2023pulci1212

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! – TITOLO DA “OPEN.IT”: “TIVOLI, INCENDIO ALL’OSPEDALE: ‘QUATTRO MORTI PAZIENTI’”. “INFORMAZIONE.IT” RIPRENDE PAPPAGALLESCAMENTE: “TIVOLI, INCENDIO ALL’OSPEDALE: ‘QUATTRO MORTI PAZIENTI’”. NESSUN RISPETTO PER I MORTI IMPAZIENTI - IL SITO DELLA “REPUBBLICA” RIFERISCE CHE JANNIK SINNER “OGGI È QUARTO AL ‘MONETO’”. NON SAPPIAMO DI CHE SI TRATTI, MA PENSIAMO CHE IL TENNISTA PREFERISCA LA MONETA…

WALTER VELTRONI

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

Walter Veltroni sul Corriere della Sera intervista Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale. Domanda: «Mi parli della tua famiglia?». Risposta: «Mio padre era magazziniere, mia madre lavorava in una confezione».

 

luciano Spalletti

Sottovuoto? (Il sostantivo confezione, inteso come produzione in serie di capi d’abbigliamento, richiede una locuzione lessicale: «lavorare nel settore della confezione», esemplifica Lo Zingarelli 2024).

 

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Editoriale d’apertura sulla prima pagina dell’Eco di Bergamo, di proprietà della diocesi, uscito l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione. Titolo: «Immacolata un mondo nuovo che inizia».

 

Nel testo si legge: «A livello di teologia spiccia possiamo cavarcela così: oggi si celebra il momento in cui la Vergine Maria ha cominciato a esistere su questa terra, nel pancione di sua mamma, Elisabetta».

 

L'Eco di Bergamo, nuova madre per la Madonna

Tenuto conto che la madre della Madonna si chiamava Anna (sant’Anna), che Elisabetta era invece la sua parente (forse cugina) rimasta incinta sei mesi prima dell’Annunciazione alla Vergine, che il quotidiano bergamasco appartiene al vescovo e che l’articolo di fondo era firmato da don Mattia Magoni, il quale ha una licenza in teologia pastorale e insegna (o insegnava, si spera) catechetica nel seminario di Bergamo, oltre a essere stato direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale delle comunicazioni sociali, diremmo che da quelle parti «a livello di teologia spiccia» siamo rasoterra.

 

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gianluigi nuzzi foto di bacco (2)

Da un articolo di Gianluigi Nuzzi sulla Stampa, in ordine di apparizione: «mostro», «mostruosità», «mostruosità», «mostri», «mostruosità», «mostruoso», «mostruosità», «mostruosità», «mostruosità», «mostri», «mostro», «mostro», «mostri». I nuovi mostri.

 

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Davide Frattini, inviato del Corriere della Sera a Tel Aviv: «Le sei ore di consiglio, le facce dei ministri che si srotolano nella notte fonda di mercoledì». I famosi ministri tappetini.

 

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MAURIZIO BELPIETRO

Incipit dell’editoriale del direttore Maurizio Belpietro sulla prima pagina della Verità: «Don Mattia Ferrari è un giovane prete, che invece di fare il pastore di anime fa il pescatore di uomini».

 

Se voleva suonare come una critica, la comparazione appare infelice: il sacerdote fa precisamente il suo mestiere, quello che Gesù stesso assegnò ai fratelli Simone, chiamato Pietro, e Andrea, che stavano gettando la rete nel mare di Galilea: «E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”» (Matteo 4, 19).

 

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don mattia ferrari

Luca Bottura, distillatore principe dello spirito di patata sulla Stampa, nella sua rubrica Minimum pax celia: «Giusta lamentela del Ministro Sangiuliano, che avrebbe diffidato una trasmissione di Radio 1 dal prenderlo in giro “perché laureato in Giurisprudenza”. Tra l’altro il titolo della sua tesi fa ancora giurisprudenza: “Codice Civile e Penale, come cavarsela in dibattimento avendo letto solo la copertina”».

