattuale sia su quello dell’analisi – e perché mostra che un’altra Israele sopravvive e non cede alla maggioranza di destra e di estrema destra che la guida da anni».
Il genere dei nomi degli Stati è un’antica vexata quaestio: capita di leggere sia il Costa Rica sia la Costa Rica. Il genere di un Paese dovrebbe essere neutro, però il neutro in italiano non esiste. Qui si sta parlando dello Stato di Israele, maschile, e non ci è mai capitato di leggere «la Israele». Il gender dilaga anche sul mappamondo.
•••
Titolo dal Corriere del Veneto: «Cliente cade e si rompe la spalla. Poste condannate a 50 mila euro». Occhiello: «Si era inciampata su un ostacolo nascosto». La bestialità è ripetuta nel testo: «Si era inciampata sul “moncone” di un tubo metallico». Si inciampa nelle redazioni, specialmente sulla grammatica: inciampare non è un verbo riflessivo, bensì intransitivo. Ma anche «condannate a 50 mila euro» ci pare una sintesi tanto sbrigativa quanto infelice.
quotidiano nazionale, comportarsi come a qualcun altro