CAZZOTTI DA NOBEL – QUANDO VARGAS LLOSA STESE GARCIA MARQUEZ CON UN PUGNO PER UN’AVANCE MASCHERATA DA BATTUTA CHE GABO FECE ALLA MOGLIE DEL NOBEL PERUVIANO: ‘SE PERDI L’AEREO MONTIAMO SU UNA FIESTA IO E TE’

Gian Antonio Orighi per ‘La Stampa'

"Lui è morto rispettando il nostro patto tacito ed io perirò mantenendolo". Lo scorso 25 aprile, da Caracas, il Nobel peruviano Mario Vargas Llosa si ostinava a non chiarire
le ragioni del famoso cazzotto che rifilò, nel '76, al suo allora amico per la pelle, il Nobel colombiano Gabriel García Márquez, deceduto 8 giorni prima. Un destro che ruppe i rapporti tra i due grandi scrittori.

Ma, spulciando biografie ed interrogando amici dei due romanzieri latino-americani, il giornale spagnolo El Mundo ha ricostruito, con alta probabilità di certezza, il motivo del litigio tra i due famosi tombeurs de femmes.

La lite avvenne a Città del Messico. Vargas Lllosa, pugile dilettante in gioventù, era arrivato per partecipare alla prima del film "Una odissea per le Ande", di cui aveva scritto il copione. Gabo, che lo conosceva dal '67, lo aspettava a braccia aperte e lo salutò con un fraterno "Amuguito". Il peruviano gli fiondò un destro che lo mandò per terra. "Questo è per quel che hai detto a Patricia (la seconda moglie e cugina di Vargas Llosa), raccontano alcuni testimoni oculari, mentre altri cambiano il "detto" per "fatto".

Il casus belli fu un passaggio in auto che Gabo diede a Patricia, all'inizio del '76, per prendere un aereo che da Barcellona doveva portarla dal marito a Lima. La moglie di Vargas Llosa aveva paura di perdere il volo e Gabo le avrebbe risposto: " Non ti preoccupare, se lo perdi montiamo una "fiesta" noi due". Patricia l'aereo lo perse davvero e ritornò in albergo. Però la moglie raccontò la storia allo sposo, che si vendicò alla prima occasione.

L'unico commento di Gabo fu degno della sua letteratura: "È un problema di Mario e dei pettegolezzi che gli ha raccontato Patricia". Curiosamente, García Márquez era famoso a Barcellona, dove visse a pochi passi da Vargas LLosa, con il soprannome del "nottambulo". Il peruviano conquistava tutte le donne che voleva con il suo fascino fisico, il colombiano, invece, con i suoi racconti inventati.

 

VARGAS LLOSA E PATRICIA VARAGAS LLOSA E GABRIEL GARCIA MARQUEZ LOCCHIO NERO DI GARCIA MARQUEZ GARCIA MARQUEZ E VARGAS LLOSA

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