 

A parte la ridda di maiuscole superflue, a cominciare da quella di ministro, per la battuta segnaliamo a Bottura che avrebbe dovuto scrivere «fa ancora dottrina»: giurisprudenza la fanno le sentenze, non le tesi di laurea o i testi degli studiosi.

LUCA BOTTURA

 

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«Napoleone, nel dubbio, pospose al 18 il Colpo di Stato del novembre 1799», ricorda Mephisto Waltz sul Sole 24 Ore, anche lui ricorrendo a un’inutile maiuscola. Dal coltissimo satanasso ci saremmo aspettati che parlasse non del novembre bensì del brumaio 1799: quello era infatti il nome del secondo mese del calendario rivoluzionario francese, che iniziava il 22 ottobre e terminava il 20 novembre.

 

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Informazione.it, quattro morti pazienti

Il sito della Repubblica riferisce che Jannik Sinner «oggi è quarto al moneto». Non sappiamo di che si tratti, ma pensiamo che il tennista preferisca la moneta.

 

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Titolo da Open.it: «Tivoli, incendio all’ospedale: quattro morti pazienti». Informazione.it riprende pappagallescamente: «Tivoli, incendio all’ospedale: quattro morti pazienti». Nessun rispetto per i morti impazienti.

 

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La beffa telefonica ai danni del premier Giorgia Meloni nella conclusione della rubrica Politica 2.0 di Lina Palmerini sul Sole 24 Ore: «Lo scherzo telefonico, insomma, proietta di nuovo l’immagine di una premier circondata da chi i problemi li crea e non da Mr. Wolf, quello che nel film Pulp Fiction i problemi li risolve. Urge trovare un Mr. o una Miss Wolf in più in squadra». Dal testo si deduce che non ce ne sia nessuno a Palazzo Chigi. Quindi ne servirebbe uno, non uno in più.

 

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Il Foglio, McNamara diventa segretario di Stato

A corredo di un articolo firmato da Stefano Cingolani, Il Foglio pubblica una foto con questa didascalia: «L’allora segretario di stato Usa Robert McNamara illustra le mosse dell’esercito americano in Vietnam».

 

Negli Stati Uniti, il segretario di Stato, senza ulteriori specificazioni, è il capo del Dipartimento di Stato, l’equivalente di un ministro degli Esteri (con qualche competenza aggiuntiva). Ma McNamara non ricoprì mai questa carica. Fu sempre e soltanto segretario alla Difesa.

 

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Richiamo del pezzo di Miriam Romano sul nuovo stadio del Milan a San Donato, apparso in prima pagina sull’edizione milanese della Repubblica: «Utilizzando i mezzi pubblici, più della metà dei residenti di Milano, il 54 per cento, raggiungerebbe l’impianto entro i 45 minuti.

 

JANNIK SINNER MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Solo il tre per cento ci impiegherebbe meno di mezz’ora. Tirando le somme, il 97 per cento di chi viene dalla città riuscirebbe ad arrivare allo stadio entro un’ora». Ecco, tirando le somme, 54 più 3 fa 57. Manca dunque all’appello un bel 40 per cento di cittadini, che impiegherebbero quasi un’ora per arrivare a San Donato.

 

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In un lungo articolo su Domani, Federica Tourn ricostruisce un’intricata causa matrimoniale davanti ai tribunali ecclesiastici tra Libano, Roma e Canada, e più volte nomina la Sacra rota, che finisce così anche nel titolo. Facciamo presente che questa denominazione è ormai solo storica: da oltre mezzo secolo il tribunale si chiama semplicemente Rota romana.

 

sacra rota 1 2

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Marta Borghese sul sito della Repubblica: «Era la scuola degli Anni Settanta. A ricordarla è Mario Ruggiero Dimatteo, arrivato a Torino da Barletta, in provincia di Foggia». Eppure mezzo secolo fa la scuola insegnava la geografia: Barletta fino al 2004 faceva parte della provincia di Bari e dal 2009 è uno dei capoluoghi della provincia di Barletta-Andria-Trani.

 

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Dal sito del Gazzettino: «Incidente sul lavoro a Volpago del Montello. Cade dal tetto di un’azienda, fa un volo di sei mesi: è gravissimo». Era un astronauta?

 

 

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