TARANTINO? MEGLIO LA PLAYSTATION! – LO SPLATTER DI “GRAN THEFT AUTO 5” TRAVOLGE IL TRASH DEL CINEMA

Alessandro Schwed per "Il Foglio"

Si è detto tante volte che il cinema sta per essere superato dalla Playstation. Ora esce un colossale gioco che è riduttivo non riconoscere come un nuovo tipo di film di animazione, un'avventura dove siamo presenti anche noi, eccome. Firmato da Rockstar Games, esce "Gran Theft Auto 5" (Gran rapina in auto). Sono tre i protagonisti, agìti dal quarto che siete voi.

Per decine e decine di ore, interpretate: un cinquantenne ancora segretamente in forza all'Fbi (qui si chiama Ifb) e dedito alle rapine, un giovane criminale di colore che rivestite facendolo diventare un elegantone, e un freak fuori di testa, brutale e assassino, il comico della situazione.

Fosse per l'azione dionisiacamente spettacolare, sarebbe un altro colossale action movie del dopo "Matrix", con sparatorie, proiettili-grandinata- di-morte e scia d'aria dei bossoli. I corpi zampillano come in Tarantino, implicitamente un classico come Dante. E' l'avventura, ante e post Tarantinum natum.

Gli inseguimenti inanellano Los Angeles che qui si chiama Los Santos, con corse madornali tra highway a sei corsie, scorci urbani, semafori rossi e violati, viadotti, supermercati, fabbriche, hangar, strip club e grattacieli. Più America di così, si muore, e infatti la morte abbonda anche se con gli sberleffi del gioco.

Alle calcagna degli inseguiti che sono anche inseguitori, le sirene della polizia, gli spari di mafia, esercito, adescamenti di prostitute, i tossici agli angoli, l'aviazione coi missili intelligenti, i politici che incassano mazzette, e tamponamenti in fila come ciliegie, uno tira l'altro. Le macchine rubate senza sosta sbarbano i guardrail e balzano su improvvisi fondi terrosi, collinari, lunari, tra rotaie della metro e le profondità dell'oceano, finendo in un batiscafo rubato per poi rubare duecento milioni di dollari. Stupisce che nessuno gridi yipyahee-yipyahoo e agiti il lazo come a un rodeo. L'avventura è un cavallo selvaggio, camion si ribaltano e si ribaltano le auto sui camion.

Da un elicottero sfugge al suolo il cassone con il gas nervino, poi si riesce a bloccarlo e non è la fine della California. Ma esplosioni a catena, sparatorie con pezzi deviati dell'Fbi, malviventi e poliziotti ammazzati come per una guerra civile non ufficiale, durante la quale la gente va al bar, a lavorare, fa sesso e i taxi arrivano in un attimo anche sopra una mulattiera. C'è una sorta di fondo morale: mentre sono inseguiti o corrono o sparano, i protagonisti criminali parlano e viene fuori che vendicano l'ingiustizia subita dall'America.

Appunto, Tarantino docet: è uno splatter eccessivo per essere degno di turbamento: il sangue che esce dai corpi si posiziona immobile su giacche e camicie, come se fosse unto. Basta entrare in un bar, prendere un caffèino e si torna sani. Se il vostro protagonista muore, molto meglio: nella Playstation morire conviene: c'è tutta la nuova vita da spendere!

Si resetta dall'ultimo punto utile, ammaestrati dall'errore commesso (ad esempio, essere inconsapevoli di un'imboscata) e il successo arriva: riescono le rapine in banca, il furto in una grande gioielleria con il gas soporifero, l'omicidio tramite cecchino dalla gru di un cantiere, la pistola con silenziatore fredda il capo di una gang mentre entra nella suite del suo albergo tra le guardie del corpo. Stranisce continuamente che non sia un film, ma solo un videogioco.

Che succederà tra pochi mesi, quando uscirà la Ps Quattro e definizione e memoria saranno molto maggiori? "GTA V" è costato a Rockstar Games 250 milioni di dollari. Felicitatevi con loro: il gioco era attesissimo e il primo giorno ha incassato 850 (ottocentocinquanta) milioni. Niente è più come prima: il cinema di puro intrattenimento è arcaico, defunto, non ha scuse per esistere. Meglio la Playstation. Per molti giocatori tra i dieci e i quarant'anni, "Blade Runner" sembra la casa delle bambole. Inutile girare kolossal d'azione, o sedere in platea come nel XIX secolo, lo spettatore è giocatore e il giocatore è spettatore.

Il giocatore-avatar manipola il destino o ne è manipolato, perde e vince, muore e rinasce. Il racconto è morto, oppure è nato un altro racconto tra fiction e reality. Ci sono i dialoghi, uno tsunami di parole, e una cronaca mobile fitta di porte che si aprono, i destini, finché la storia mobile esaurisce le varianti e il gioco è finito. Si ride anche. Non a caso gli americani chiamano i fumetti comics: il videogame ha legami profondi col vecchio comic magazine di ultravventura. Legami per l'appunto di sangue.

 

GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE GTAV GRAND THEFT AUTO CINQUE SPARATORIA GRAND THEFT AUTOGRAND THEFT AUTO V

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…