crozza mentana sardoni

MA QUANTO HANNO ROSICATO MENTANA E LA SARDONI PER L’IMITAZIONE DI CROZZA? - IL DIRETTORE DEL TG7 NON HA GRADITO LA SUA CARICATURA E RUMORS SOSTENGONO CHE CHICCO MACINATO SI SIA LAMENTATO CON CAIRO

CROZZA-MENTANA CHIEDE LA LINEA PER L'ENNESIMA MARATONA

 

CROZZA-MENTANA IN COLLEGAMENTO CON LA SARCHIONI IPNOTIZZATA DA QUALCOSA DI GROSSO

 

CROZZA-MENTANA. SPECIALE TGLA7 - DUDU', DUDINA E GLI UFO

 

CROZZA-MENTANA: “BOSCHI NON TROVA FIDANZATO”

 

 

1 - COS’È SUCCESSO A LA7 TRA CROZZA E ALESSANDRA SARDONI?

Alessandro Minissi per http://cheteloscrivoafare.com/

 

MENTANA CROZZAMENTANA CROZZA

Premetto: questo post è un mio viaggio mentale. Ma come dice Agatha Christie: Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. E io qua ho addirittura quattro indizi che mi suggeriscono che sia accaduto qualcosa di spiacevole tra Maurizio Crozza e Alessandra Sardoni.

 

Andiamo con ordine. In questo momento Maurizio Crozza è il padrone indiscusso della satira televisiva. Il suo Crozza nel paese delle meraviglie – in onda dal 2012 – attira in media 2 milioni di telespettatori a puntata e i suoi sketch vengono rilanciati dai maggiori quotidiani online. Tra gli ultimi suoi personaggi c’è il collega di rete Enrico Mentana con le sue maratone televisive, la cui parodia è comparsa la prima volta il 27 febbraio 2015, e da allora non ha più abbandonato il programma.

CROZZA IMITA MENTANACROZZA IMITA MENTANA

 

Oltre a Mentana, negli sketch troviamo le caricature dei suoi due inviati storici: la conduttrice di Omnibus e presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare Alessandra Sardoni, e il giornalista del Tg La7 Paolo Celata. La mia teoria è che Alessandra Sardoni non abbia preso bene il suo personaggio, tanto da costringere Crozza a eliminare gradualmente quel personaggio dallo show. Vi spiego come ci sono arrivato.

 

PRIMO INDIZIO

A Febbraio, dopo la pausa natalizia, sono cominciati a girare su La7 gli spot della seconda parte della stagione. Protagonista era Crozza/Mentana, la novità 2015 dello show. In uno di questi promo compariva in carne ed ossa pure la Sardoni, apostrofata da Crozza/Mentana con il suo vero cognome: “Sardoni!”.

 

 

Come avete potuto vedere, nello spot è stato utilizzato un generico fuori onda di qualche collegamento della giornalista. Questo chiarisce fin da subito che lei non ha attivamente preso parte alla parodia.

 

SECONDO INDIZIO

È il 27 febbraio 2015. Va in onda la prima puntata della seconda parte della stagione, e con lei la prima maratona di Crozza/Mentana. Con stupore, noto che la Sardoni è stata sostituita da un’attrice, ma soprattutto, è cambiato il nome con cui Crozza/Mentana si rivolge a lei. Non più Sardoni come nello spot, ma “Sarchioni”.

 

 

Come mai questo cambio di nome? Poi mi accorgo che anche l’altro inviato, la caricatura di Paolo Celata, viene chiamato “Cerata”. E penso che i nomi storpiati siano una scelta di opportunità. Magari presa sin dall’inizio. Ma ormai ero in viaggio.

 

TERZO INDIZIO

La trasmissione prosegue felice. Le parodie di Mentana con Sarchioni e Cerata sono sempre più divertenti. Finché l’8 maggio succede qualcosa: anche il personaggio Sarchioni scompare, sostituito da una bionda presentata come “La sorella della Sarchioni”, che afferma: “Lei (la Sarchioni) ha vinto una crociera con un gratta e vinci e adesso starà via per sei mesi”.

 

 

Non è che forse la Sardoni, quella vera, infastidita dalla sua stupida caricatura, abbia insistito per farla togliere dalle parodie di Crozza? E non è che Crozza, che è bastardo dentro, piuttosto che rinunciare al personaggio Sarchioni, abbia pensato di sostituirlo con un’improvvisata sorella per mantenere almeno il cognome “Sarchioni”? Sto viaggiando troppo? E allora come mai nella puntata successiva, al posto della solita Sarchioni, è comparsa di nuovo la sorella? Devo pensare che la Sarchioni è veramente in crociera?  O c’è dell’altro?

 

QUARTO INDIZIO

Eccoci alla penultima puntata. Venerdì 15 maggio 2015. Come al solito Crozza si collega con Mentana per la maratona televisiva, e guarda un po': al posto della vecchia Sarchioni, c’è per la seconda volta la fantomatica sorella. Mentre pensavo che la vicenda si fosse risolta con questo cambio, succede una cosa: nello sketch, la sorella della Sarchioni muore schiacciata da un T-Rex. L’inquadratura zooma eccezionalmente sul volto di Crozza/Mentana, che guarda in camera e scandisce in tono equivoco: “Che brutta storia” (min. 3.45) – e poi – “abbiamo perso anche la sorella della Sarchioni”.

