stromae twitter

CINGUETTII DI RABBIA – IL PREMIO PULITZER MAGGIE HABERMAN SCAPPA DA TWITTER: “È IL VIDEOGIOCO DEI RABBIOSI” – E MENO MALE CHE DOVEVA ESSERE PIÙ ELITARIO DI FACEBOOK: 1 TWEET SU 3 È INCITAMENTO ALL’ODIO. LA PIATTAFORMA HA RIMOSSO 70 MILIONI DI ACCOUNT IN TRE MESI, MA NON BASTA – ED SHEERAN, MENTANA, GASSMAN, MILEY CYRUS: ECCO CHI S'E' NE ANDATO (E TORNATO)…

1 – «È IL VIDEOGAME DELLA RABBIA» E SCATTA LA FUGA DA TWITTER

Manuela Gatti per “il Giornale”

 

MAGGIE HABERMAN 1

Dick Costolo, amministratore delegato di Twitter fino al 2015, sintetizzava il problema così: «Facciamo schifo a gestire abusi e account falsi, e abbiamo fatto schifo per anni». I numeri, in effetti, non gli danno torto: in Italia un tweet su tre è catalogabile come hate speech, cioè incitamento all' odio.

 

In barba alla credenza per cui il social network dei 280 caratteri sarebbe più elitario e moderato di Facebook (che ha anche 2,2 miliardi di iscritti, contro i 330 milioni di Twitter).

 

DONALD TRUMP TWITTER

L' ultima a decidere di abbandonare la nave dei cinguettii, stanca di doversi barcamenare ogni giorno tra insulti e attacchi personali, è la giornalista premio Pulitzer Maggie Haberman.

 

Corrispondente dalla Casa Bianca per il New York Times, vincitrice dell' ambito premio nel 2018 per i suoi articoli sul Russiagate, ha spiegato le sue ragioni in un editoriale pubblicato sul quotidiano newyorchese.

 

TRUMP MINACCIA L'IRAN SU TWITTER

«La cattiveria, la rabbia faziosa e tossica, la disonestà intellettuale e il sessismo sono arrivati a un punto di non ritorno. Ormai Twitter è il posto in cui chi è arrabbiato per i suoi legittimi motivi viene a sfogare la propria ira», ha spiegato Haberman.

 

Che domenica sera, dopo 9 anni e 187mila tweet, ha detto addio al suo account. «Mi prendo una pausa da questa piattaforma, che non aiuta per nulla il dibattito», ha scritto un' ultima volta sul suo profilo.

 

La giornalista è stata una fan convinta del social network, su dice di aver conosciuto amici e ricevuto dritte. Ma ormai il tempo trascorso a giustificare ogni opinione, ogni singola frase dei suoi pezzi, era troppo.

 

jack dorsey

«Twitter è diventato il videogioco dei rabbiosi - ha chiosato nell' editoriale - È l' unica piattaforma su cui la gente si sente libera di dire cose che di persona non direbbe mai». Il Ceo di Twitter, Jack Dorsey, non ha potuto che darle ragione.

 

Ha definito quelle di Haberman «critiche giuste», aggiungendo che il social network cercherà di focalizzarsi di più sulle «dinamiche conversazionali», per diventare un luogo dove confrontarsi sia possibile.

 

A ripulire la piattaforma dagli account fake e dai troll, cioè da quei profili solitamente anonimi il cui unico obiettivo è provocare e fomentare le zuffe, Twitter ci sta provando. Tra maggio, giugno e l' inizio di luglio, come svelato dal Washington Post, il social network fondato nel 2006 ha sospeso 70 milioni di account, più di un milione al giorno.

 

MATTEO SALVINI LITIGA SU TWITTER CON ASIA ARGENTO 1

In gran parte si tratta di bot, cioè utenze automatiche programmate per diffondere bufale o incitare all' odio, ma a essere «bannati» sono stati anche profili falsi, inattivi o bloccati. L' inattesa purga ha portato molti a chiedersi perché il numero dei loro follower fosse diminuito.

 

Il presidente Usa Donald Trump, ad esempio, ha perso 300mila seguaci. La più colpita, la cantante Katy Perry, ne ha persi più di 2,8 milioni in un giorno solo. Ma, se da un lato i numeri riportati dal Washington Post sono rassicuranti, dall' altro hanno sollevato qualche dubbio su quanti siano effettivamente i «profili spazzatura» che cinguettano.

