napolitano discorso fine anno

MAGIE NAPOLITANE NEL DISCORSO DI FINE ANNO – IL LIVELLO DELL’ACQUA NEL BICCHIERE DI RE GIORGIO SCENDE SENZA CHE LUI BEVA – ABBIAMO UN FANTASMA AL QUIRINALE, OPPURE UN BEL PISTOLOTTO TAGLIATO, CUCITO E REGISTRATO?

Andrea Cuomo per “il Giornale”

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

 

L'ultimo discorso alla nazione di Napolitano si perde in un bicchier d'acqua. Questa è la storia di una piccola mistificazione. Nulla di grave, intendiamoci, non certo roba da impeachment. Ma una macchia sul saluto di Napolitano agli italiani dopo nove anni di regno, ops!, di presidenza. E si sa come vanno queste cose: anche se una donna è bellissima, gli occhi non potranno non andare a quel frammento di verdura impigliato tra i suoi denti.

 

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

Ecco: le parole di King George che l'ultimo dell'anno sono piombate nelle nostre case a reti superunificate come nemmeno a Pyongyang (RaiUno, RaiDue, RaiTre, Canale5, La7, Sky) mentre il cotechino stava finendo di cuocere, ebbene non erano in diretta come sempre accaduto nella sera di San Silvestro e come agli italiani è stato lasciato credere, ma registrate e poi montate.

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

 

Il Colle come Cinecittà. L'ennesima rottura di una consuetudine istituzionale nel «novennato» di Napolitano. Qualche perplessità si era diffusa sin dalla messa in onda del «discorsone». Troppi stacchi anomali in quei 21 minuti scarsi, troppi cambi di inquadratura proprio nelle pause del discorso, un senso di «falso» come in quei servizi radiofonici in cui per ragioni di tempo vengono azzerate le pause togliendo naturalezza al fluire del discorso. Sui social network qualcuno inizia in tempo reale a borbottare, i più smaliziati disseminano dubbi sul «playback» presidenziale.

 

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

Però probabilmente per il timore reverenziale anch'esso a reti unificate che Napolitano sembra godere la cosa cade là. Nelle ore successive le tv e i siti dei principali giornali postillano ogni sfumatura dello speech quirinalizio ma non sembrano notare alcuna anomalia registica. Tutti complici nella piccola truffa? Il giallo rischia di rimanere insoluto. Un cold case su cui nessuno indagherà.

 

Noi, però, ci siamo messi a guardare e riguardare il video del discorso e abbiamo trovato la pistola fumante. È nel bicchiere d'acqua alla sinistra di Napolitano. Prendiamo a riferimento uno dei tanti video caricati in rete, il primo di buona qualità su Youtube visibile alla Url https://www.youtube.com/watch?v=GvQfRkc2Xhs, e facciamo caso ai tempi. Fino al minuto 6'36” il bicchiere, deposto sopra un elegante piattino, appare pieno per circa due terzi, sopra il livello in cui finiscono le sfaccettature del cristallo.

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

 

Poi un rapidissimo stacco sul tricolore, l'immagine si riallarga su Napolitano e al minuto 6'44” ricompare anche il bicchiere, che risulta decisamente meno pieno, comunque al di sotto delle sfaccettature. L'immagine che parte al minuto 6'56” è ancora più chiara. Il presidente nel frattempo deve aver bevuto una sorsata di acqua, ma le immagini non immortalano l'augusta ancorché parca libagione. Che deve quindi essere avvenuta a telecamere spente. Non certo in diretta.

 

Intendiamoci: concedere a un uomo di quasi novant'anni il vantaggio di qualche ciak non ci sembra scandaloso. Napolitano è consapevole dei suoi limiti fisici e merita rispetto per questo. Qualcuno racconta di amnesie sempre più frequenti, di inceppi e sentimentalismi che hanno probabilmente indotto il capo dello Stato e la regia di Rai Quirinale a optare per una registrazione di sicurezza.

 

l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano l'ultimo discorso alla nazione di Napolitano

Che sarebbe addirittura partita il penultimo giorno dell'anno, proseguendo per ore. E avrebbe consentito il taglio di qualche inciampo e di almeno un momento di commozione. Ma forse gli italiani si sarebbero meritati un addio impacciato ma sincero piuttosto che una dissolvenza da fiction.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…