LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – CHE VEDIAMO OGGI? DOPO AVER VISTO IERI SERA BARBARA D’URSO COL CAST DI FREAKS GIORDANO-NUZZI-BROSIO-ZANICCHI-ECC. È DIFFICILE TROVARE QUALCOSA DI PIÙ STRACULT. FORSE SOLO STANOTTE IL “GIAN BURRASCA” DI PINGITORE CON ALVARO VITALI, MARIO CAROTENUTO E GIGI REDER, VERSIONE PETOMANE DEL CAPOLAVORO DI VAMBA…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo oggi? Dopo aver visto ieri sera Barbara D’Urso col cast di freaks Giordano-Nuzzi-Brosio-Zanicchi-ecc. è difficile trovare qualcosa di più stracult. Forse solo stanotte il “Gian Burrasca” di Pingitore con Alvaro Vitali, Mario Carotenuto e Gigi Reder, versione petomane del capolavoro di Vamba, “Cine 34” ore 00,53, è paragonabile al programma della D’Urso. Personalmente oggi devo recuperare la prima puntata della terza stagione di “Westworld” e stasera chiudere le ultime due puntate di “The Outsider” su Sky.
Se non lo avete visto lo consiglio, ottimo horror di Stephen King con Cynthia Erivo nel ruolo di una detective che sente le cose e sa misurare quanto sono alti i palazzi e cosa aspettarsi dalle persone. Serie molto adatta alla quarantena. Ma andiamo per ordine. Nel primo pomeriggio Rai Movie si butta su due spaghetti western notevoli, “I 7 del Texas” dello spagnolo Joaquin Luis Romero Marchent con lo svizzero Paul Piaget e il siciliano Robert Hundar alias Claudio Undari, 14,15, e “La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?” di Giulio Petroni con Tomas Milian, Gregg Palmer e Janet Agren, alle 16.
Il primo è un grande esempio di western europeo autoriale prima dell’arrivo di Sergio Leone, un film pioneristico girato in Almeria in mezzo al niente tra la Sierra Morena e i deserti di Cabo de Gata. C’è pure Fernando Sancho. Il secondo titolo è un ottimo western comico con Tomas Milian sopra le righe, (“Quando tutto ti va in vacca / e ti trovi nella cacca / con la leva d’emergenza / chi ti salva? Provvidenza”) che vanta l’apparizione eccellente di Mike Bongiorno nel ruolo di Mike Goomorning che vuole vendere due fustini al posto di uno.
vacanze sulla costa smeralda 1
Sulla scatenata e ultra stracult Cine 34, alle stesse ore, due musicarelli, “Vacanze sulla Costa Smeralda” di Ruggero Deodato con Little Tony, Silvia Dionisio e Tamara Baroni, 15, 45, seguito da “Ma che musica, maestro” di Mariano Laurenti con Franco e Ciccio, Gianni Nazzaro e Agostina Belli. Certo, Franco e Ciccio fanno sempre ridere, ma nel film di Deodato ci sono il comico lombardo Lucio Flauto nel ruolo di “Pippo Sabaudo”! e la conturbante Tamara Baroni, regina degli scandali erotici del tempo… Imperdibile invece il peplum della giornata, “Maciste nella Valle dei Re” del vecchio Carlo Campogalliani, su Rai Movie 17, 45, col forzuto Mark Forest e la bellissima ballerina cubana Chelo Alonso. Girato parte in Egitto, nella vera Valle dei Re, parte in Jugoslavia, fu il quarto incasso del 1960.
Alle 19 la scelta è tra “Occhio alla Perestrojka” di Castellano e Pipolo con Jerry Calà, Ezio Greggio e Rodolfo Laganà dipendenti di una ditta di Crema di proprietà del Dogui, cioè Guido Nicheli, che si spacciano per cossuttiani solo per trombare tre belle ragazze russe, Cine 34 alle 19, 20, e il superclassico “Miseria e nobiltà” di Mario Mattoli con Totò su Rai Movie, 19, 25. La sera lo scontro in chiaro è tra “Lo stagista inaspettato” di Nancy Meyers con Robert De Niro, Canale 5 ore 21, 20, e il decisamente superiore ma più difficile “Carol” di Todd Haynes con Cate Blanchett innamorata di Rooney Mara, Rai 3 ore 21, 20. Beh, “Carol” è un film sofisticato e di grande spessore, diciamo.
e poi lo chiamarono il magnifico
Se andiamo sul cinema di genere abbiamo anche “Noi uomini duri” di Maurizio Ponzi con Pozzetto e Montesano su Cine 34, ore 21, 10, e “E poi lo chiamarono il Magnifico” di Enzo Barboni con Terence Hill, Gregory Walcott e Harry Carey jr su Rai Movie, 21, 10. Mah… “Noi uomini duri” è divertente ma molto visto. “E poi lo chiamarono il magnifico” è più raro, ma non funzionò nemmeno allora. Si sentiva la mancanza di Bud Spencer, che rifiutò un ruolo minore, il capo degli amici, e non da coprotagonista, e si sentiva la mancanza della produzione di Italo Zingarelli. Dovendo essere il terzo Trinità non piacque a nessuno e il grosso Gregory Walcott non era all’altezza di Bud, e nemmeno La Pea di Alberto Grimaldi funzionava col cinema di Barboni… Però c’è il caratterista fordiano Harry Carey Jr… Se niente vi soddisfa, posso capirlo, sul canale da ultracinefili Mubi, 30 film scelti a volta, per altri sei giorni, trovate i primi film di John Schlesinger come “Darling” con Julie Christie, che non ho mai visto.
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