JACK DORSEY

 

L' azienda aveva stimato che meno del 5% degli utenti attivi fossero profili finti e meno dell' 8,5% bot, ma le cifre potrebbero essere più alte.

 

D' altronde, solo guardando in casa nostra, più di un italiano su tre usa Twitter per sfogare il proprio malessere. Presi di mira in particolare sono migranti, ebrei e musulmani, come emerge dalla Mappa dell' Intolleranza 2018 realizzata da Vox-Osservatorio Italiano sui diritti in collaborazione con la Statale e la Cattolica di Milano, l' università di Bari e La Sapienza di Roma. Il trend è in crescita: se nel 2017 i «tweet dell' odio» erano il 32,45% del totale, nel 2018 si è passati al 36,93%.

donald trump 3

 

Ma fomentare le divisioni in rete spesso serve a fini politici, come dimostrato dalle presidenziali Usa del 2016: è stato proprio dopo la notizia delle presunte interferenze russe che Twitter si è deciso a procedere con le pulizie generali.

 

Una vera e propria fabbrica di troll è stata scovata dal Guardian a Jakarta, Indonesia: il Paese tra poco andrà a elezioni e uno dei candidati ha assunto una schiera di studenti a 280 dollari al mese - paga remunerativa per gli standard locali - per rilanciare contenuti a lui favorevoli e dare addosso agli avversari. In un giorno sono circa 2.400 i tweet generati.

 

E non è escluso che anche gli altri candidati abbiano i loro «spammatori» personali. Come a dire: gli sforzi di Twitter sono nobili, ma è come svuotare il mare con un cucchiaino.

 

2 – L' ULTIMA FRONTIERA VIP DELLA DIETA DETOX: DEPURARSI DA TWITTER

Estratto dell’articolo di Camilla Tagliabue per “il Fatto Quotidiano”

 

MAGGIE HABERMAN

Quelli che da oggi smetto: non di fumare, o di bere o di mangiare dolci, ma di cinguettare su Twitter. (…) fuggire dal social network che più di ogni altro è diventato collettore di "cattiveria, sessismo, disonestà partigiana", almeno stando alle parole di Maggie Haberman , Premio Pulitzer nonché corrispondente del New York Times da Washington.

 

La giornalista americana è solo l' ultima di una lunga serie di intellettuali e artisti che hanno annunciato di volersi cancellare da Twitter, per qualche giorno oppure per sempre: vediamone alcuni.

 

ENRICO MENTANA SALUTA SU TWITTER.png

SMETTO QUANDO VOGLIO. Il caso più eclatante, per pervicacia, è forse quello di Ed Sheeran , che nel 2017 ha annunciato con un post il congedo, di almeno un anno, dai social network, Twitter in primis: il cantautore (…) è ancora offline.

 

In Italia, invece, è stato Enrico Mentana tra i primi, nel 2013, a defilarsi polemicamente dalla piattaforma, un "bar" che si è "riempito di ceffi". Nel 2015 è arrivata la defezione di un altro giornalista: Corrado Augias , che ha stigmatizzato i cinguettii come "giochetti di parole, considerazioni sommarie, volgarità spesso anonime, cosa che una volta apparteneva solo ai 'pizzini' mafiosi". (…)

Zelda Williams

 

MA POI CI RICASCO (…) Miley Cyrus , ad esempio, è uscita da Twitter nel 2013 perché mal tollerava i pettegolezzi sull' infedeltà del fidanzato Liam Hemsworth. L' allontanamento è durato il tempo di una tempesta ormonale. (…) Anche Zelda Williams , figlia di Robin, si è sottratta agli hater cinguettanti dopo il suicidio del padre, salvo poi fare marcia indietro. (…)

 

franco 4

Da noi la querelle più spinosa ha riguardato Alessandro Gassmann , che, nel 2017 (…) ha annunciato il ritiro da Twitter, sentendosi "insultato, minacciato, offeso, preso in giro in maniera violenta e continua, così anche la mia famiglia e le mie origini". (…)

 

INTEGRALISTI . Una parola, infine, va spesa per gli irriducibili: tutti coloro che mai e poi mai si sporcherebbero le mani nella cloaca del web. Il più apocalittico è lo scrittore Jonathan Franzen , il più scapigliato l' attore (…) James Franco , che su Twitter è durato un paio di settimane; poi, annoiato, se n' è andato.

 

Tra le donne asociali figurano Jennifer Aniston , Emma Stone e Zadie Smith , che sul social ha postato solo cinque cinguettii nel 2013, dopodiché basta. (…)

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...