QUANDO IL GENIO DEI PADRI SCHIACCIA LE FIGLIE – A MILANO, AL TEATRO OUT/OFF, VA IN SCENA IL TESTO DI LUCREZIA LERRO SULLE VITE DISPERATE DELLE FIGLIE DI VICTOR HUGO (MORTA IN UN MANICOMIO) E DI GEORGES SIMENON (SUICIDATASI A 25 ANNI) – E GIOVEDI’ SALE SUL PALCO MASSIMO RECALCATI...
UNA PROMESSA D'AMORE DI LUCREZIA LERRO
Nel proseguire la sua ricerca tra letteratura e drammaturgia, Lorenzo Loris propone un testo della scrittrice e poetessa Lucrezia Lerro sulle vite sfortunate delle figlie di Victor Hugo e di Georges Simenon. Un progetto che continua idealmente quello realizzato dal regista nel 2013 con “Prodigiosi deliri” dove venivano presi in esame alcuni famosi casi psichiatrici. Qui il contesto e il fuoco di attenzione non sono solo la malattia mentale, ma il rapporto padri–figlie dove i padri sono oltretutto due grandi personaggi della storia della letteratura.
Nel testo c’è un rapporto con la vita vera, la letteratura e la storia. Si tratta delle biografie drammatiche della figlia Adèle di Victor Hugo che, dopo essere corsa dietro a un impossibile sogno d’amore, fu rinchiusa in un ricovero fino alla sua morte, avvenuta a 85 anni e della vita altrettanto disperata ma brevissima della figlia di Georges Simenon, suicidatasi a 25 anni.
UNA PROMESSA D'AMORE DI LUCREZIA LERRO
Due esistenze tragiche che nell’intento dell’autrice dialogano a 100 anni di distanza confessandosi e rendendoci partecipi della loro sofferenza e della loro follia, segnate dal rapporto con due uomini dalla forte personalità artistica e letteraria in cui è ravvisabile almeno il dubbio che padri troppo ingombranti, molto impegnati, molto famosi e molto ricchi possano aver segnato la fragilità delle figlie.
Nonostante la paternità di due geni della letteratura mondiale, le due figlie vissero, in momenti diversi, percorsi di vita di grande sofferenza, che le videro entrambe lottare con la malattia mentale.
Lo spettacolo racconta cosa accade nella vita di due donne quando i loro “giganteschi” padri non riescono ad amarle come vorrebbero. Le colpe dei padri ricadono inevitabilmente sui figli? Chi può dirsi senza macchia? Le due scoprono tra dolore e visioni che gli uomini inventano le colpe. Marie Jo frequenterà nell'ultimo periodo della sua breve vita la clinica Villa des Pages fino a quando all'età di 25 anni si sparerà un colpo al cuore.
UNA PROMESSA D'AMORE DI LUCREZIA LERRO
Adèle invece sopravvivrà fino a 85 anni reclusa in una casa di cura psichiatrica. Le due donne, eroine d'amore, raccontano di come si può morire per una domanda che non trova risposta, e raccontano le loro vicende di fronte allo specchio imperfetto delle sofferte esistenze.
La “follia della vecchiaia” di Adele Hugo in scena è direttamente connessa alla “nevrosi giovane” di Marie Jo, perché rappresenta per certi versi ciò che Marie Jo sarebbe potuta diventare se fosse sopravvissuta. Le due protagoniste sono infatti due facce della stessa medaglia che stanno ad indicare due fasi della vita, ovvero due momenti della sofferenza psichica in due fasi differenti della vita. L’una si riflette nell’altra e nel riflesso colgono i loro tormenti, e i potenti veleni che circolano tra i loro pensieri.
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