 

 

Ecco, secondo me quel “Che brutta storia” può essere un messaggio per la vera Alessandra Sardoni. Del tipo: “ok, hai vinto, tolgo il personaggio, ma che tristezza”. Una piccola conferma – esagero – arriva subito dopo, quando Crozza/Mentana lancia il collegamento con l’altro inviato Cerata (con cui l’originale convive bene, secondo me).  “Cerata, sei il mio orgoglio, se io avessi un cuore batterebbe per te”, dice. Un’affermazione inusuale per il Mentana che Crozza ha costruito, il che mi fa supporre che sia una frase che arrivi dal Crozza uomo piuttosto che dal comico.

CROZZA IMITA MENTANA CROZZA IMITA MENTANA

 

Una vera conferma potremmo averla stasera, quando andrà in onda l’ultima puntata di Crozza nel paese delle meraviglie. Se la Sarchioni sarà scomparsa del tutto – di nome, di sorella, di fatto – allora forse potrei averci preso. E quindi la Sardoni si è incazzata davvero con Crozza. Ma se invece tornerà, è stato solo un bel viaggio.

 

alessandra sardonialessandra sardoni

2 - LA SATIRA DI CROZZA VISTA DA MENTANA: «FA RIDERE ANCHE ME. RICONOSCO I TIC E L’ANDAMENTO UN PO’ STRANO DELLA VOCE»

Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera” del 1 marzo 2015

 

Sigla del Tg di La7, edizione speciale. In studio il direttore. Scandisce: «Buonasera e benvenuti a questa maratona televisiva sulla decisone di Renzi di non mangiare i carboidrati». Oppure: «Terremoto nella politica italiana: Renzi ha dichiarato che per oggi non annuncerà niente». Enrico Mentana secondo Maurizio Crozza. L’ultima parodia che il comico ha lanciato nel suo “Crozza nel Paese delle meraviglie” (in onda il venerdì, su La7) piace parecchio. Anche a Mentana.

 

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«Con Crozza non ci siamo mai sentiti per questa cosa — racconta —. Ho scoperto la parodia vedendo i promo in onda. Ma è giusto che sia così». Rivedersi attraverso le lenti della satira lo diverte: «Oltre a farmi ridere, la prima volta che l’ho visto ho pensato che Crozza era bravo: centrava alcuni aspetti che so di avere. È come con i vignettisti quando ti fanno una caricatura: enfatizzano delle imperfezioni, delle particolarità». E il risultato, assicura, non l’ha indispettito: «Prendo in giro il mondo, figuriamoci se non mi faccio prendere in giro. La cifra della risata mi appartiene».

 

Lo ha capito anche Crozza, che nella sua parodia fa spesso ridere il direttore delle sue stesse battute, indirizzate (come spesso accade) alla giornalista di tanti suoi collegamenti, Alessandra Sardoni. «Anche lei è felicissima. In fondo Crozza ha immortalato questa cifra delle maratone, tipica del nostro tg». Non gli ha dato consigli? «No, assolutamente. Mai farlo. È come se Briatore o Marchionne lo chiamassero per dire: il ciuffo va di là o altro. La satira è sacra».

CROZZA IMITA MENTANA CROZZA IMITA MENTANA

 

E, secondo Mentana, deve essere libera: «Come sarebbe se Giannelli telefonasse a Renzi per avere il permesso di fare le sue vignette? La satira non può valere per gli altri e non per noi. Se anche dovessi essere preso in giro per questo, va bene». Non tutti sono stati così sportivi... «Quando Guzzanti faceva Rutelli o Tremonti immagino che gli unici a non ridere fossero gli interessati... ma sono politici, tengono all’immagine».

 

Crozza-Mentana invece fa ridere «tutti, specie chi mi conosce. Io rivedo i mei tic, la mia risata, l’andamento un po’ strano della voce, tra velocità e pause». Si è mai pentito di una sua battuta? «Di moltissime. Come quando ho bloccato Gasparri dicendo che andavamo in pubblicità e non era vero. Non dovevo. È facile sfottere Gasparri e non Mattarella».

alessandra sardoni e francesca fagnanialessandra sardoni e francesca fagnani

 

A proposito, il Mattarella di Crozza le piace? «Tanto. La prima volta l’ha fatto il giorno dopo l’elezione svelando come, con pochi tocchi, sappia costruire un personaggio». Tra i suoi preferiti ci sono «Bersani e Renzi, che è poi una reinterpretazione. Diverso è Razzi: ormai è lui che insegue la parodia... è Razzi che imita Crozza. E non è una battuta».

 

Perché i talk non fanno più a meno della satira? «Perché alza l’ascolto. La satira è un ingrediente che serve. Sono anni che Floris si fa precedere da Crozza o che Santoro chiude con Vauro. Ma fino a pochi decenni fa anche i giornali non ospitavano le vignette in prima pagina». Confessi: la sua parodia le ha insegnato qualcosa su di lei? «Ho cominciato a lavorare in tv 35 anni fa: il 27 febbraio del 1980. Mi conosco bene, anzi, ne ho piene le tasche di me stesso». E parte una delle sue risate. Una di quelle che piacerebbe moltissimo anche a Crozza.

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