fabio volo linus riccione

IL TRIANGOLO NO! – QUANDO FABIO VOLO, ALCUNI ANNI FA, FU SEDOTTO, MENTRE ERA A CENA CON LINUS A RICCIONE, DA UNA DONNA SPOSATA: "MI GUARDAVA E MI HA FATTO CENNO DI ANDARE IN BAGNO. IO MI ALZO E VADO" - "HO PRESO L’INIZIATIVA. ABBIAMO INIZIATO, POI LEI MI HA DETTO: ‘IO POSSO ANDARE AVANTI SOLO SE PARTECIPA ANCHE MIO MARITO”. IO HO PENSATO 'E IO CHIAMO LINUS'" – ALLA FINE VOLO LE HA DETTO CHE... - VIDEO

VIDEO QUI

 

Estratto da www.deejay.it

 

fabio volo

A volte la diretta radio prende strade tutte sue, lontano dal sentiero tracciato dalla famosa scaletta, preparata prima, che dovrebbe comporre la puntata. Così accade che, dal nulla e all’improvviso, vengono fuori storie e aneddoti che mai avremmo pensato di ascoltare. […]

 

Una cena in riviera tra amici e colleghi, lo sguardo di alcune ragazze da un altro tavolo, un cenno d’intesa: questi sono gli ingredienti della storia di Fabio Volo, confermata poi anche da Linus che ha “fatto irruzione” a Il Volo del Mattino prima di andare in onda come sempre con Deejay Chiama Italia.

FABIO VOLO 1

 

[…] Per capire meglio cosa è successo, ecco un po’ di contesto. L’aneddoto raccontato risale alla “stagione di Riccione”, come dice Fabio Volo, quando aveva circa 30 anni.

 

“Vi ho mai raccontato, a proposito di andare in bagno nei ristoranti con uno o con una, di quella sera che ero a cena con Linus a Riccione? Una ragazza mi guardava e mi ha fatto cenno di andare in bagno”

 

fabio volo-linus

Prima di parlarne con Linus, il conduttore aveva già raccontato la storia al pubblico. Quella sera, spiega, è stato colto di sorpresa e preso alla sprovvista da una bella ragazza in un locale romagnolo. Così, come prima cosa, ha chiesto l’aiuto degli amici rivolgendosi proprio a Linus, che era seduto accanto a lui.

 

“Ho chiesto: “Linus, cosa faccio, vado o non vado?”. Lui ha messo la testa nel piatto, non ha preso una decisione netta. Lei era bellissima, più o meno aveva la mia età. Mi ricordo che aveva un top e una minigonna, indossava i tacchi e aveva una collanina intorno alla pancia, sul punto vita”

 

Fabio Volo

Tornando alla storia di Riccione, durante la puntata il conduttore prosegue il suo racconto. Rivelando un dettaglio interessante:

 

“Mi alzo e vado. Ma lei era seduta con il marito. Ma mi stava fissando, mi stava lanciando un segnale con gli occhi. Tu la guardi, lei ti guarda. Poi uno dei due, il primo che trova il coraggio, si alza e guarda l’altro. E lei è andata verso il bagno guardandomi. Io ero un uomo debole, così sono andato anch’io.

 

Poi cos’è successo lì dentro me lo ricordo. Posso dire la verità? Ho preso l’iniziativa. Abbiamo iniziato, poi lei mi ha fermato. Mi ha detto: “Ferma: io posso andare avanti solo se partecipa anche mio marito”. E io le ho risposto: “Guarda, io dove smetto è proprio quando arriva tuo marito”.

 

fabio volo

Questa è la conclusione della breve storiella, confermata poi dall’intervento di Linus:

 

“E a un tavolo di fronte, anche se c’era un tavolo in mezzo tra noi e loro, c’erano questi quattro e si crea questo gioco di sguardi. “Guarda cosa faccio adesso, guarda cosa faccio adesso”, mi diceva Fabio”.

 

“È stato tutto bello finché lei non mi ha detto del marito. Io ho pensato scherzando: “Allora io chiamo Linus”. Poi non è successo più niente, sono tornato a tavola mesto e tutti siamo andati avanti a mangiare come se non fosse successo niente”.

linus

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…