IL CINEMA DEI GIUSTI - SI DIRÀ: LA QUARTA PARTE DELLA SAGA DI “TWILIGHT” È UNA BELLA STRONZATONA RECITATA DA ATTORI INESPERTI (IL LUPO TAYLOR LAUTNER DIGRIGNA MOLTO I DENTI, IL BEL VAMPIRO ROBERT PATTINSON RIMANE INEBETITO PER TUTTO IL FILM, LA VAMPIRETTA ASHLEY GREENE È BONA, MA TRUCCATA DA SOAP) - MA È UNA STRONZATONA CHE FA PIANGERE LE RAGAZZINE DI TUTTO IL MONDO E INCASSA 283 MILIONI $ IN TRE GIORNI (DA NOI VINCE ALLA GRANDE CON 9 MILIONI - “SCIALLA!” ARRIVA ALLA DECOROSA CIFRA DI 777 MILA €)…

Marco Giusti per Dagospia

The Twilight Saga - Breaking Dawn Parte 1 di Bill Condon.

Ragazzi, non c'è storia. ‘'Scialla!'', appunto, lasciamo perdere. La quarta parte della saga di Twilight, diretta stavolta da un buon regista, Bill Condon, già responsabile di un raffinato "Gods and Demons" e dei notevoli horror "I delitti della palude" e "Candy Man 2", sbanca il botteghino in tutto il mondo. In pratica incassa in tre giorni 283 milioni di dollari, di questi ne fa 139 milioni solo in America.

Da noi vince alla grande con 8 milioni e 999mila euro (dati Cinetel) sul "Re Leone" in 3D, che si ferma a 1 milione e 493 mila e sul lanciatissimo "Scialla!" che arriva alla decorosa cifra di 777 mila euro. "Immortals" e "I soliti idioti" mantengono buone posizioni, con un incasso settimanale di 1 milione e 400 mila euro (sempre dati Cinetel).

Forse, non è stata una grande pensata lanciare "Scialla!" proprio la settimana di "Breaking Dawn" e, a naso, neanche l'arrivo di "Anche se è amore non si vede" di Ficarra e Picone mercoledì prossimo sembra una grande mossa, ma i film in uscita sono tanti.

E certo i ragazzi e, soprattutto, le ragazze di ogni parte del mondo non aspettavano altro che vedere la loro eroina Bella tra le braccia del bel vampiro Edward e capire le reazione del bel lupo Jacob di fronte all'inevitabile dopo che per ben tre interminabili film della saga. Ovvio che questa quarta parte soffra dell'ingorgo delle assurde situazioni precedenti e del fatto che sia di fatto solo l'ouverture del finale della saga, sempre affidata alla regia di Bill Condon e al grande direttore della fotografia messicano Guillermo Navarro ("Dal tramonto all'alba", "Jackie Brown", "Il labirinto del fauno").

Anche se accolto con pesanti stroncature e facili accuse di umorismo involontario, "Breaking Dawn Parte 1", rispetto alla sua storia e ai suoi personaggi, è ben strutturato dalla sceneggiatrice Melissa Rosenberg (già responsabile di "Dexter" e di molta buona tv seriale) e ancor meglio costruito dalla regia di Bill Condon, che impone al film un andamento solenne e operistico molto lento che dovrà esplodere nei drammatici venti minuti finali dove ogni conflitto tra i personaggi troverà modo di esplodere.

Ovvio che non si può credere alla storia, con la tribù di vampiri ragazzini Wasp ben educati da certo Carlisle, megachecca con la parrucca, in conflitto con i lupi e neanche all'amore di Bella, umana, per il vampiro Edward. Ma una volta entrati nel meccanismo, come nel meccanismo di ogni melodramma matarazziano ("Catene", "Tormento", ecc.) sarà plausibile anche il dramma di Edward che ha messo incinta Bella e non sa se il bambino che lei ha nella pancia è un mostro o no e, soprattutto, non sa se ucciderà la ragazza della sua (lunghissima) vita. A questo aggiungiamoci il dramma di Jacob, il lupo che ama Bella a tal punto di uscire dal branco per difenderla dai suoi stessi fratelli lupi.

Ora, Bill Condon non è aiutato da un cast di grandi attori esperti, il lupo Taylor Lautner digrigna molto i denti, il bel vampiro Robert Pattinson rimane inebetito per tutto il film con una faccia da Roberto Cotroneo pallido accanto al muro, la vampiretta Ashley Greene è bona, ma truccata da soap, solo con la bella Kirsten Stewart, che vive il dramma della maternità vampiresca, riesce a ottenere qualche languore da Dama delle Camelie.

Eppure riesce a orchestrare, soprattutto nella lunga parte preparatoria dei venti minuti finali di conflitto tra lupi e vampiri, una complessa situazione da melodramma giocando su inquadrature, scenografia, movimenti degli attori e canzoni che fanno da commento operistico al tutto. Gli è permesso anche un grande momento personale con il flashback del vampiro Edward che ricorda di quando si nutriva di sangue umano negli anni '30 andando al cinema a vedere proprio i grandi horror di James Whale come "La moglie di Frankenstein".

Tutto questo avviene di fronte alle platee di mezzo mondo che aspettavano proprio che Bella facesse la sua scelta e sprofondasse a letto con Edward (amante violentissimo, il letto è da buttare) e che soffrisse per la nascita del baby vampiretto. Si dirà: è una bella stronzatona. Dai, cazzo!, è una stronzatona che fa piangere le ragazzine e incassa 283 milioni di dollari in tre giorni. E non è una saga più noiosa di quella interminabile di Harry Potter. Alla fine qualcosa di questi conflitti giovanili apparentemente fuori dal tempo rimarrà. Scialla!

 

MARCO GIUSTI TWILIGHT BREAKING DAWN TWILIGHT BREAKING DAWN TWILIGHT BREAKING DAWN TWILIGHT BREAKING DAWN TWILIGHT BREAKING DAWN

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